La ceramica Casalgrande in edifici di culto - Ph: Studio F64
28/02/2024 - Un silenzioso linguaggio di simboli e metafore struttura l'architettura sacra. Edifici maestosi, fatti di forme pure e geometrie euclidee, sezioni auree e rapporti armonici, esprimono la connessione con i concetti di purezza e spiritualità. In coerenza con la linearità di volumi e la neutralità di colori, la ceramica Casalgrande Padana veste alcuni importanti edifici di culto, facendosi portavoce di un'atmosfera sobria, solenne e meditativa.
La ceramica Casalgrande Padana nella chiesa Neo-Apostolica di Kornwestheim (Germania)
Progettata dall’architetto Thomas Bamberg, la Chiesa Neo-Apostolica di Kornwestheim sorge sul basamento dell’originario edificio, tra la stazione ferroviaria, un’ampia area industriale e una zona residenziale retrostante.
Essenziale e silenziosa, l'architettura è inondata dalla luce sia di giorno che di notte, tramite un lucernario vetrato, su entrambi i lati dell’altare, oltre alle vetrate del lato sud. Sulle vetrate sono stati aggiunti inserti colorati che di giorno brillano dall’esterno verso l’interno e, se la chiesa è illuminata di sera, dall’interno verso l’esterno.
Sul lato occidentale dell’edificio si trovano il guardaroba, la sagrestia e le sale polivalenti, mentre il foyer collega l’area polifunzionale alla chiesa. Dall’atrio, punto di partenza della prima pietra visibile attraverso una lastra di vetro, si forma un tracciato che, realizzato grazie alla disposizione geometrica della posa della pavimentazione, oltre a dividere le aree comuni, conduce all’ingresso della chiesa, all’estremità della quale di trova l’altare rialzato.
Minimale e monocromo, il gres porcellanato della collezione Mineral Chrom Grey nel formato 30x60 cm di Casalgrande Padana riveste l'intera pavimentazione dell'edificio, abbinandosi al calore del legno dei mobili e dell'altare e al bianco di pareti e soffitti.
La ceramica Casalgrande Padana nel Complesso Parrocchiale Madonna delle Grazie, Dresano - Lodi (Italia)
Nel Complesso Parrocchiale Madonna delle Grazie della Diocesi di Lodi a Dresano, gli architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari hanno posto al centro dell’intera costruzione la perfezione delle forme geometriche, dietro le quali si celano complessi significati.
La composizione di due geometrie elementari crea l'edificio. Il cerchio, simbolo dello spirito e dell’immortalità dell’anima, dà forma all'edificio ecclesiastico, mentre il rettangolo, che rappresenta la congiunzione dei quattro punti cardinali, disegna il basamento.
Sviluppato su un unico livello, il corpo basamentale misura l’intero lotto in direzione est-ovest; una tessitura in elementi in calcestruzzo armato consente alla luce di filtrare e illuminare gli spazi interni.
Due cilindri concentrici compongono l’edificio di culto: quello interno, più basso, accoglie l’aula liturgica definita dalla disposizione convergente delle panche verso il presbiterio, mentre quello esterno, più alto, oltre a consentire alla luce naturale di illuminare l’aula, disegna anche un deambulatorio che avvolge l’intera assemblea e rappresenta la chiusura perimetrale dell’edificio stesso.
Quest’ultimo spazio ospita i luoghi liturgici: presbiterio, custodia eucaristica, fonte battesimale e penitenzieria. La posizione del presbiterio, posto al termine della sequenza sagrato-porta-aula-abside, aggiunge alla centralità dell’impianto circolare un altro fondamentale elemento simbolico, l’assialità dello spazio che culmina con la grande statua del Crocefisso, scolpita da Nino Longobardi.
La sobrietà e sacralità del luogo trovano espressione attraverso la scelta del pavimento rivestito con lastre in gres porcellanato 60x120 cm e 30x60 cm della collezione Marte nel colore Thassos, in finitura naturale.
La ceramica Casalgrande Padana nel nuovo Complesso parrocchiale Resurrezione di nostro Signore, Viareggio (Italia)
Nel quartiere Varignano, a Viareggio, lo studio TAMassociati - Simone Sfriso realizza il nuovo complesso parrocchiale in sostituzione di uno preesistente non più idoneo alle funzioni celebrative. La nuova architettura rende più attuali i valori del messaggio evangelico, dando maggior attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.
Pensato per la collettività, la costruzione affronta temi quali la memoria da preservare, la ricerca della semplicità e la ricucitura sia a livello urbano che paesaggistico.
Il nuovo complesso parrocchiale sorge su un terreno di 4.123 mq con una superficie utilizzabile di 1.700 mq che contiene spazi per attività di natura sia liturgica che sociale: oltre all’aula liturgica in grado di ospitare 400 fedeli, alla canonica e alle aule per la catechesi, sono disponibili aree verdi, zone per attività di studio, di gioco e di sostegno alla comunità con spazi dedicati all’incontro con varie associazioni di quartiere.
La costruzione è stata realizzata in pannelli di legno X-lam dotata di tecnologie alimentate da un campo fotovoltaico da 27 Kw posto in copertura e nascoste alla vista. Tale sistema permette il ricambio e il trattamento dell’aria primaria oltre al controllo dinamico della temperatura e del tasso di umidità, per garantire le migliori condizioni di comfort ambientale all’interno dell’aula e la migliore conservazione dell’involucro edilizio nel tempo.
L’attenzione verso la sostenibilità ambientale, la ricerca di sobrietà e semplicità hanno guidato le scelte progettuali anche nella scelta della pavimentazione realizzata con le lastre in gres porcellanato della collezione Pietre di Sardegna nei colori Caprera (90x90 cm in spessore 20mm, 30x60 cm e 60x120 cm) Cala Luna (60x120 cm) e Punta Molara (30x60 cm) per un totale di 1.725 mq.
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