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06/02/2024 - In Italia prende vita il primo impianto al mondo di rifornimento di idrogeno verde per imbarcazioni da diporto. Un'iniziativa promossa da NatPower H che installerà in 25 porti turistici della nostra nazione le stazioni di rifornimento concepite dallo studio di architettura Zaha Hadid Architects.
La prima, prevista entro l'estate del 2024, richiederà un investimento di 100 milioni di euro. L'obiettivo ambizioso è quello di implementare almeno 100 stazioni di rifornimento entro i successivi sei anni, con la prospettiva di estendere questo modello anche oltre il Mar Mediterraneo.
L'idrogeno verde, prodotto con l'energia eolica, solare e altre infrastrutture di energia rinnovabile, viene convertito in una risorsa stabile e naturale utilizzando le tecnologie NatPower H per soddisfare la crescente domanda globale di fonti di energia sostenibili. Emettendo solo vapore acqueo e aria calda, l'idrogeno genera energia elettrica in una cella a combustibile. Le 100 stazioni di rifornimento operative entro il 2030 forniranno fino a 3650 tonnellate di idrogeno verde all'anno, eliminando circa 45.000 tonnellate di emissioni di gas serra dalle imbarcazioni da diporto del Mediterraneo ogni anno.
Nel settore della nautica, c'è un impegno crescente per la costruzione di imbarcazioni sempre più sostenibili, con numerosi cantieri navali che promuovono soluzioni per mitigare l'impatto delle proprie attività sull'ambiente. La creazione di zone marine protette con divieto di utilizzo di motori diesel sottolinea ulteriormente l'importanza della sostenibilità anche nel segmento di yacht e megayacht, spingendo l'intera industria verso innovazioni eco-friendly. Tuttavia, questa transizione energetica veloce è ostacolata dalla mancanza di infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento di fonti di energia a impatto zero.
NatPower H collabora con ZHA per costruire stazioni di rifornimento di idrogeno ecologiche e conformi ai più elevati standard di sicurezza. Grazie alla ricerca di ZHA sui sistemi modulari, il progetto è adattabile alle diverse località del Mediterraneo, consentendo una configurazione personalizzata per ogni stazione di rifornimento in base alle specifiche esigenze locali, come le dimensioni complessive, i posti a sedere, le strutture per la ricarica delle biciclette e la circolazione pedonale all'interno di ogni porto e marina.
Utilizzando il posizionamento robotizzato dei materiali in 3D per creare i segmenti di ogni struttura, le stazioni sono completamente riciclabili e assemblate a secco, riducendo al minimo gli scarti di costruzione e migliorando al contempo l'efficienza dei materiali. La composizione stratificata dei blocchi stampati in 3D richiama i processi evidenti in natura che creano le strutture striate e le geometrie fluide delle formazioni naturali nei paesaggi mediterranei e negli ecosistemi marini.
Il progetto delle stazioni di rifornimento è stato sviluppato grazie alla collaborazione del Computation and Design Research Group di ZHA (ZHA CODE) con il Block Research Group e Incremental3D, che hanno studiato le strutture in muratura non rinforzate, il calcestruzzo stampato in 3D e la costruzione digitale sostenibile in calcestruzzo. Come dimostrano l'acclamato ponte Striatus a Venezia e il ponte Phoenix stampato in 3D presso l'Holcim Innovation Hub di Lione, la costruzione circolare che integra la progettazione computazionale e la stampa 3D riduce i materiali strutturali necessari fino al 50% senza compromettere le prestazioni, utilizzando blocchi che possono essere facilmente smontati e riciclati.
"La resistenza strutturale delle stazioni di rifornimento di idrogeno di ZHA, costruite con calcestruzzo a basse emissioni di carbonio, è generata dalla geometria piuttosto che da un maggiore uso di materiali. Combinando le più recenti innovazioni nelle tecniche di costruzione con l'ingegneria storica sviluppata in tutto il Mediterraneo dai Romani più di 2.000 anni fa, le stazioni utilizzano avanzate tecnologie di costruzione circolare, riflettendo l'impegno di NatPower H per un futuro ecologicamente responsabile", ha dichiarato Filippo Innocenti, direttore di Zaha Hadid Architects.
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