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13/06/2023 - A Palazzo Mora, sede dello European Cultural Center (ECC), fino al 26 novembre 2023 (in concomitanza con la Biennale di Architettura), ospita Angelus Novus, una volta realizzata con tecnologia innovativa su progetto dello studio statunitense SOM - Skidmore, Owings and Merrill (Chicago), in collaborazione con il Form Finding Lab dell’Università di Princeton (New Jersey) e l’Università di Bergamo, e la mostra fotografica ‘Aedificante. Cantiere. Cultura. Persone. Futuro’ sui paesaggi di cantiere realizzata dal noto fotografo Giacomo Albo, accoglieranno infatti le migliaia di visitatori attesi nei prossimi mesi.
La mostra
Aedificante, un corpus di 32 immagini in bianco e nero realizzate da Giacomo Albo nei cantieri dell'impresa Taramelli, è parte di un progetto culturale e didattico su larga scala voluto da Giuseppe Taramelli: ogni scatto – dalla danza delle gru alla giungla di carpenterie, dalle possenti armature ai cespugli di cavi – è la tessera suggestiva di un mosaico di saperi, impegno e competenze in via d’estinzione.
“È il racconto della poetica del lavoro in cantiere, del compimento di qualcosa di grande e unico, della realizzazione di progetti architettonici e di vita che però – afferma Taramelli – non attrae più le nuove generazioni: per questo le tappe della mostra sono accompagnate da laboratori e visite guidate per le scolaresche, a cui spieghiamo il valore e le enormi potenzialità del ‘saper fare’”. Palazzo Mora a Venezia è la seconda tappa del tour di Aedificante promosso da Taramelli che, dopo il successo dell’esposizione a Milano nel prestigioso Palazzo delle Stelline a febbraio e marzo 2023, porterà la rassegna a Bergamo, nell’ambito degli eventi previsti nel programma di ‘Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura 2023’.
L’opera
Anche l’imponente opera Angelus Novus, una poderosa arcata all’ingresso di Palazzo Mora, alta 4 metri e larga 5, 3.800kg di peso, ha un intento educativo per Taramelli: realizzata in collaborazione con autorevoli partner italiani e internazionali, è la dimostrazione tangibile che il cantiere edile sarà sempre più laboratorio di tecniche innovative, digitali e coinvolgenti.
La volta, simbolo e archetipo delle costruzioni architettoniche, realizzata in mattoni pieni su basamenti in cemento su assi di legno, è stata concepita e realizzata con un approccio immersivo alla costruzione: l’utilizzo della realtà aumentata.
Ispirato alla cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi e, insieme, al dipinto Angelus Novus di Klee, due opere realizzate andando oltre gli schemi interpretativi consueti ai tempi, il manufatto esplora nuove possibilità per la volta autobilanciata - un sistema di forze che vincono la gravità -, un metodo di costruzione che ha consentito secoli di innovazione architettonica, il cui equilibrio si realizza dalle interazioni tra i mattoni senza alcun supporto esterno, anche durante il processo di assemblaggio, unendo architettura e ingegneria strutturale.
Attraverso l’impiego di visori, progettisti e realizzatori si sono ritrovati in un ambiente multidimensionale e interattivo e hanno esplorato le possibili configurazioni dell’opera. Una collaborazione in tempo reale che si è riproposta nell’iter di costruzione, permettendo un costante dialogo tra le parti anche nella fase di esecuzione all’ingresso di Palazzo Mora.
“Angelus Novus è un passo importante verso il futuro del processo progettuale e realizzativo, secondo Giuseppe Taramelli, in grado di attrarre nuove energie, stimoli e idee dalle nuove generazioni. È una nuova frontiera in cui i giovani potranno essere protagonisti.
Tuttavia, occorre ripensare anche il modello culturale secondo cui il cantiere edile – che è sì fatica ma anche soddisfazione, applicazione ma economia, impegno ma crescita, sforzo ma anche cura di sé e delle cose – è un luogo socialmente punitivo: mai come oggi si è registrata tanta carenza di manodopera specializzata e mai come oggi l’Italia è chiamata a rinnovare il proprio patrimonio edilizio. E questo tipo di interventi, che coinvolgerà milioni di edifici nei prossimi anni, dovrà essere gestito da operatori di cantiere preparati e motivati. È un compito di sensibilizzazione che, in primis, spetta alle scuole, che coinvolgiamo sempre nelle nostre iniziative”.
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