Halley, la lampada da lavoro realizzata dal designer teutonico Richard Sapper nel 2005, torna in una nuova versione mantenendo inalterati i suoi principi di funzionamento e l’estetica moderna, ma con diverse innovazioni tecnologiche. Il suo fluido movimento tridimensionale si ottiene con la combinazione armonica di varie rotazioni possibili grazie a 6 snodi in grado di girare a 360 gradi ciascuno. La parte posteriore della testa ingloba un dimmer di prossimità. 

Halley è un’icona che prende il nome dalla cometa più celebre del sistema solare, perché si muove in orbite regolari, ruotando attorno al suo peso equilibratore. 

Oggi inclusa nella collezione permanente del MoMA di New York, la lampada da terra e da tavolo, Periscopio è stata disegnata da Danilo e Corrado Aroldi nel 1967, in piena “space age”. La gomma flessibile che ricopre lo snodo ricorda i giunti delle tute degli astronauti. Snodo e sistema di rotazione del braccio consentono di regolare la lampada Stilnovo in qualsiasi posizione. Il particolare diffusore è ricoperto per metà da una superficie argentata per evitare l’abbagliamento.

Nel 1969 lo Studio Nizzoli Associati disegna Goletta, una delle prime lampade Stilnovo realizzate con materiali plastici. La forma svasata e la particolare conformazione interna a cerchi piramidali concentrici donano un aspetto tridimensionale alla lampada da parete e da soffitto e aiuta a controllare l'emissione luminosa. I colori di Goletta evidenziano l’anima “pop” di Stilnovo e la sua modularità consente composizioni scenografiche.

Liberamente ispirata all’astronave Enterprise della serie tv Star Trek, Bascula è uno dei primi esempi di lampada a disco sottile in equilibrio su un unico cavo di sostegno. Disegnata nel 1985 dal designer Asahara, la lampada è dotata di un contrappeso conico che consente di bilanciare il piatto: il sistema mantiene la lampada in posizione orizzontale oppure inclinata e permette di orientare, a sua volta, l’emissione luminosa.

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