21/02/2024 - La nuova collezione tessile Dedar è ricca per numero di proposte, ma ancor più per la scelta di andare in profondità su numerosi temi. Plain Classics, Contemporary Archives e Texturologie i tre capitoli che compongono la collezione, accomunati dalla stessa formula: conoscenza e curiosità per gli archetipi tessili; voglia di cogliere intuizioni radicalmente nuove; un "saper fare" artigianale, grazie a cui le idee diventano tessuto.
Plain Classics
Per i Plain Classics, una selezione contenuta di velluti di elevata qualità: due soffici alpaca, caldi e morbidi, e un cotone intenso e luminoso.
Contemporary Archives
Racconti visivi di ogni epoca, riletti con vocazione eclettica e curiosa. Velluti jacquard vividi e pastosi interpretano il manto della tigre, declinato naturalisticamente in un arancione intenso.
Il labirinto, tema grafico e concettuale arcaico, familiare solo in apparenza, si presta a interpretazioni varie, quasi disorientanti. Ma il labirinto stesso si fa filo d'Arianna, traccia un tema conduttore che si fa via via più evidente.
Un nuovo volo nel "bianco dipinto di bianco" dei White Writings si accompagna ora ad anarchiche colombe guidate dallo spirito di Jean Arp, ora a suggestioni tribali vicine allo sguardo di Keith Haring, ora a morbide maschere neopicassiane.
Omaggio alle lavorazioni minuziose dell'orafo, un ricco jacquard che del metallo più prezioso celebra la luce.
Il viaggio prosegue per altre suggestioni e astrazioni. Una soffice geometria dalle note couture con vocazione artigianale; un imperscrutabile giardino jacquard richiama il lessico decorativo orientale con lunghe canne di bambù, volatili e insetti; una tempesta, intessuta da filati serici e lamé su armatura honan, esalta anch'essa il lato più astratto dell'arte giapponese.
Fanno capo ai Contemporary Archives diversi nuovi tessuti ignifughi: con speciale interesse per il tema del bicolore, ma soprattutto con una decisa impronta couture.
Texturologie
La ricerca di Texturologie per il 2024 si avventura su due versanti distinti.
Nel primo, una schiera vivace di tessuti screziati e irregolari, materici, spesso molto strutturati, dalla lavorazione artigianale. Il filo diventa espressione visiva. I tessuti si fanno imprevedibili per materia e colore.
Texture decise riportano alla materia viva del mondo naturale: cortecce, un sottobosco di muschi e licheni, rocce, fino a evocazioni del
regno animale. Gradazioni, screziature, dettagli. La percezione cambia con la distanza. Da vicino si assapora ogni variazione tonale; da qualche metro, prevale l’impatto cromatico complessivo.
La curiosità per il processo e per il lavoro artigianale guida Modern Crafts, l'altro versante di Texturologie.
I suoi tessuti vivono di trasparenze, sottrazioni, controluce, sono soffici e materici. soffice a una matericità selvatica. Numerose le evocazioni: la neve a larghe falde, le stuoie fatte a mano in tempi e luoghi lontani, la pace di un karesansui giapponese.
Fibre pregiate come makò ultrafini, ciniglie avvolgenti, lini grezzi bouclé — insieme a tecniche e interventi come il fil coupé, finissaggi speciali, o l'apertura di fenditure — aprono un universo di texture materiche ed espressività inedita.
Dedar su ARCHIPRODUCTS
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