20/12/2023 - Riapre la Sala dedicata alle origini della nostra specie nel Museo di Storia Naturale di Milano. Su un’area di 400 mq, l’allestimento permanente a cura dello Studio di Progettazione Migliore+Servetto mette in scena un “teatro della narrazione”: un racconto denso e stratificato fruibile a molteplici livelli di approfondimento attraversa la storia dell’evoluzione umana, dialogando con un pubblico diversificato per età, provenienza, lingua e cultura. Apertura gratuita oggi, mercoledi 20 dicembre.
Vincitore di un concorso nazionale nel 2018 per la progettazione degli allestimenti dell’intero museo, lo studio di architettura del duo Ico Migliore e Mara Servietto progetta un intervento che spazia dalla concezione complessiva di impostazione della sala, in termini di piani, spazi di comunicazione grafica ambientale e multimedialità, alla progettazione degli allestimenti.
Il progetto per la Sala sulla Storia dell'Uomo (Sala IX) è quindi solo il primo passo di un processo di rinnovamento messo in atto dal museo ed è stato pensato per essere poi adattato e declinato in tutte le altre.
“Il Museo di Storia Naturale - dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi - è per Milano non solo un punto di riferimento culturale e artistico, grazie a una collezione dall’inestimabile valore scientifico e alle continue contaminazioni tra arte e scienza che propone, ma anche un luogo d’affetto per molti milanesi grandi e piccoli. È infatti il più antico museo civico milanese e, da sempre, tra i più visitati della città. Il suo pubblico attraversa tutte le generazioni: i genitori che oggi accompagnano i figli sono i bambini di ieri, che come me restavano affascinati davanti al gigantesco triceratopo. Ma i tempi cambiano, la ricerca avanza, la tecnologia apre nuovi scenari, offrendo nuovi strumenti di comprensione della realtà. È dunque nostra intenzione continuare a investire per adeguare i linguaggi del Museo e aggiornarlo ai più recenti risultati scientifici”.
L’allestimento
Frutto di lungo lavoro scientifico dei Conservatori del Museo, il percorso apre e mantiene il dialogo con le molte discipline scientifiche che nel corso della storia scoprono, interpretano e riconoscono gli elementi narrativi dell’evoluzione umana: reperti zoologici dei Primati attuali, resti fossili, evidenza genetica, manufatti della cultura materiale e manifestazioni del pensiero. Parallela alla storia narrata corre quella della scienza, i cui protagonisti sono i ricercatori e gli studiosi che hanno scritto e ancora stanno scrivendo questo affascinante racconto.
“Siamo convinti - raccontano gli architetti - che lo spazio museale debba diventare sempre più un luogo di consapevolezza e identità, uno spazio inclusivo, capace di parlare in modi diversi a pubblici differenti, dove incontrarsi e dove voler tornare”
Il concept generale del progetto è basato sulla temporalità, con spazi destinati ad una lunga vita d’uso. Progettati per accogliere contenuti sempre diversi, elementi autoportanti e indipendenti compongono il sistema espositivo, inserendosi in modo leggero e integrabile nello spazio.
Con questo sistema l’allestimento offre più livelli di lettura in base alla curiosità e conoscenza del visitatore e tenta di restituire, con la sua flessibilità, la complessità delle dinamiche evolutive della nostra storia.
Combinando diverse tipologie espositive, la nuova Sala restituisce in modo immediato la ripartizione curatoriale in quattro macro-aree dedicate alla nostra storia evolutiva, ciascuna delle quali contraddistinta da un colore e da una segnaletica numerica e visiva fuori scala:
- “Chi siamo?”: la posizione dell’uomo nella natura e all’interno dell’ordine dei Primati;
- “Un cespuglio africano”: tra 6 e 2 milioni di anni fa in Africa si sono originate e hanno convissuto numerose specie di ominidi bipedi, tra cui le più antiche del genere Homo;
- “Fuori dall’Africa”: nel corso degli ultimi 2 milioni di anni circa, rappresentanti del genere Homo hanno a più riprese ampliato il proprio areale diffondendosi al di fuori dell’Africa;
- “Homo Sapiens”: la comparsa dei più antichi appartenenti alla nostra specie.
Al centro di ciascun’area campeggia una torre scenica, pensata come ambientazione di una narrazione tra il fisico e il digitale.
Accanto alle quattro torri sono disposti cinque espositori free-standing, alti 2,5 metri, pensati come bauli di racconto aperti e posizionati in verticale, il cui interno è allestito per approfondire temi inerenti alla sezione entro cui sono collocati, e cinque teche, presenti in Sala in due tipologie: a tavolo e a torre.
Tre ambienti video all’interno del percorso stimolano inoltre la percezione del visitatore coinvolgendolo emotivamente in una dimensione spazio-temporale. Le “linee del tempo”, grafiche e video, avvolgono il percorso come elemento di orientamento nell’esposizione del racconto e danno continuità tra le diverse aree.
Completa l’allestimento una gradonata laterale ad angolo che offre a chi vi si siede una panoramica di tutta la Sala, pensata per accogliere i gruppi e offrire un punto di partenza alle guide, che hanno qui modo di raccontare e introdurre gli argomenti complessivi delle varie sezioni.
Lo Studio Migliore+Servetto ha curato anche il progetto del lighting design, dove luce e ombra, concepiti come due elementi dialettici che permeano l’ambiente, creano percorsi e disegnano accenti, definendo il ritmo di visita e di lettura. Una diffusione sonora ambientale accompagna la visita nella sala. Gli interventi multimediali sono concepiti e realizzati da Studio Azzurro e la grafica è a cura di Nexo.
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