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I vincitori dei Premi In/Architettura 2023 | Lazio, Abruzzo e Molise
Premi alla carriera a Franco Purini, Laura Thermes e Franco Valente
Autore: cecilia di marzo
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I VINCITORI DEI PREMI IN/ARCHITETTURA 2023 | LAZIO, ABRUZZO E MOLISE
02/10/2023 - Si è svolta sabato, al Goethe-Institut di Roma, la cerimonia di Premiazione dei Premi In/Architettura 2023 per le regioni Lazio, Abruzzo e Molise.
 
Le prossime regioni ad essere premiate saranno Lombardia ed Emilia-Romagna oggi, 2 ottobre, alle ore 16 presso il Centro Culturale di Milano.
 
Su 134 opere candidate in totale fra le tre regioni (104 per il Lazio, 17 per l’Abruzzo e 13 per il Molise), sono risultati vincitori i seguenti progetti.
 
PREMI INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE
 
Lazio
New LUISS University Building, Roma, di Alvisi Kirimoto e Studio Gemma


 
Motivazione: Il progetto completa il disegno degli spazi universitari della LUISS, dalla demolizione di un capannone esistente – soggetto a vincolo paesaggistico – si è arrivati alla costruzione ex-novo e all’ampliamento di un edificio didattico che si sviluppa su due livelli e che è posizionato nel punto più accessibile e nelle vicinanze di un boschetto posto a sud del lotto.
Il progetto evidenzia il legame tra la struttura dell’architettura e il verde circostante, grazie alla permeabilità delle facciate; al suo interno trovano sistemazione aule e spazi altamente tecnologici destinati alla didattica.
 
Casa a Cellere, di Pino Pasquali e Valeria Penna


 
Motivazione: Casa Cellere è un raffinato incontro tra architettura e paesaggio in cui le forme pure dell’architettura giocano con la luce. Siamo di fronte a un oggetto isolato nel territorio circostante che vuole stagliarsi nello sfondo del paesaggio come figura. L’abitazione recupera e riscrive i frammenti della tradizione che qui sono tracce di colonne, lacerti di mura etrusche, forme di un’architettura di lavoro dedita allo scorrere delle stagioni. 
Il progetto unisce le forme della cultura del passato con le esigenze della vita contemporanea senza tradire i valori della tradizione.
 
Ville a Montefiascone, di studio gamp!


 
Motivazione: La giuria ha voluto riconoscere la capacità di questo progetto di inserirsi e di far parte del paesaggio interpretandone i materiali e affermare anche una sua, specifica individualità formale.
Le due ville “assecondano l'orografia” come dicono gli autori, e del territorio interpretano i materiali: terracotta, travertino, legno.
Il disegno è rigoroso e archetipico, ma attento alle funzioni. I particolari sono definiti con cura. Un’architettura quindi "valore aggiunto" e sostenibile del territorio.
 
Abruzzo
RIVIERA 107, Pescara, di Giovanni Vaccarini


 
Motivazione: Il piccolo edificio “Riviera 107” si presenta come rivisitazione critica della palazzina adriatica; una nuova modalità di affaccio lungo il litorale della costa abruzzese che, da Vasto a Martinsicuro, si mostra senza soluzioni di continuità. 
Sin dai primi disegni e plastici di studio, l’opera rivela il suo carattere distintivo di dispositivo per conquistare l’orizzonte del mare. Una misura calibrata e, allo stesso tempo, rigorosa ed essenziale degli elementi fondamentali del costruire. Un basamento aperto che si lascia attraversare nella sua profondità; il corpo principale delle residenze, articolato ma unitario nel suo affaccio; il coronamento definito e compiuto del suo attacco al cielo. Nuove forme di abitare l’affaccio sul mare.
 
