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V edizione di Mediterranei Invisibili
Dal 19 al 22 ottobre, “Le linee d’acqua tra Crotone e Siracusa”
Autore: cecilia di marzo
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V EDIZIONE DI MEDITERRANEI INVISIBILI
20/10/2023 - Fino al 22 ottobre prossimo si svolge la V edizione di Mediterranei Invisibili, il progetto culturale ideato da Alfonso Femia e realizzato da 500x100 sb. Una tappa particolarmente significativa perché è la prima dopo La Biennale dello Stretto, che si è tenuta lo scorso anno tra Reggio Calabria e Messina, e che ha rappresentato sintesi e amplificazione di Mediterranei Invisibili.

Proprio con l’intenzione di volgere lo sguardo dallo Stretto al Mediterraneo, quest’anno si esplorerà il territorio di Crotone e di Siracusa, in un’ideale prosecuzione del dialogo tra Calabria e Sicilia costruito intorno al filo conduttore dell’acqua e dei territori che l’acqua lambisce o costruisce: le linee di costa, di piana e di crinale.
 
CROTONE
Crotone e Reggio Calabria sono le uniche polis calabresi che sono insediate nel proprio sito fondativo. Salvo queste eccezioni, vicende diverse di natura geologica, geografica e politica hanno modificato profondamente il territorio calabrese, nel corso del tempo, con trasferimenti delle città e dei borghi dalla costa alle località interne e viceversa.
Il porto naturale di Crotone è stato la chiave della stabilità e della ricchezza della città nel tempo passato, in grado di accogliere navi di grande dimensione che attraversavano e collegavano i maggiori centri del Mediterraneo.
Il viaggio partirà da qui, dalla linea di costa che prospetta il versante ionico e definisce il confine naturale della città; ma si parlererà anche della linea di piana, disegnata dal fiume Esaro che nasce sulle colline di Cutro e si snoda nel territorio crotonese fino a sfociare, abbandonando la dimensione torrentizia, per diventare vero e proprio fiume, in prossimità del porto. Esondato molte volte - l’ultimo drammatico episodio nel 2020 - il fiume non è navigabile e rappresenta, per la sua conformazione, un fattore di rischio ambientale, in caso di pioggie intense e violente.
E ancora ci si confronterà sui temi di acqua e ambiente contaminati dagli stabilimenti ex Pertusola ed ex Fosfatec, oggi aree di degradata archeologia industriale.

Il porto come infrastruttura abilitante per la funzione turistica e per lo sviluppo economico sarà oggetto di un talk.
 
PALERMO
In viaggio per Siracusa, il percorso di Mediterranei Invisibili, risalendo da Crotone a Reggio Calabria e attaversando lo Stretto, passaggio obbligato per arrivare in Sicilia, prevede una tappa a Palermo dove Alfonso Femia terrà uno speech a tema «Le tre linee d’acqua», nel contesto del convegno “Città d’acqua e porti urbani. Identità da rigenerare”, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Palermo con la direzione scientifica di Daniela Brignone e Gabriella Pantalena.
 
SIRACUSA
La Biennale dello Stretto ha provocatoriamente rovesciato la prospettiva, stimolando a guardare l’Italia da Sud a Nord. Ecco, quindi, che spingendo lo sguardo ancora più a Sud, si è scelto il territorio della provincia di Siracusa, situato nell’angolo più meridionale d’Italia, in quell’area geografica-amministrativa che nel periodo arabo veniva chiamata Val di Noto.

Mediterranei invisibili è, per vocazione, sempre alla ricerca di luoghi fuori circuito e di un modo diverso di osservare il territorio. Condividendo questo modello esplorativo, Sonia Di Giacomo, presidente dell’Ordine degli Architetti di Siracusa, porterà gli ospiti ad Augusta, comune del territorio siracusano, città dotata di due porti naturali, Megarese e Xifonio, e di un centro storico particolarissimo, insediato in un’isola ricavata dal taglio di un istmo, eseguito per motivi difensivi nel XVI secolo.
 
Le linee d’acqua che animano e generano i territori interni saranno oggetto del talk conclusivo che si svolgerà nell’entroterra siracusano, a Ferla.
Contrappunto all’esperienza marittima a Forte Vittoria, a Ferla, il sindaco Giansiracusa guiderà in un tour delle buone pratiche del borgo. In primo piano l’innovativo sistema di recupero e depurazione delle acque nel progetto della Parete Verde di Ferla, “Green Wall” che raccoglie, tratta e riutilizza le acque grigie dell’Istituto Comprensivo Statale Valle dell'Anapo. Il sistema purifica le acque grigie provenienti dai lavabi della scuola e le rende riutilizzabili per lo scarico dei servizi igienici, riducendo così il consumo di acqua potabile di alta qualità ed è, di fatto, un’infrastruttura verde.
 
Il programma di Mediterranei invisibili V edizione interpreta, con la scelta dei luoghi e dei temi, le parole chiave che animano il progetto fin dalla sua nascita: Territorio, Mediterraneo, Paesaggio, Città, Architettura, Materia combinate con le azioni Sconfinare e Immaginare.
 


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