I sistemi Schüco Italia disegnano le aperture in facciata del nuovo headquarter del gruppo CAP a Milano, l'edificio di 6 piani firmato Claudio Lucchin & Architetti Associati
23/01/2024 - Un volume monolitico con un grande sbalzo inclinato che evoca l'immagine di un'arca, simbolo di salvezza e solidità: è il nuovo headquarter del Gruppo CAP, gestore del servizio idrico di Milano. Una struttura di sei piani e oltre 11mila mq di superficie, concepita da Claudio Lucchin & ArchitettiAssociati, dove gli infissi in alluminio Schüco Italia disegnano una trama di finestre ispirata alle reti dell'acqua.
Il concept del progetto
Composto da quattro facciate, due verticali e due inclinate ai lati opposti, l'edificio condensa i valori aziendali: sostenibilità, gestione delle risorse, sperimentazione e impegno a favore della collettività si esprimono attraverso le scelte dei materiali, dei sistemi impiantistici e delle specificità dell'involucro edilizio.
“L’acqua, fulcro dell’attività di Gruppo CAP - spiega l’Arch. Claudio Lucchin - è l’elemento alla base della nostra idea progettuale. È presente nella piazza antistante in cui l’edificio si rispecchia, dove sembra galleggiare leggero e sospeso. Per aprire la costruzione verso l’esterno ed esaltarne la fluidità, sono stati eliminati i muri perimetrali: in questo modo, il complesso si permea con il contesto urbano e ne diventa parte attiva e integrante, favorendo l’aggregazione e le relazioni”.
All’acqua e alla morfologia delle sue reti si ispira la facciata stessa dell’edificio, dove la trama tessuta dalla disposizione particolare delle finestre richiama la celebre opera Composizione con linee (1917) di Piet Mondrian. Le finestre diventano un potente mezzo di comunicazione per esprimere la forza e l’importanza delle connessioni, intese sia come capillarità della rete di servizi del gruppo CAP, che dal punto di vista di coinvolgimento e partecipazione sociale.
Gli infissi in alluminioSchüco Italia
Resistenti e sostenibili, le soluzioni Schüco hannoconsentito un uso intelligente e versatile dello spazio a disposizione, in un processo di customizzazione che ha portato alla creazione di ventuno nuovi codici e all'individuazione di soluzioni ad hoc.
In facciata, la pietra naturale opaca si alterna ad aperture ponderate, in controtendenza rispetto ai big building contemporanei, che spesso privilegiano le superfici “tutto vetro”. La scelta originale mira a migliorare l’efficientamento energetico dell’edificio, attraverso una studiata combinazione dei sistemi Schüco, che uniscono profili sottili ad alte performance.
La distintiva forma “ad arca” dell’edificio ha richiesto uno studio di fattibilità affinché i serramenti rispondessero in maniera uniforme agli standard di tenuta e resistenza. Gran parte della progettazione ha riguardato:
- lo sviluppo 3D del raccordo, senza soluzione di continuità, di quei sistemi in alluminio installati partendo da zone verticali dell’involucro, per poi continuare sulla parte “spiovente”, con un’inclinazione di -8°;
I profili perimetrali con angoli differenti sono connessi a partire dal sistema in alluminio per facciata strutturale Schüco SFC 85, fissato alla muratura principale con apposite staffe, mentre il vetro è incollato strutturalmente ai profili in alluminio; il risultato è una facciata essenziale, pulita e con la massima trasparenza possibile.
- la conduzione di test specifici di resistenza agli agenti atmosferici (aria, acqua e vento) e di resistenza agli urti su un mockup dalle dimensioni reali del cantiere della sezione inclinata di -8° rispetto alla verticale, per accertare le migliori prestazioni e di estenderle all’intero involucro. Per garantire il deflusso verso l’esterno dell’acqua piovana anche nella facciata inclinata a -8° è stata realizzata una sigillatura di tenuta intermedia, in aggiunta alla consueta guarnizione, che funge da ulteriore barriera interna, vista la particolare esposizione del serramento.
- la conseguente realizzazione di campioni pilota dei nodi più frequenti, che sono serviti a facilitare la lavorazione dei profili in officina e a ridurre al minimo la possibilità di errore, nella realizzazione di ben 420 finestre diverse una dall’altra, velocizzando le tempistiche di avanzamento lavori.
In facciata sono stati inseriti dei serramenti fissi, altri apribili manuali e motorizzati con apertura verso l’esterno. Gli apribili motorizzati sono stati realizzati adattando il sistema Schüco AWS 114 TipTronic al serramento custom per consentire una movimentazione agevole anche laddove le finestre non sono accessibili manualmente. Inoltre, tutte le specchiature dei serramenti di facciata sono smontabili dall’interno dell’edificio: in caso di rottura del vetro, il profilo così customizzato rende agevoli gli interventi di sostituzione.
La modularità costruttiva degli infissi in alluminio Schüco è enfatizzata dal particolare in ingresso del sistema per facciate a montanti e traversi Schüco FWS 60. Questa facciata applicata a soffitto segue l’inclinazione distintiva della struttura e si presta a giochi di luce a led. Nella zona bar, inoltre, la facciata posizionata in copertura si combina con gli apribili Schüco AWS 57 RO, che favorisce la ventilazione degli ambienti e l’ingresso di luce naturale dall’alto.
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