Una casa tra le case, Ortona (CH), di Lucio Rosato


 
Motivazione: Il progetto per una piccola casa nel centro storico di Ortona (CH) non è solo la risarcitura di una “mancanza che resta” ma è, anche e soprattutto, l’occasione per la costruzione di un dialogo diretto con il corpo della storia.
La casa replica i principi fondativi del rapporto con il contesto che la ospita, provando ad esplicitarne l’essenza delle forme e degli affacci.
All’interno il progetto costruisce una misurata distribuzione degli spazi che risponde, quasi unicamente, alla capacità della luce di farsi materiale da costruzione dell’abitare: dal primo livello su strada al sottotetto. Pochi ma esemplari allestimenti (il camino, la cucina, la scala...) definiscono la domesticità degli ambienti interni.
 
Molise
Nuovi percorsi su antichi sentieri. Percorsi turistici nell'area del Matese - Terra de le Speneta, Spinete (CB), di Pino Sollazzo, Antonio Sollazzo, Giulia Menzietti


 
Motivazione: L’opera, molto piccola in termini dimensionali, fa parte di un intervento in progress, più significativo e diffuso nel territorio, che è finalizzato alla valorizzazione degli antichi tratturi del complesso montuoso del Matese, tra Molise e Campania. 
I percorsi, che collegano vari borghi storici, rappresentano una memoria delle tradizioni agro-pastorali della transumanza e uno degli elementi insediativi storicamente più rilevanti del luogo. Le micro-architetture in acciaio corten ricuciono per punti i tracciati, svolgendo funzioni plurime: luogo di incontro, terrazza panoramica, documentazione di memorie locali, segnaletica.
 
PREMI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA e /o RIGENERAZIONE
 
Lazio
Villa La Saracena, Santa Marinella (RM), di Paolo Verdeschi


 
Motivazione: Riportare La Saracena di Lugi Moretti, una delle opere iconiche dell’architettura italiana del secondo novecento, allo stato originario è l’obiettivo pienamente centrato da un esemplare progetto di restauro del moderno che può essere annoverato tra le ‘buone pratiche’. L’intervento, integrale e rispettoso dell’opera, è stato condotto attraverso l’indagine meticolosa della materialità dell’organismo architettonico che ha spinto l’architetto a recuperare materiali, a sperimentare tecniche esecutive, a ripristinare gli elementi irrecuperabili o scomparsi nel rispetto e nella cura della memoria storica e dell’identità del luogo.
  
Camplus San Pietro, Roma, di Roselli Architetti


 
Motivazione: Il progetto di residenza per studenti lavora sugli spazi esistenti di un ex complesso assistenziale mettendo in opera interventi minimalisti e l’adeguamento sismico che ha lasciato in evidenza i materiali e i componenti dell’architettura. Così gli architetti hanno ricercato soluzioni che unissero le esigenze normative a quelle funzionali senza rinunciare alla qualità e alla ricerca estetica. Il complesso è situato nel centro di Roma, non lontano dalla Città del Vaticano. Le facciate dell’edificio sono caratterizzate da fronti verdi supportati da una rete metallica ancorata alla struttura che sostiene specie vegetali a crescita rapida e a bassa manutenzione; gli interni sono stati pensati per poter essere flessibili e adattarsi alla vita degli studenti senza rinunciare alla funzionalità.
 
Casa DICA, Roma, di b15a architettura


 
Motivazione: L’intervento di ristrutturazione di uno degli appartamenti dell’edificio polifunzionale in Via Campania – opera dello Studio Passarelli riconosciuta unanimemente come una delle più originali testimonianze dell’architettura romana recente – si segnala per l’attenzione nell’equilibrare le istanze di ordine funzionale della committenza con il restauro delle parti e degli elementi originari e, in alcuni casi, con il loro ripristino. Il progetto, basato sullo studio puntuale della documentazione d’archivio, rispetta l’opera originale limitando le modifiche a quelle strettamente necessarie e scegliendo con discrezione gli elementi aggiunti e i nuovi arredi.
 
