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27/02/2024 - La più grande biblioteca climatizzata del mondo ha aperto al pubblico in Cina. Si tratta della Beijing City Library di Snøhetta, l'ultima innovazione dello studio norvegese in materia di biblioteche, trentacinque anni dopo l'inizio dei lavori della Bibliotheca Alexandrina in Egitto.
Il progetto introduce nella ricca scena culturale e intellettuale di Pechino un luogo contemporaneo e indelebile per l'apprendimento, la condivisione delle conoscenze e la socializzazione.
La nuova biblioteca si trova nel distretto di Tongzhou, un distretto di Pechino spesso considerato la porta orientale della capitale. Essendo uno dei tre nuovi edifici culturali più importanti di Tongzhou, la Beijing City Library consolida ulteriormente l'area come distretto vivace e come estensione del tessuto urbano di Pechino.
L'edificio è il fulcro dell'ambizioso piano regolatore del quartiere e contribuirà a catalizzare la sua trasformazione da area relativamente poco sviluppata a vivace destinazione artistica e culturale. Sono in corso nuovi collegamenti di transito con il centro di Pechino, che promettono di integrare ulteriormente Tongzhou con la città e di spingere i visitatori verso il il distretto.
Il progetto, completato con il partner locale ECADI, è frutto di un concorso internazionale vinto nel 2018 da Snøhetta che sta attualmente lavorando ad altre tre biblioteche negli Stati Uniti: Charlotte Mecklenburg Library, Far Rockaway Library e Westchester Square Library.
Ripristinare la rilevanza della biblioteca nell'era digitale
Una decina di anni fa si pensava che le biblioteche fossero una tipologia in via di estinzione, dato che la digitalizzazione ha reso le informazioni sempre più accessibili in qualsiasi momento e luogo. Per ripristinare la rilevanza della biblioteca nel XXI secolo, Snøhetta ha deciso di offrire una nuova visione del suo aspetto, del suo funzionamento e del suo servizio alla comunità. La Beijing City Library pone l'accento sulla fisicità del libro come oggetto e sull'esercizio consapevole di sfogliare le pagine per cogliere la parola scritta come esperienza primaria in un contesto pittoresco di colline, alberi e il fiume Tonghui.
"È l'amore delle persone per i libri che ha fatto sì che le biblioteche sopravvivessero all'era digitale e avessero un nuovo potenziale per restituire di più alla città e al suo pubblico", osserva Kjetil Trædal Thorsen, cofondatore e partner di Snøhetta. "Sta a noi reinterpretare il rapporto tra corpo, mente e ambiente circostante per riaccendere la gioia della lettura lontano dallo schermo. Le biblioteche sono qui per restare".
Per ristabilire il ruolo della biblioteca come importante pilastro della vita pubblica e intellettuale e diventare più di un semplice deposito di libri, Snøhetta ha ideato l'edificio come centro di apprendimento, cultura e comunità. Attingendo alle origini storiche delle biblioteche che hanno trovato risposte innovative alle esigenze del loro tempo e del loro luogo, la Beijing City Library fa dello scambio aperto di idee e del dialogo umano il suo scopo principale. In tutto l'edificio ci sono spazi dedicati a mostre, spettacoli, conferenze e al restauro di libri antichi. L'edificio rifiuta fermamente l'idea che la biblioteca diventi una tipologia abbandonata, grazie alle numerose possibilità che crea, favorendo una connessione emotiva tra i libri, le persone e il paesaggio naturale circostante.
"Il ruolo delle biblioteche nella società e il modo in cui le persone le utilizzano è cambiato notevolmente", afferma Robert Greenwood, partner e direttore di Snøhetta per l'Asia e il Pacifico. "Ora devono funzionare come spazi comunitari vivaci, che consentono l'interazione sociale e la condivisione delle conoscenze".
Scolpire la valle e le colline all'interno della biblioteca
L'edificio, rivestito in vetro, invita la natura a entrare nello spazio di lettura e conferisce trasparenza al ricco ambiente interno quando lo si osserva dall'esterno. Il cuore della biblioteca è costituito da un ampio spazio di accoglienza, alto quasi 16 metri, da cui si dipartono terrazze a gradoni lungo morbide e ritmiche curve. Al centro si trova un percorso serpeggiante chiamato Valley, che funge da arteria di circolazione principale dell'edificio. The Valley rispecchia il corso del vicino fiume Tonghui, continuando senza soluzione di continuità l'esperienza del paesaggio circostante e collegando gli ingressi nord e sud per condurre i visitatori a tutti gli altri spazi interni.
