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05/07/2023 - L’intervento di Rocco Borromini è consistito nella ricerca di una nuova estetica per le facciate della storica Cantina Aldo Rainoldi a Chiuro, in provincia di Sondrio.
Tale ricerca avrebbe dovuto essere confacente e rappresentativa di come la cantina si sta evolvendo.
L’immobile è composto da due diversi corpi, un palazzo in raso pietra, caratterizzato dalla matericità delle abitazioni rurali, adibito ad uffici e sovrastante le cantine, e una parte produttiva di più recente realizzazione che risultava compositivamente slegata dalla prima.
L’idea progettuale è stata quella di trovare un elemento molto semplice che contemporaneamente creasse un legame tra i due corpi e ridefinisse la composizione della parte più moderna.
Si è partiti dalla ristrutturazione della facciata storica ponendo particolare attenzione a evitare di snaturarla, si è quindi deciso di mettere in essere un restauro conservativo, puntuale e rispettoso della preesistenza. Si è poi cercato un elemento caratterizzato da una geometria pura che assolvesse il compito di ridefinire la composizione dell’insieme coprendone una parte e facendo da cornice all’altra.
La ricerca compositiva ha portato alla creazione di una cortina muraria, parallela al corpo principale e che va, in parte, a sovrapporsi alla facciata storica ridefinendone l’ingresso.
Per la realizzazione di tale elemento architettonico si è pensato di utilizzare delle “pupitres” (cavalletti portabottiglie) cercando di ottenere il risultato voluto per mezzo di un elemento che contemporaneamente unisse pulizia formale a una relazione stretta con l’attività che contribuisce a rappresentare.
Tale elemento, originariamente pensato per il “remuage”, ovvero per la raccolta nel collo della bottiglia dei sedimenti solidi e fecciosi prodotti nel corso della rifermentazione, è stato trasformato in un modulo standard che fungesse da elemento costituente la nuova facciata.
Si tratta di articolati elementi in legno di rovere, costituiti da tavole ricche di fori inclinati e unite a gruppi di sei da un telaio anch’esso in legno. La dimensione della facciata e il telaio metallico che serve per sostenerla sono stati determinati a priori e poi adattati alla scansione obbligata dalla dimensione degli elementi.
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