A questo progetto è stato assegnato anche il PREMIO SPECIALE LISTONE GIORDANO.
Motivazione: La scelta è stata motivata dalla capacità degli architetti di affrontare la riqualificazione di un appartamento su tre livelli all'interno di un capolavoro architettonico del '900. Un intento perseguito attraverso un metodo progettuale che bilancia il recupero e il restauro delle parti originarie, con le nuove esigenze del progetto contemporaneo, tutto ciò grazie anche alla consultazione della documentazione di archivio. L'applicazione della superficie a pavimento in legno di noce, dal forte carattere e alto impatto visivo, è parte integrante e co-protagonista della nuova estetica contemporanea degli interni.
 
Fondo Andrea Camilleri, Roma, di Simone Di Benedetto


 
Motivazione: La candidatura è stata accolta con grande curiosità dalla giuria, trattandosi di un’opera che ha visto partecipare attivamente uno degli intellettuali più popolari e apprezzati in Italia negli ultimi decenni.
È stata qui riconosciuta la capacità del progetto di saper integrare, all’interno di una nuova partitura architettonica fondata sulla derivazione di alcune geometrie del fabbricato INCIS, un testo narrativo ispirato alla multiforme opera e ai caratteri anagrafici del Maestro.
L’architettura ha saputo qui ritrovare, in uno spazio di limitata superficie, la dimensione di un luogo altro, dedicato alla ricerca, allo studio e al godimento culturale, dove le arti si fondono e si confondono dando vita ad un nuovo genius loci, ricco di suggestioni materiche e spaziali.
 
Abruzzo
Recupero integrale casa natale di I. Silone e itinerari parchi letterari – Recupero Torre Piccolomini, Pescina (AQ), di Lorenzo Leombroni


 
Motivazione: Il progetto di recupero per l’antica torre Piccolomini risolve, nella sua dimensione di rifunzionalizzazione di un importante manufatto storico: sia le problematiche di consolidamento delle vecchie apparecchiature murarie; sia quelle più propriamente contemporanee, legate alla necessità di continuare ad usufruire del prezioso patrimonio esistente.
La grande scala di accesso alla torre non è soltanto un dispositivo di ingresso al suo interno ma anche – e soprattutto – una nuova modalità per esplorare spazialità inedite di un paesaggio circostante che, proprio a partire dal progetto, si disvelano al visitatore. Il recupero non può dirsi mai del tutto concluso se ad esso non segue una reale restituzione d’uso, come in effetti accade in questo caso.
 
Buonanotte contemporanea. Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile del borgo vecchio Buonanotte del Comune di Montebello sul Sangro, di CASa Associati


 
Motivazione: Il progetto per il recupero del piccolo borgo di Buonanotte nasce dalla necessità di messa in sicurezza dei tanti ruderi presenti; a partire da questa i progettisti provano a costruire una dimensione ben oltre il loro mandato, affiancando al progetto l’intervento di selezionati artisti in alcuni scorci strategici del vecchio centro.
L’opera degli artisti produce una sorta di inversione dello sguardo, nel tentativo (ben riuscito) di “tornare a guardare per essere visti”. Un dialogo molto ben articolato tra le tracce della permanenza storica e le nuove forme dell’arte contemporanea. È un abitare muto che, tuttavia, esprime con forza l’energia rigenerativa dei luoghi e i nuovi orizzonti del paesaggio che li circonda.
 
Molise
Recupero e Trasformazione della Chiesa di San Rocco in Teatro, Rotello (CB), di Luigi Valente


 
Motivazione: L’intervento di riqualificazione della piccola chiesa cinquecentesca, si caratterizza per il contrappunto cromatico tra il bianco assoluto degli elementi strutturali e dei partiti decorativi, che ne esalta le caratteristiche morfo-tipologiche, e il nero integrale dei complementi e degli elementi di arredo. La candida monocromia rende astratto lo spazio, da tempo non più legato alla funzione originaria, ricomponendo in un’unità di forma anche precedenti e non coerenti interventi di consolidamento. Unica eccezione al binomio bianco-nero, il parziale recupero del pavimento lapideo originario, lasciato nella sua qualità materica come memoria delle non più rintracciabili valenze espressive.

