10/10/2023 - A partire dallo scorso 27 settembre i visitatori del Museo delle Cappelle Medicee, complesso che ospita i sepolcri della famiglia granducale fiorentina e parte integrante del gruppo statale dei Musei del Bargello, concludono la visita attraversando la nuova uscita progettata dallo Studio di Architettura Zermani e Associati. Una soluzione architettonica innovativa, ma in armonia con il complesso delle Cappelle Medicee e la sua lunga storia.
Dopo anni di intensi lavori, eseguiti senza mai chiudere il museo un solo giorno alle visite, è stato consegnato al pubblico il nuovo passaggio, perfettamente integrato nel contesto storico e artistico, in grado di confrontarsi con la storia e con i grandi maestri che tra queste mura hanno lasciato alcuni dei loro più grandi capolavori, Michelangelo Buonarroti tra tutti.
E proprio nel nome di maestro Buonarroti, dall’inizio di novembre, verrà aperta al pubblico per la prima volta anche la Stanza segreta di Michelangelo, che contiene i disegni a carboncino realizzati sulle pareti dal maestro.
Il progetto dello Studio di Architettura Zermani e Associati
Lo Studio di Architettura Zermani e Associati di Parma, vincitore nel 2018 del concorso indetto dai Musei del Bargello, ha sviluppato il progetto in una complessa area interrata, collegata alle cripte, dove sono stati collocati i nuovi servizi museali, adatti anche ai disabili, il bookshop, ed è stata creata una nuova piazzetta soprastante, incastonata tra le mura della Sagrestia Nuova di Michelangelo e della Cappella dei Principi, dove i visitatori emergono salendo attraverso una scalinata di pietra.
Per rispettare il contesto così ricco d’arte e di storia lo Studio Zermani ha scelto di impiegare forme lineari e materiali come il Travertino di Rapolano, in armonia con le fabbriche adiacenti.
Il progetto è anche un deciso inserimento contemporaneo a fianco dell’opera dei grandi maestri del passato e l’intervento, attraverso un linguaggio preciso e minimale, stabilisce con chiarezza la propria autonomia formale.
Collocata nella zona delimitata dai corpi di fabbrica barocca della Cappella dei Principi, della michelangiolesca Sagrestia Nuova e dell’estremità destra del transetto della Basilica di San Lorenzo, la nuova uscita va quindi a definire un luogo molto singolare della città di Firenze.
L’esigenza di garantire le migliori condizioni di sicurezza e di fruizione durante la visita del pubblico ha dato un forte impulso a concludere i complessi lavori iniziati già nel 2010 per dotare il Museo di una nuova uscita, di adeguati e moderni spazi di servizio e, nel corso dei lavori, per mettere in sicurezza alcuni dei paramenti esterni del complesso delle Cappelle Medicee tra cui le pareti della Sagrestia Nuova e della Cappella dei Principi che insistono sull’area della nuova uscita.
Durante la conferenza stampa di martedì 26 settembre è stata annunciata l’imminente e attesa apertura al pubblico della Stanza segreta di Michelangelo. A partire da inizio novembre 2023, ha spiegato il Direttore Generale Musei Massimo Osanna, il piccolo ambiente a cui si accede dalla Sagrestia Nuova e che contiene disegni a carboncino attribuiti al Buonarroti, sarà accessibile periodicamente a piccoli gruppi contingentati. La stanza, mai aperta al pubblico prima d’oggi, fu scoperta nel 1975 da Paolo Dal Poggetto, allora direttore del Museo, durante un sopralluogo preliminare a degli interventi di restauro. Sotto l’intonaco vennero scoperti una serie di schizzi ispirati alle opere del maestro che, secondo la ricostruzione di Dal Poggetto, passò nella piccola stanza un paio di mesi nel 1530 per sfuggire alla persecuzione medicea. “La conclusione dei lavori della Nuova Uscita e l’adeguamento del Museo delle Cappelle Medicee alle norme di sicurezza, consentiranno a partire dall’inizio di novembre di aprire periodicamente anche la stanza segreta di Michelangelo – ha spiegato Massimo Osanna - luogo di fascino straordinario, ma delicatissimo per l’ubicazione dello stretto ambiente nel percorso museale e per la tutela dei disegni a carboncino presenti sulle pareti. Insieme con la Direzione dei Musei del Bargello, nelle prossime settimane saranno concordate le modalità di visita che avverrà a piccoli gruppi contingentati”.
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