Dimensione testo |
|
16/06/2023 - A Parigi non si potranno più costruire di edifici più alti di 37 metri. La Tour Triangle di Herzog & De Meuron, 180 metri, sarà l’ultimo grattacielo a ricevere il via libera.
La legge rientra nel più ampio Plan Local d’Urbanisme Bioclimatique promosso dalla sindaca Anne Hidalgo per ridurre drasticamente le emissioni della città francese rendendola più green e inclusiva.
Frutto di oltre due anni di consultazioni e continue trattative politiche, lo scorso 6 giugno il Conseil de Paris ha presentato il suo nuovo Plan local d’urbanisme (PLU), ovvero il Piano regolatore locale che per la prima volta è “bioclimatico” e mira a “definire gli orientamenti della capitale entro il 2035-2040 , in particolare conciliando le risposte all’emergenza climatica e il miglioramento dell’ambiente di vita dei parigini”.
Nel nuovo Piano di Lottizzazione Urbana (PLU) sono state introdotte importanti misure. Oltre alla legge che prevede che nessun nuovo edificio potrà superare i 37 metri di altezza, è stata stabilita anche la protezione dell'area circostante alla circonvallazione, con un divieto di costruzione entro una zona di 25 metri intorno ad essa, salvo alcune eccezioni specifiche.
Sono state inoltre implementate diverse strategie per aumentare le aree verdi urbane. Il piano regolatore prevede lo sviluppo di ulteriori 300 ettari di spazi verdi entro il 2040 e la piantumazione di 170.000 alberi entro il 2026. Parigi si impegna anche a raggiungere il 40% di alloggi pubblici entro il 2035, di cui il 30% sarà destinato a alloggi sociali e il 10% a alloggi a prezzi accessibili. Le future regole avranno un impatto sul numero di unità abitative disponibili, sulla diversità dei beneficiari e sui prezzi di mercato, soprattutto nelle aree con una carenza di alloggi.
Il piano urbanistico attualmente in vigore, risalente al 2006, è stato elaborato durante il mandato di Bertrand Delanoë come sindaco, con Anne Hidalgo in qualità di prima vice. Dopo essere stata rieletta nel 2020, la signora Hidalgo ha assegnato al suo assistente all'urbanistica, Emmanuel Grégoire, la responsabilità di condurre i negoziati per la revisione di questo vasto documento, che conta ben 3.000 pagine. Il deputato si è espresso favorevolmente nei confronti del "primo piano urbanistico successivo all'accordo di Parigi del 2015" riguardante l'adattamento ai cambiamenti climatici e la situazione "post-Covid a livello globale".
Questa tabella di marcia dovrebbe consentire a Parigi di rimanere una "città attraente e piacevole nei prossimi anni nonostante l'accelerazione delle temperature", ha riassunto il sindaco, Anne Hidalgo.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|