PREMIO SPECIALE WTW – WILLIS TOWERS WATSON
 
Lazio
Nuovo Rettorato Università Roma Tre, Roma, di MCA – Mario Cucinella Architects


 
Motivazione: Il progetto è stato selezionato da WTW (Willis Towers Watson) per l’importanza assegnata alle tematiche energetiche e ambientali, oltre a una serie di fattori puramente architettonici ed estetici.
In primo luogo, il progetto mira infatti alla riduzione della domanda energetica per il funzionamento dei tre corpi di fabbrica, la cui forma ellittica insieme alle terrazze, permette di ridurre il surriscaldamento, l’abbagliamento e modula l’apporto solare.
Lo sviluppo verticale delle facciate permette inoltre di ottenere un microclima salutare nella piazza urbana.
Infine, un ulteriore fattore molto apprezzato è l’attenzione posta al verde, grazie alla presenza di piante, orti e prati collocati a diverse altezze della struttura e nel giardino del rettorato.
 
Abruzzo
FANTINI WINERY, Ortona (CH), di Rocco Valentini

 
Motivazione: Willis ha selezionato il progetto Fantini Winery anzitutto per la rigenerazione formale e funzionale di una struttura che da anni versava in stato di degrado.
L’edificio, così rivalutato, colpisce per l’aggiunta di un involucro esterno, simile ad un cappotto, che permette di migliorare le prestazioni energetiche.
Un altro aspetto che ha colpito molto sono le incisioni su tale cappotto esterno che diventano luminose nelle ore notturne, comunicando a pieno, verso l’esterno, la destinazione d'uso dell’edificio; tali incisioni sono infatti ispirate ad una pianta di vite tesa a richiamare il legame con la natura ed il territorio specifico.
 
PREMIO ALLA CARRIERA 2023
 
Lazio
Franco Purini e Laura Thermes



Motivazione: È difficile immaginare soggetti più meritevoli di questo premio, del quale, più che mai, la parola ‘carriera’ va intesa nel senso più ampio, oltre che cronologico. Certo è che Laura Thermes e Franco Purini hanno, per quasi sessanta anni, lavorato, progettato, pensato, scritto e insegnato, ma è a tutti, e soprattutto, noto che l’hanno fatto in modo assolutamente straordinario. Non è qui possibile riassumere le acquisizioni della loro ricerca intellettuale, progettuale e artistica, se non riferendosi al credito costantemente riscosso, anche in ambito internazionale. Va precisato infine che il riconoscimento va alla coppia, perché ha spesso agito insieme, collaborando in assoluta sinergia, fino a costituire di sé un’immagine pubblica solidale e sinergica; ciò non toglie che il lavoro comune non ha mai celato le vitali differenze e le peculiarità, che ciascuno dei due ha saputo esprimere con indiscussa intensità e rigorosa coerenza.
 
Molise
Franco Valente



Motivazione: Premio attribuito all’architetto Franco Valente per la lunga attività di ricerca storica, di restauro di monumenti e di valorizzazione di siti archeologici, in particolare del territorio di Venafro, sua città natale. Nel territorio molisano ha svolto un’intensa attività culturale, partecipando anche alla sua vita politica e amministrativa.
 
