24/05/2023 - È ufficiale: sarà il progetto dello Studio Marco Piva a cambiare il volto del quartiere San Siro a Milano. È stata infatti firmata ieri la convenzione urbanistica tra il Comune di Milano e Axa Im Alts che dà ufficialmente il via alla rigenerazione del quartiere milanese. Si tratta del nuovo masterplan di Via dei Rospigliosi e del complesso residenziale SYRE, grazie al quale sarà possibile rendere il quartiere, ora disomogeneo e senza qualità, un nuovo polo dell’abitare efficiente e sostenibile.
L’accordo iniziale, firmato lo scorso 28 febbraio, prevede che gli interventi edilizi vengano realizzati per i giochi olimpici invernali Milano - Cortina 2026, mentre la commercializzazione delle nuove unità immobiliari è già in corso.
Il quartiere San Siro è contraddistinto da due luoghi simbolo dello sport milanese: l’area dello stadio di calcio e quella destinata alle attività ippiche.
Il progetto di rigenerazione quartiere San Siro si basa su un Masterplan che risolve un vuoto urbano abbandonato da anni e contribuisce alla riqualificazione di questo importante quadrante della città di Milano che, in origine, si prefigurava come “città giardino”, ricca di vaste aree verdi e di attrezzature destinate alle attività sportive e prevede la realizzazione di tre complessi a funzione residenziale, due per edilizia libera e uno per edilizia sociale, per un totale di circa 22.500 mq di SL.
Gli edifici preesistenti nel lotto, principalmente stalle e ricoveri per i cavalli impiegati un tempo nelle gare organizzate nel vicino Trotter, erano fatiscenti e coperti da tetti realizzati in lastre di amianto.
Le strutture architettoniche di edilizia residenziale libera in cui è collocato il nuovo complesso residenziale Syre, ospiteranno circa 123 appartamenti e sono articolate sia planimetricamente che altimetricamente con l’obiettivo di restituire un paesaggio ordinato, dall’impianto non invasivo, misurato e di pregio per forme, materiali e finiture.
Il linguaggio architettonico fluido ed armonico intende definire nuove forme dell’abitare più organiche, ricche di affacci e logge instaurando un intenso ed efficace dialogo tra interno ed esterno.
Lungo Via Dei Rospigliosi verrà realizzata la parte predominante dell’edilizia residenziale: un edificio costituito da 8 piani fuori terra, arretrato e protetto, rispetto al viale prospicente, da un filare di alberature di nuova generazione. Si tratterà di un edificio caratterizzato da un importante impianto di balconi e terrazze di diverse forme e dimensioni. Tale volume creerà una continuità architettonica con il fronte edilizio esistente su Via dei Rospigliosi. In testa a questo edificio, su Largo Pessano, una sezione a torre si eleverà sino a raggiungere 22 piani di altezza.
“Il progetto Syre re-interpreta il tessuto urbano e lo riporta alla logica del quartiere, secondo il concetto di ‘Green Wave’ che da tempo perseguo nei miei progetti: un modello abitativo che ha l’obiettivo di reinterpretare gli spazi esterni in funzione delle nuove esigenze contemporanee, predisponendoli come veri e propri luoghi di socialità urbana”, afferma Marco Piva.
La torre è stata concepita nella sua forma originale come un “organismo vegetale” che si estende elegantemente in altezza in un moto di rotazione.
Questa struttura snella e dalle forme morbide, caratterizzerà l’intero intervento, proponendosi quale elemento iconico, il punto di riferimento dell’intero complesso e si affaccerà su una piazza di nuova realizzazione, attrezzata e scenografica. Il complesso residenziale centrale poggerà su un loggiato trasparente destinato alle attività comuni e dotato di attrezzature per il relax circondato da grandi aree verdi.
Per gli appartamenti dell’edilizia residenziale libera sono state configurate tre soluzioni materiche: stile Classico e Moderno, ciascuno con tre declinazioni (Silver, Gold, Platinum) e uno stile Limited Edition studiato interamente dallo Studio Marco Piva.
L’edificio destinato all’edilizia residenziale sociale (ERS), è composto da un corpo che si estende dai 6 ai 9 piani ed ospiterà circa 142 appartamenti, con forme più lineari ma che dialogano con il contesto, andando a ricostruire la cortina su via Capecelatro.
Nel progetto il landscaping avrà un ruolo dominante, estendendosi dal grande parco, cuore dell’intervento, ai vasti terrazzi e ai balconi, alle logge e alle pensiline con un forte richiamo ad un nuovo stile di vita in cui la “casa” non sarà concepita come semplice ambiente dove tornare dopo una giornata di lavoro o di studio, ma come luogo prescelto per una “nuova socialità” urbana familiare e di vicinato.
Proprio dall’obiettivo di proteggere, conservare e curare le formazioni arboree di pregio presenti nel Lotto, trae spunto strategico il progetto di Master Plan e Architettura.
In particolare si conservano tre platani – gli esemplari arborei di maggior pregio dell’area – dalle dimensioni imponenti e si propone la realizzazione di un nuovo filare di alberi disposto parallelamente a Via dei Rospigliosi, che configurerà un ampio viale ombreggiato e costituirà l’elemento di raccordo dell’intera area, con forte valore paesaggistico, connettendo Piazza Axum e Largo Pessano e definirà, oltretutto, il bordo di affaccio esterno della Residenza Libera su Via Dei Rospigliosi. Il progetto si svolge attorno ed in relazione al nuovo Parco che include, sulla base di un attento studio, anche l’inserimento di numerose nuove essenze nelle aree verdi grazie alla piantumazione di 111 nuovi alberi.
Altro punto rilevante al centro del progetto è il ridisegno dell’area pubblica sita in Largo Pessano, per la quale si prevede la creazione di una nuova piazza che acquisti nuovo valore e identità. Questo spazio si configurerà come elemento di connessione tra le aree verdi circostanti.
Il progetto è concepito come un “cuore verde” pulsante della città e rispecchia alti standard di efficienza energetica e sostenibilità. Tra gli aspetti etici di riqualificazione è prevista la disposizione di ampie superfici filtranti, la realizzazione di parcheggi interrati per ogni tipo di veicolo, soprattutto elettrici, evitando così la disposizione invadente e voluminosa a raso strada.
Il tutto per proporre un efficace equilibrio tra ambiente naturale e costruito, tra edificio e città, tra spazi verdi pubblici e privati per contribuire per quanto possibile alla realizzazione di una città nuova più vivibile, sostenibile ed efficiente.
Questo obbiettivo è ancor più raggiungibile attraverso le dotazioni attentamente studiate per ridurre il consumo di energia grazie alle strutture, ai rivestimenti, ai materiali impiegati nella costruzione e alle tecnologie capaci di produrre energia in situ attraverso coperture fotovoltaiche.
“Il progetto Syre nasce dal presupposto di dare un’anima ad un’area disomogenea e abbandonata di Milano. Partendo dal territorio e dalla sua storia, si configura in organismi architettonici di ultima generazione, concepiti per creare un rapporto osmotico tra la città e il paesaggio, tra interni ed esterni, tra dimensione pubblica e intimità domestica. Rigenerare non è solo estetica, ma un atto di responsabilità verso le generazioni future e il nostro territorio”, continua Piva.
|