Lo studio Formafantasma alla direzione creativa del Gruppo Rubelli
Prima sfida di questa nuova collaborazione: rilanciare Kieffer, il brand più sperimentale del gruppo, con una collezione di tessuti tattili e sperimentali
Nicolò Favaretto Rubelli + Studio Formafantasma - photo Claudia Zalla
04/10/2023 - Lo studio Formafantasma reinterpreta i tessuti Rubelli: i designer Simone Farresin e Andrea Trimarchi sono i nuovi direttori creativi dello storico gruppo veneziano. La prima sfida riguarda Kieffer, il brand più sperimentale del gruppo, che è stato riletto sotto una nuova lente, con particolare attenzione alle materie prime e alle tecniche di tessitura.
“C’è un detto reso popolare da Gustav Mahler: tradizione non è culto delle ceneri, ma cura del fuoco”, spiega il CEO del Gruppo Nicolò Favaretto Rubelli, “Noi abbiamo bisogno di nuova energia, e Formafantasma è la scelta giusta”.
L’obiettivo della direzione creativa è portare nuove idee in una delle realtà più iconiche del made in Italy; in particolare, la missione per Kieffer è reinventare il brand, dandogli un’identità adatta al contemporaneo.
“Con Kieffer la sfida è capire cosa si può arrivare a fare con un telaio, dal punto di vista tecnico, come si può strutturare un tessuto. Abbiamo quindi lavorato sulla tattilità, sull’esplorazione sensoriale dentro gli ambienti domestici”, spiegano Simone Farresin e Andrea Trimarchi di Formafantasma, secondo cui Kieffer è fatta per essere percepita dai sensi e non per essere letta o contemplata. Non a caso il nome della collezione – Untitled, un titolo concettuale ispirato al mondo dell’arte – lascia che a parlare siano i tessuti.
Lino, lana mohair, canapa, cotone, alpaca e carta sono alcune delle fibre selezionate. Prodotte nella manifattura Rubelli e in altre tessiture italiane situate nei pressi del lago di Como, sono fibre naturali in cui la tattilità è centrale. A renderle contemporanee sono i colori: accanto a tonalità neutre e pigmenti naturali, compaiono colori come il giallo pallido, il lilla, il rosa, che animano le nuance neutre per le quali è famosa Kieffer.
L’esplorazione estetica si accompagna all’attenzione alla sostenibilità, che da anni è uno dei temi cardine della ricerca di Formafantasma. “Ci sono molti modi di guardare alla sostenibilità, e il più importante è creare una cultura che permetta di interiorizzare questi valori”, sostiene il duo di designer italiani.
La scelta di canapa, lana e carta – tre fibre insolite per i tessuti Rubelli, famoso per le sete cangianti e i filati decorativi – rivela quello che sarà il ruolo di Kieffer sotto la direzione creativa di Formafantasma: un laboratorio di sperimentazione, con il compito di esplorare nuove possibilità materiche e concettuali per Rubelli.
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