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14/06/2023 - Oltre cento metri di altezza e 25 piani, l’Alban Tower, l’avveniristico grattacielo senza pilastri firmato Archea Associati è stato finalmente inaugurato a Tirana. Dopo la realizzazione dello Stadio Nazionale dell'Albania, lo studio fiorentino guidato da Marco Casamonti, ha dato vita a un altro significativo simbolo architettonico nella città di Tirana.
Il progetto è stato iniziato diciotto anni fa e ha raggiunto la sua conclusione nonostante diversi eventi avversi, inclusa la crisi economica del 2008 e il violento terremoto del 2019, al quale l'edificio è riuscito a resistere.
L'Alban Tower, parte di un ambizioso programma di rinnovamento dell'intero centro storico della città, è stato progettato e ideato tra il 1920 e il 1935 dagli architetti italiani Armando Brasini (Roma 1879-1965) e Gherardo Bosio (Firenze 1903-1941). Questa torre rappresenta la congiunzione di quattro torri di diverse altezze e colori, riflettendo il disegno fondamentale della città che si basa su due assi principali, un cardo e un decumano, ancora oggi visibili nel tessuto urbano di Tirana. Lo studio fiorentino ha vinto un concorso internazionale negli anni 2000 con l'obiettivo di superare la concezione americana del grattacielo, secondo la definizione di Louis Sullivan, proponendo invece un profilo ispirato alle torri italiane, dal Palazzo della Signoria di Firenze all'iconica Torre Velasca di Milano costruita nel secondo dopoguerra.
Dal punto di vista del design e dell'aspetto dello skyline, la torre occupa un minimo spazio a terra grazie a un restringimento obbligato del volume alla base, che si allarga in maniera sfalsata nella parte superiore, aprendosi come un albero con rami rappresentati da corpi di fabbrica di diverse altezze che si estendono verso il cielo.
A differenza dei tradizionali grattacieli, la torre è stata progettata in collaborazione con lo studio di ingegneria AeI Progetti di Firenze come un tubo cavo in calcestruzzo perforato da aperture misurate, rendendo ogni piano privo di pilastri. Gli ascensori sono posizionati su tre dei quattro lati della torre e una delle due scale interne di emergenza è appesa e sospesa al centro della sequenza dei solai e dei piani. Inoltre, l'edificio si distingue per avere due fondazioni: una situata a meno sei metri di profondità, che sostiene i parcheggi, e un'altra al primo piano interrato su cui poggia l'intera torre. Di fatto, si tratta di due edifici sovrapposti, uno sotterraneo e uno soprastante, con due diverse strutture, in cui la seconda fondazione costituisce e realizza un nuovo suolo.
La facciata richiama ancora la metafora dell'albero, con una parte basamentale rappresentata dal tronco, realizzata con solidi pannelli di calcestruzzo di colore verde, incastonati con piccole gemme circolari di vetro di Murano in cinque colori diversi. I pannelli, levigati e lucidati, gradualmente si fanno più leggeri verso l'alto, lasciando spazio a elementi in alluminio di 13 colori diversi che si aprono e si curvano come rami e foglie.
Dal punto di vista funzionale, l'intero complesso è destinato esclusivamente ad uffici e ospita anche l'ambasciata di Israele in Albania. Nella parte più alta dell'edificio sono presenti un café, un ristorante panoramico, un centro benessere, una palestra e una piscina che si estende sul tetto di una delle quattro torri. In cima alla torre più alta è stata realizzata una pista di atterraggio per elicotteri.
L'edificio raggiunge un'altezza massima di 105 metri, con oltre 15.600 metri quadrati di superficie calpestabile, sviluppandosi in un volume di 46.750 metri cubi. Lo scavo della fondazione raggiunge una profondità di 27 metri e ospita oltre 100 posti auto che servono i 25 piani dell'edificio, insieme alle principali zone impiantistiche. Le facciate sono caratterizzate da oltre 450 finestre. Per la costruzione sono stati impiegati oltre 3.900 tonnellate di acciaio ad alta duttilità, 19.000 metri cubi di calcestruzzo, 350 tonnellate di carpenteria metallica per gli infissi e 80 tonnellate di carpenteria metallica per le scale.
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