24/11/2023 - L'area di Bolgheri (LI) in cui sorge la rinnovata cantina di Guado al Tasso si colloca quasi al centro della tenuta, in posizione baricentrica rispetto alle principali vie di accesso e in adiacenza a Podere Guado al Tasso, adibita ad accoglienza degli ospiti, da sempre cuore pulsante delle attività di accoglienza della tenuta.
Il nuovo edificio, progettato da asv3 - officina di architettura, è ipogeo con quota altimetrica corrispondente a quella della precedente barricaia interrata.
La cantina, concepita nel rispetto del paesaggio circostante, è un luogo affascinante e insolito, che esalta il podere retrostante nella tradizione e nella storia della famiglia. La cantina è dotata di tre accessi, uno, di grandi dimensioni, per l’uva, uno per i visitatori e winelovers e uno per gli ospiti presenti presso Podere Guado al Tasso.
La ricerca di continuità con il luogo è anche cromatica, dal calcestruzzo colorato in pasta agli intonaci, fino ai setti che esternamente emergono come fratture del suolo, a identificare le aperture. Si ritrova così una grande analogia tra la cantina e i colori dei terreni nei quali essa è immersa.
La scelta di un edificio ipogeo consente molti vantaggi: oltre all’aspetto paesaggistico e a quello legato alla qualità del vino, si ha anche un notevole contenimento energetico per la produzione dello stesso e il conseguente affinamento, tramite la naturale azione coibente del terreno e delle coperture inerbite.
Adiacenti alla barricaia esistente, alcuni vani accessori costituiscono una cerniera con i nuovi volumi della vinificazione, divisa in due ambienti contigui, uno circolare e uno di forma allungata e irregolare, volti a individuare e caratterizzare uno specifico spazio per uno specifico vino. Le pareti inclinate della vinificazione del Guado al Tasso Bolgheri DOC Superiore, assieme al flesso centrale del soffitto, rendono lo spazio dinamico e teso, mentre le pareti circolari della vinificazione del Matarocchio Bolgheri DOC Superiore sono arricchite da intarsi ottenuti tramite sabbiatura.
La “vecchia” barricaia, vecchia solo per forma e non per tecnologia, di forma rettangolare, contiene le barriques a uno e a due livelli. Ancora una volta lo spazio vuole riflettere l’importanza del vino, così i grandi pannelli verticali disposti in cerchio, come drappi, che custodiscono un vino di grandissima qualità e prodotto in piccolissimi numeri, il Matarocchio.
Il cuore della cantina è lo spazio di accoglienza e degustazione. La sala, raggiungibile dagli ingressi pedonali, è posta tre metri al di sopra del piano di lavoro, permettendo una vista privilegiata su tutti gli ambienti sottostanti compresa la Riserva Storica, spazio a doppia altezza dove viene conservata ogni annata dei vini prodotti in cantina, e sui vigneti, visibili dalla porta di ingresso. L’utilizzo di noce canaletto e bronzo fa riferimento ai materiali più nobili della storia e della famiglia Antinori.
La cantina, affondando le sue radici in questo terreno, esprime pienamente la sua appartenenza a questo luogo.
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