I legni firmati Konstantin Grcic per Alpi - Arcobaleno, Raggiosole e Nebbia Mattutina - rivestono una serie di totem scultorei e irregolari. La mostra a Milano
27/10/2023 - “Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi” è il titolo della mostra dedicata ai nuovi legni Alpi disegnati da Konstantin Grcic. Una serie di oggetti a grandezza naturale, scultorei, rivestiti con i legni Arcobaleno e Raggiosole, presentati durante il Salone del Mobile 2023, a cui si aggiunge il nuovo legno Nebbia Mattutina.
La Rimessa dei Fiori, location dal fascino industriale nel cuore di Milano, ospita 6 totem dalle geometrie irregolari che si sviluppano per lo più in altezza con angolature dall’andamento imprevedibile. "L'occasione di concepire una mostra dedicata alla presentazione della mia collezione di legni Alpi mi ha dato il privilegio di esplorare l'adattabilità del materiale a varie applicazioni", spiega Grcic. "Abbiamo progettato sei oggetti che rappresentano delle tele bianche per poter apprezzare l'impatto visivo e la versatilità dei legni Alpi su diverse superfici – grandi e piccole, piatte e curve, angolari, smussate e sfalsate. Ogni totem ha assunto un aspetto unico, dando vita a una semplice espressione di forme e figure per accentuare l'effetto generato dal legno. Abbiamo voluto verificare la scala della venatura in rapporto all'oggetto per valutare la sua presenza nello spazio".
“Il titolo della mostra - Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi - cita un tipico modo di dire delle previsioni al telegiornale della sera. Il bollettino meteorologico è una metafora per la realtà in continuo cambiamento, una spinta fondamentale nel mio processo creativo. Riflette le sfaccettature del percorso artistico, dove l'ispirazione si fonde con l'introspezione, dove lampi d'intuizione si alternano a momenti di riflessione profonda. Nel mondo in costante evoluzione, la nostra coscienza è chiamata a mettere in dubbio le nostre posizioni e a perfezionarle. I legni che ho sviluppato con Vittorio e la sua squadra incarnano questo flusso perpetuo. Rappresentano non solo la transizione da un colore a un altro, ma anche l'esperienza di vivere la realtà rinnovandola ogni volta. La mattina era prevalentemente soleggiata, ma nel pomeriggio sono arrivati rovesci sparsi".
La ricerca sul colore appartiene alla cultura aziendale di ALPI, ma non si era mai spinta in profondità come con Konstantin Grcic, che ha reinterpretato il materiale ligneo all’insegna del binomio colore e grafica, dando vita a delle superfici dal carattere arcano. Grcic ha sperimentato per molti mesi con il dipartimento R&D: "ho avuto l'idea di fare un legno con colori sfumati durante una visita alla fabbrica. Dopo la sfogliatura e il taglio, il legno viene tinto in grandi vasche. Le mie proposte iniziali per intervenire sulla procedura di tintura si sono rivelate naif e poco pratiche. Ma dopo un certo numero di prove inconcludenti, abbiamo trovato una strada percorribile più semplice del previsto. Siamo riusciti a sfumare un colore in un altro alternando fogli di diversi colori in una sequenza programmata. Da lontano l'effetto dei colori è sfocato. Da vicino si ha l'illusione di una venatura quasi naturale", conclude il designer.
Arcobaleno, che già nel nome evoca la sua estetica, è un legno composto da molteplici tonalità di colore, come un’iride, vigoroso e gioioso, ottenuto da una successione progressiva di nuance che va dal blu al verde, giallo, arancione, rosso, magenta, viola e nuovamente al blu.
I toni di Raggiosole invece, legno più rigoroso ma altrettanto forte nella sua estetica carica di tonalità calde, sfumano dal rosso-arancione all’avorio, arancione-rosso fino al nero.
Il nuovo legno Nebbia Mattutina sfuma tonalità calde e fredde in una sequenza alternata di celesti, rossi, arancio e bianco.
La mostra autunnale di ALPI, arrivata alla sua quinta edizione, celebra la connessione dell’azienda con il mondo del design. Dopo Martino Gamper con i legni di Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Piero Lissoni e Ron Arad, il percorso di ricerca di ALPI incontra quest’anno l'approccio artistico e tecnologico di Konstantin Grcic. Un progetto nato per volontà del presidente Vittorio Alpi con il desiderio di dare tridimensionalità alle superfici ALPI.
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