25/08/2023 - La joint venture di Iotti + Pavarani Architetti, Tassoni & Partners e Studio LSA ha dato vita al progetto dell’RCF Arena Reggio Emilia, lo spazio per eventi e concerti all’aperto più grande d’Europa.
“Il progetto per il Parco e l’Arena Campovolo intende ricomporre in un sistema organico, unitario e riconoscibile, diverse modalità di uso dello spazio aperto e offrire diverse opportunità con cui incidere positivamente sulla vita sociale, culturale ed economica della città e del territorio vasto” spiegano i progettisti. “Esso prevede il riuso dell’area non operativa dell'Aeroporto, estesa su un’area di oltre 20 ettari, riqualificata con nuove funzioni (senza consumo di suolo), che valorizzano la vocazione dell’area ad accogliere attività di intrattenimento e di aggregazione della città e la proiettano ad ospitare eventi e grandi manifestazioni di ogni genere, nazionali ed internazionali, strutturandola stabilmente a questo scopo e garantendo le migliori condizioni di fruibilità per il pubblico.
Il concept di progetto trasforma l’intera area con un’operazione di landscape, attraverso la modellazione del suolo, la strutturazione di percorsi organici e con operazioni di paesaggistica e ingegneria ambientale, al fine di riunire in un unico segno riconoscibile – quale landmark discreto ma presente - gli spazi di accesso, l’ampio boulevard che costituisce l’area di accoglienza, il grande catino dell’Arena eventi, nonché gli spazi di servizio e di backstage.
L’intero Parco è strutturato infatti per rendere agevole, sicuro e suggestivo un ampio spazio capace di ospitare eventi di varia natura che prevedano anche afflussi di pubblico molto intensi, e per consentire al contempo una riconnessione al sistema dei parchi a cintura intorno all’area operativa dell’aeroporto, riconsegnando alla città un mosaico di paesaggi in cui il cittadino potrà ritrovare aree naturalistiche, percorsi, spazi attrezzati, ecc... un paesaggio ricco, stimolante e “abitato”, capace di confrontarsi con le migliori esperienze di parchi urbani ed extraurbani italiani ed europei.
La forma dell’arena è stata studiata per garantire la migliore visibilità e acustica in tutta l’area interna adibita ad ospitare il pubblico. Per tale scopo essa prevede un andamento del terreno in pendenza (al 5%) per ottimizzare la visibilità del pubblico collocato nei settori più lontani dal palco, offrendo comunque una percorribilità agevole, anche sul lato esterno del rilevato perimetrale a consentire un deflusso sicuro e scorrevole degli spettatori.
La sezione dell’arena si sviluppa quindi dalla quota -1,5 m nell’area backstage, palco e primo settore, fino a salire a quota +6,5 m. Il palco sarà posto nella parte più bassa dell’arena in posizione centrale e con un angolo visuale massimo di 110° (valore ottimale per permettere al pubblico una buona visibilità in tutta l’area interna dell’arena). Al contempo l’orientamento del sistema è stato ottimizzato per assicurare il minore impatto acustico verso le aree abitate della città.
La sua forma organica ovoidale vuole infine generare uno spazio interno inclusivo e coinvolgente, mentre il sistema perimetrale del bordo (costituito dal sistema di supporto dell’illuminazione e degli spazi per la comunicazione) rende più riconoscibile e dinamico l’insieme, generando al contempo una continuità del segno con i percorsi dell’area di servizio e accoglienza (il boulevard)”.
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