06/06/2023 - Il bivacco progettato da SSA Simone Subissati Architects, già noto per la Casa di Confine realizzata nella campagna marchigiana, tende a stabilire con la montagna e con la natura un rapporto di continuità assumendo le forme di uno spazio sacro che, nel dare rifugio e protezione, offre possibilità di riposo e di contemplazione.
Il progetto del Bivacco della Contemplazione segue un criterio costruttivo estremamente semplice, pensato per una facile manutenzione, essenziale. Il bivacco recupera così una forma senza tempo per diventare un elemento iconico che si inserisce nella tradizione aggiornandola con le più recenti sperimentazioni relative alla definizione di spazi minimi e di architetture mobili. Il risultato è un progetto organico nel quale le funzioni di ricovero, ristoro, relax, relazione e sonno sono espresse ognuna al massimo grado.
Questa micro-architettura elaborata in occasione del concorso indetto da CAI e Fiamme Gialle rielabora la forma archetipica della capanna, ottimizzando lo spazio fruibile all’interno di una struttura rigida per forma, dalla minima dispersione termica, capace di contrastare gli agenti atmosferici. Il bivacco celebra un intenso rapporto con la natura circostante, con la sua fisicità, con la dimensione sacrale della montagna.
Il progetto è strutturato intorno a una base multifunzione attrezzata, in multistrato di pino, sulla quale sedersi insieme, sdraiarsi, riposarsi, dedicarsi alla lettura. Tale base definisce uno spazio conviviale unico nel suo genere, in grado di ospitare 11 persone sedute a tavola, grazie a un piano facilmente estraibile e sezionato in parti. La base può assumere 3 diverse configurazioni a seconda delle esigenze e del numero di ospiti; è strutturata in un sistema di vani con 4 grandi cassettoni estraibili sul fronte e 8 vani a pozzetto per zaini, guardaroba e attrezzature oltre a un vano per la batteria di accumulo dell’impianto fotovoltaico.
Al di sopra della base attrezzata si dispongono due ulteriori livelli sui quali sono distribuiti i posti letto. Tre nel mezzanino e due nel piano superiore che, sommati ai 5 posti letto disponibili al di sopra della base attrezzata (7 in condizioni di emergenza), totalizzano 10 posti letto in totale (12 in emergenza). Ogni letto dispone di un ripiano di servizio in testata per effetti personali e ricarica cellulari. Un vano per kit di primo soccorso e libro firma trova spazio nella superficie interna della parete di ingresso. Attrezzature per la manutenzione sono collocate in un vano chiuso da griglia si trova all’esterno, nella facciata posteriore.
Le due falde che coprono il bivacco non si toccano al colmo e lasciano penetrare una lama di luce attraverso un lucernario fisso. Si protendono oltre la facciata d’ingresso, proteggendola da
venti e intemperie. La stessa porta d’ingresso è divisa orizzontalmente in due parti; la parte alta serve da accesso in caso di neve abbondante. Le falde in legno sono rivestite in lamiera di alluminio a grandi lastre verniciate a povere anti-corrosione in grigio scuro. Hanno una fascia giallo-arancio a tutt’altezza, verniciata a polvere con pigmenti luminescenti, come una grande banda segnaletica e identificativa del bivacco. La scelta cromatica trova equilibrio tra inserimento ambientale e visibilità dell’oggetto da grandi distanze, anche in condizioni di scarsa visibilità.
La struttura è realizzata con un telaio in legno, resistente e leggero, eco-compatibile e caratterizzata da elevata durabilità. Essa è opportunamente vincolata da pannellatura in OSB4 strutturale per ambienti umidi e per carichi pesanti, che conferisce all’intelaiatura una maggior rigidità strutturale. La tecnologia costruttiva, basata su moduli assemblabili in sito, permette un facile trasporto prima su gomma e con elicottero. L’ancoraggio a terra della struttura e la sua forma garantiscono la resistenza alle forti azioni del vento e ai carichi della neve.
L’involucro è performante dal punto di vista termico, con assemblaggio a secco di elementi in materiale riciclabile montato secondo una stratigrafia variamente ripetuta nella copertura, nelle pareti e nel basamento, con rivestimento metallico esterno performante e leggero e finitura interna in multistrato di pino, isolante e traspirante, caratteristica fondamentale per piccoli ambienti affollati. Sul piano di calpestio la stratigrafia prevede una superficie isolante sintetica resistente all’acqua, opportunamente rivestita e protetta da uno strato di guaina in PVC.
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