Le colline terrazzate che si ergono dalla valle sono state di ispirazione per progettate una forma scolpita all'interno che funge da pavimento, sedute e scaffali: una zona informale con opportunità di rilassarsi, parlare o leggere tranquillamente, il tutto rimanendo collegati allo spazio più ampio. Le aree di lettura semi-private e le sale conferenze sono incastonate nelle colline, mentre le pile di libri e i tavoli sono disposti su aree lunghe e piatte. Quest'area centrale aperta è completamente accessibile e incorpora uno dei più grandi magazzini (ASRS - Automated Storage and Retrieval Systems) di libri al mondo.
A punteggiare l'ampio spazio, per creare una transizione tra la scala della Valle e quella dei libri, ci sono colonne alte e sottili che si trasformano in pannelli piatti a forma di foglie di ginkgo, in riferimento a una specie arborea originaria della Cina risalente a 290 milioni di anni fa. I pannelli sovrapposti e gli inserti di vetro interstiziali creano una copertura simile a una tettoia che inonda gli interni di luce naturale filtrata. Sotto questa tettoia di ginkgo si può raggiungere la cima che domina la valle dei libri e l'orizzonte del vasto paesaggio circostante. Questa esperienza di unione con l'ambiente circostante e con il mondo immaginario offerto dai libri permette al lettore di forgiare ricordi unici del luogo.
"Il paesaggio terrazzato e le colonne simili ad alberi invitano i visitatori a sollevare lo sguardo e a concentrarsi a distanza, cogliendo il quadro d'insieme. È un luogo in cui ci si può sedere sotto un albero a leggere il proprio libro preferito", afferma Greenwood. "La Biblioteca della città di Pechino ha una qualità intergenerazionale, in cui si passano le proprie storie ai bambini e si presentano loro i titoli che si sono amati".
Ai margini settentrionali e meridionali dell'edificio, dove all'ingresso sono stati piantati veri alberi di ginkgo, le colline concentrano la vista verso l'esterno per rafforzare ulteriormente il legame con la natura. La biblioteca celebra il patrimonio naturale e culturale di Pechino integrando lettura, performance e paesaggio.
Definizione di uno standard verde per le biblioteche con tecnologia sostenibile
La Biblioteca della città di Pechino ripensa al modo in cui le biblioteche di oggi possono affrontare le pressanti sfide climatiche, incorporando al contempo tecnologie all'avanguardia per migliorare l'esperienza dei visitatori. L'edificio ha ottenuto le tre stelle GBEL in Cina, il più alto standard di sostenibilità raggiungibile nel Paese, riducendo al minimo le emissioni di carbonio incorporato e operativo.
L'uso di componenti modulari e di una griglia strutturale razionalizzata riduce gli scarti di produzione dell'edificio. Per le colonne di ginkgo, un singolo tipo di modulo è ruotato su una griglia di 9x9 m in tutto l'edificio per dare l'impressione di varietà e allo stesso tempo di efficienza nella fabbricazione e nell'installazione. Queste colonne ospitano anche una tecnologia integrata per controllare il clima interno, l'illuminazione e l'acustica, oltre a raccogliere l'acqua piovana dal tetto per riutilizzarla per l'irrigazione, incanalandola in un sistema di infrastrutture verdi.
Le generose sporgenze del tetto riducono il guadagno solare sulle facciate in vetro - attualmente il più grande sistema di vetro portante in Cina - realizzando un importante elemento di design senza compromettere la sostenibilità. Per ottimizzare ulteriormente la facciata, il progetto riduce l'altezza del vetro sui lati est e ovest e utilizza vetri isolati a bassa emissività. Il tetto è dotato di elementi costruttivi fotovoltaici integrati (BIPV) che sostituiscono i materiali convenzionali della copertura e della facciata, sfruttando l'esposizione privilegiata del tetto alla luce solare per la produzione di energia rinnovabile.
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Yumeng Zhu
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