22/11/2023 - Un gioco di scale, luci, suoni, texture e colori conduce tra le meraviglie saudite. Foster + Partners disegna il padiglione dell’Arabia Saudita per l’Expo 2025. Situato sul lungomare di Yumeshima, isola artificiale a Osaka, in Giappone, il progetto del padiglione appare come un ‘villaggio’ di strade serpeggianti che richiama le forme organiche dei tradizionali villaggi sauditi, intrecciando storia, architettura e innovazione.
"Il padiglione - dichiara Luke Fox, responsabile dello studio Foster + Partners - accompagna i visitatori in un viaggio di scoperte e incontri casuali che, strato dopo strato, dipinge un quadro vivido della cultura saudita. Il nostro progetto gioca con la scala, la luce, il suono e le texture per stimolare tutti i sensi, mostrando al contempo alcune delle realizzazioni più innovative ed emozionanti del Paese".
La struttura del padiglione è stata progettata utilizzando simulazioni di fluidodinamica computazionale, per consentire ai venti freschi provenienti da ovest di entrare nelle strade durante l'estate. Nei mesi più freddi di aprile e ottobre, il piazzale verdeggiante dell’ingresso funge da barriera per proteggere il padiglione dai venti più forti del nord.
Il verde piantumato con flora saudita accoglie i visitatori per introdurre alle strette vie che conducono al Saudi Courtyard, il cortile saudita cuore pulsante del progetto. Il cortile consente momenti di riflessione durante il giorno e si trasforma in un luogo per spettacoli ed eventi durante la notte. Finestre e porte danno su una serie di spazi immersivi, progettati in stretta collaborazione con 59 Productions e Squint/Opera.
"L'architettura e la storia - racconta il direttore di 59 Production Leo Warner – s’intrecciano attraverso un processo di progettazione collaborativo unico nel suo genere. Il padiglione sarà un organismo sociale, che incuberà il lavoro di operatori sauditi contemporanei in strutture all'avanguardia e integrerà dinamicamente il loro lavoro in esperienze immersive che si evolveranno durante i 6 mesi dell'Expo".
Realizzato con materiali a basse emissioni di carbonio, il padiglione include apparecchi di illuminazione a risparmio energetico, adotta il riciclo dell'acqua piovana e incorpora tecnologie fotovoltaiche che generano elettricità.
Il progetto mira a raggiungere il livello più alto del sistema giapponese di valutazione degli edifici ecologici ed è sulla buona strada per l'obiettivo Net Zero Operational Carbon. Inoltre, è stata implementata una serie di accorgimenti per migliorare la salute e il benessere degli occupanti.
"La creazione di un'eredità per il padiglione, una volta che terminerà l'Expo - spiega Tony Miki, Partner di Foster + Partners - è stata al centro del processo di progettazione. Il rivestimento della struttura è realizzato in pietra saudita leggera e progettato per essere decostruito e riassemblato in modo efficiente, o completamente riconfigurato, per soddisfare esigenze diverse in un luogo futuro".
Questa flessibilità intrinseca prolungherà in modo significativo la durata di vita del padiglione, accentuandone la sostenibilità.
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