04/09/2023 - Svelato il progetto della Casa della Vela a Genova. Il nuovo edificio ospiterà il Centro Federale della FIV, progettato secondo gli standard internazionali di World Sailing, l’associazione mondiale della vela riconosciuta dall’International Olympic Committee.
Il progetto è stato realizzato dallo studio OBR, fondato dagli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi. L'obiettivo del loro lavoro è stato estendere l'ambito urbano di Genova verso il mare, seguendo la direzione iniziale tracciata dal Waterfront di Levante progettato da Renzo Piano. Per raggiungere questo obiettivo, hanno trasformato la diga sottoflutti situata all'ingresso del porto in un nuovo spazio che si affaccia direttamente sul mare, contribuendo così a creare una connessione più stretta tra la città e il mare.
“La Casa della Vela rappresenta la funzione più pubblica e prominente sul mare del Waterfront di Levante di Renzo Piano. Con la Casa della Vela vogliamo promuovere una forte urbanità di Genova sul mare, affrontando il tema del porto a partire dalla città, nel delicatissimo confine tra terra e mare, togliendo anziché aggiungendo, e trasformando la diga sottoflutti all’ingresso del porto in un nuovo affaccio della città sul mare”, afferma Paolo Brescia, co-founder dello studio OBR.
L’intervento prevede la demolizione del manufatto edilizio esistente sopra la diga a favore di una nuova passeggiata pubblica sul mare, in continuità con il grande asse urbano nord-sud dalla stazione di Brignole lungo Viale Brigate Partigiane, perpendicolare a quello est-ovest del parco lineare del Waterfront di Levante da Boccadasse al Porto Antico.
La passeggiata pubblica definisce la Piazza del Mare a quota +6.30 sul mare, vero e proprio belvedere affacciato sui campi di regata che si disputeranno davanti a Genova, pensato come una sorta di “stadio della vela”. Sotto la piazza, protetti dalla diga e affacciati verso la darsena interna, vi sono gli spazi operativi del Centro Federale FIV con la sala polivalente, la biblioteca del mare, il centro medico, la palestra, gli spogliatoti e le foresterie degli atleti. Sopra la piazza si erge una piccola emergenza, una sorta di vedetta sul mare, che ospita il baretto panoramico con i tavolini all’aperto, protetto da un campo fotovoltaico, una sorta di flying carpet di 400 mq che, mentre protegge dal sole diretto e dalle intemperie, contribuisce al soddisfacimento energetico. A caratterizzare la Piazza del Mare è l’installazione multisensoriale della Piazza del Vento, l’opera pubblica ideata da OBR nel 2017 per dialogare con i fenomeni naturali: il sole, il mare e il vento. Lo spazio esistente (circa 12.000 mq) tra la Casa della Vela e la darsena diventerà il piazzale delle derive, adibito ad ospitare le imbarcazioni degli atleti e dimensionato per grandi eventi internazionali.
Il progetto della Casa della Vela segue la strategia energetico-ambientale ZEB Zero Energy Building, impostando una sinergia tra le componenti naturali che caratterizzano il litorale, senza ricorso a sistemi di generazione a fonti fossili, ma privilegiando le fonti rinnovabili. Casa della Vela spinge moltissimo sull’ambiente. La missione di Casa della Vela vuole aiutarci a capire la nostra relazione con il mare, mettendoci in relazione con la mutevolezza del mare visto nel suo ecosistema, nella sua biodiversità e nei suoi legami reciproci. Il mare è da sempre una rete inafferrabile di legami sociali, geopolitici e climatici inscindibilmente legati tra loro. Casa della Vela cerca di rendere evidente questa complessità, integrando tutti gli elementi come parti di un tutto: il mare, appunto. Nel mare sono presenti la storia, la vita, gli altri. Parafrasando Alexander von Humboldt, il mare è il riflesso della totalità.
Più che un edificio isolato, Casa della Vela è pensata come un “sistema aperto”, caratterizzato da un’architettura dialogica che, partendo dall’ascolto di chi la frequenterà, lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti e rispondendo ai mutevoli desideri dei suoi “abitanti”. È fondamentalmente uno spazio sociale. Non è un edificio, ma un condensatore di relazioni. Non organizza, ma crea opportunità. Non serve, ma consente. Non è un risultato, ma un processo. Non ha a che fare con l’immagine, ma con il contenuto.
"Sostenendo la lotta per i diritti dell’ambiente e la cultura per il mare e lo sport, Casa della Vela promuove una riflessione corale sulla sostenibilità sociale e ambientale. Per questo immaginiamo una casa aperta a tutti e per tutti. Con Casa della Vela auspichiamo un cambio di paradigma. In un mondo sempre più minacciato dalla crisi ambientale, è arrivato il momento inderogabile di agire diversamente, investendo su una transizione ecologica del “sistema mare”, a partire dalle attività giovanili e sportive, all’insegna dell’inclusione e della poli-cultura", spiegano i progettisti.
Sotto il profilo educativo la finalità di Casa della Vela è promuovere la conoscenza del mare con un programma che coinvolge le scuole e le università con attività pratiche e di ricerca. Tra gli scopi sociali vi è anche quello dello sport per tutti. Raccontare le storie di chi - grazie allo sport - ha avuto delle opportunità di rinascita crea una visione dello sport che include, grazie a protagonisti a cui dare voce attraverso la loro testimonianza, stimolando l’emulazione di esempi positivi. Secondo questa finalità, Casa della Vela si propone il coinvolgimento dei giovani, promuovendo un dialogo intergenerazionale fondato sulla passione e il lavorare in squadra. La missione di Casa della Vela è trasversale rispetto agli eventi sportivi, educando i giovani alla costruzione di una società fondata su valori etici e morali duraturi.
Coniugando genius loci e senso di comunità, umanesimo e innovazione, valori sociali e ambientali, Casa della Vela è pensata come un luogo super-pubblico, un hub aperto alla città che aggreghi molteplici attività, generando nuove occasioni di incontro durante tutto l’arco dell’anno, dove succede sempre qualcosa e dove le idee possono fertilizzarsi e facilmente incontrarsi.
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