Nato nel 1946 Franco Valente ha studiato alla Facoltà di Architettura di Roma, dove si laureato con lode discutendo una tesi sul restauro del Centro Antico di Venafro sotto la guida del professor Gaetano Miarelli Mariani. Successivamente ha collaborato come assistente al suo corso di Restauro. 
È stato Direttore Generale dell’IACP della Provincia di Isernia e due volte Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Isernia.
Ispettore Onorario per i Beni Culturali l’architetto Franco Valente presiede dal 1968 l’associazione culturale “Il Gruppo di Venafro” e varie altre istituzioni locali che si occupano della tutela e della salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del Molise.
Ha pubblicato vari volumi di storia dell’architettura, dell’arte e dell’urbanistica, tra cui:
Venafro – Origine e crescita di una città, Isernia – Origine e crescita di una città,
Il Castello di Venafro, S. Vincenzo al Volturno – arte e architettura, Albrecht Durer e suoi contemporanei, Luoghi antichi della Provincia di Isernia, Atlante castellano del Molise.

Inoltre, ha realizzato una innovativa modalità di conoscenza del territorio attraverso la: iPhone App Nel Molise che sogno. L’applicazione consente attraverso mappe digitali di raggiungere luoghi storici significativi e di ricevere informazioni sulle sue valenze architettoniche.
  
PREMIO INTERNAZIONALE "BRUNO ZEVI" PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA 2023
 
Lazio
Divisare, Atlas of Architecture
Motivazione: Fondato da Tommaso Passi e Lloyd Marcus Andresen a Roma nel 2015, Divisare – il cui nome discende da un verbo italiano caduto in disuso che significa Immaginare – è il risultato di un lavoro di selezione e classificazione dell’architettura contemporanea condotto in oltre vent’anni dagli autori. Divisare è dunque il frutto di un lavoro paziente, svolto con cura, non una rivista ma appunto un atlante, un archivio strutturato e organizzato, una sorta di biblioteca che ha l’obiettivo di costituire uno strumento per la conoscenza dell’architettura contemporanea. 
 
Il Contrafforte
Motivazione: Dare un nome alle cose. Il contrafforte ha il merito di ricondurre un patrimonio numericamente ragguardevole, la produzione edilizia di qualità a Roma dal 1870 a oggi, ad uno strumento agile di divulgazione, quali sono le pagine social. Senza entrare in competizione con le canoniche guide, questo progetto editoriale permette, giorno dopo giorno, attraverso una scheda essenziale fatta di foto, progettista e anno, di rieducare lo sguardo alla città, per riscoprirne gli autori e mapparne le evoluzioni.

Abruzzo
WOO_mezzometroquadrato
Motivazione: Un’associazione studentesca nata (nel Dipartimento di Architettura di Pescara) esattamente 10 anni fa, con la pubblicazione di un “foglio” a stampa di mezzometroquadro, distribuito gratuitamente a studenti e docenti. Da quel primo “foglio” le pubblicazioni e l’organizzazione di eventi e programmi, con la partecipazione di studenti, docenti e altri soggetti coinvolti, si sono ampliate, fino a collaborare con la rivista DOMUS e con altri enti (pubblici e privati) della cultura architettonica (Consiglio Nazionale degli Architetti, Biennale di Venezia, etc...).
Oggi WOOmezzometroquadro continua la sua azione di comunicazione e promozione sia dentro l’università che fuori, provando a raccogliere, intorno a quell’iniziale gruppo di studenti (in gran parte laureati ed attivi nel mondo del lavoro) un numero crescente di interessati e appassionati di Architettura e Progetto.
 
Molise
Fondazione Architetti e PPC di Campobasso
Motivazione: Premio attribuito all’organizzazione no-profit che ha come finalità statutaria la conoscenza e la valorizzazione/tutela dei territori e dei luoghi molisani, in particolare con la rassegna “Opere Aperte”. 
L’attività di sensibilizzazione, rivolta anche ai non specialisti, ha riguardato lo studio dei paesaggi, dei centri antichi, delle architetture (storiche e contemporanee) e le opportune modalità d’intervento. Segnatamente con la rigenerazione urbana nelle Aree interne. 
La Fondazione Architetti Campobasso aderisce alla Rete Nazionale, che coinvolge molte altre fondazioni, in una logica di confronto tra realtà diverse e di arricchimento reciproco di tematiche.
 
 

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