28/11/2023 - Legambiente e l’Osservatorio Paesaggi Costieri Italiani bandiscono il concorso fotografico 2023-2024 “Fotogenìa degli ecomostri”.
“Ecomostro” è una parola ormai ampiamente diffusa nel nostro linguaggio quotidiano. È stata coniata un po’ di anni fa da Legambiente, per indicare un edificio gravemente incompatibile con l’ambiente circostante. Di fatto è un termine che non trova una traduzione letterale in altre lingue, a dimostrare come il fenomeno sia soprattutto italiano: costruzioni fuorilegge, in aree del tutto inadatte, o magari pericolose, costellano molti dei nostri paesaggi e continuano a giacere senza che la politica e la governance territoriale prendano seriamente in carico la loro presenza. Il nostro Paese ci ha abituati purtroppo a tanti ecomostri, cresciuti soprattutto lungo il litorale, e nati per soddisfare esigenze residenziali, turistiche ed economiche. Grandi alberghi, villaggi turistici, insediamenti abusivi, stabilimenti, fabbriche, industrie, porticcioli e strade litoranee hanno ricoperto di asfalto e cemento ettari ed ettari di luoghi di pregio, hanno privatizzato spiagge libere e aree dunali, hanno inquinato e distrutto zone umide e lunghi tratti costieri un tempo ricoperti da macchia mediterranea.
Per queste ragioni nasce il concorso “Fotogenìa degli ecomostri”, per sensibilizzare gli sguardi a un tema che merita attenzione: per facilitare, avviare e accelerare interventi di demolizione di queste brutture, interventi di bonifica, di ripristino, di risarcimento dei suoli e del paesaggio, per cancellare degrado e abusivismo e riportare alla luce e in valore la bellezza che le nostre coste sono in grado di rappresentare ed esprimere.
Al concorso, si può partecipare attraverso due categorie distinte:
SGUARDI - Ecomostri tra abusivismo, inquinamento e degrado
La prima categoria di concorso riguarda la fotografia. Potranno concorrere tutti quegli scatti inediti che immortalano manufatti edili, infrastrutture e attrezzature fortemente impattanti, presenti lungo le coste italiane. Si potranno considerare quelli ancora in funzione, quelli abbandonati, i “non finiti”, i ruderi e le macerie, senza limiti temporali.
FOTORITOCCHI - Cancellare l’ecomostro, risanare il paesaggio e ripristinare lo sguardo
Come si presenterebbe il paesaggio se l’ecomostro venisse demolito? Quale nuovo sguardo si produrrebbe? Questi sono i quesiti che i partecipanti in questa seconda categoria dovranno porsi.
La sezione, infatti, è aperta a disegnatori e grafici che vogliano misurarsi con la reinterpretazione di foto di ecomostri, di abusivismo e degrado.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i fotografi, disegnatori e grafici professionisti o dilettanti, senza alcuna restrizione di età e di nazionalità.
I file delle immagini dovranno pervenire entro il 30 Aprile 2024.
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