23/02/2024 - Nel quartiere San Paolo di Bari, il team G124 fondato da Renzo Piano progetta la riqualificazione della corte urbana "Don Bosco" e degli accessi carrabili e pedonali delle vie adiacenti. Nell'ambito di una serie di interventi riguardanti la rigenerazione urbana di aree periferiche, da Milano a Siracusa, il progetto mira a rinsaldare il rapporto tra lo spazio della corte e le case che vi si affacciano, costruendo un luogo di aggregazione di oltre 4000 mq in cui i residenti possano nuovamente riconoscere un senso di appartenenza al quartiere.
Promosso dal Comune di Bari, partner e principale finanziatore del progetto, l'intervento di riqualificazione è stato curato dal gruppo di lavoro del Politecnico di Bari, composto dai docenti del DICAR Bari Carlo Moccia e Francesco De Filippis e dai borsisti Tiziano De Venuto, Ezio Melchiorre, Giuseppe Tupputi e Rosa Piepoli, dopo una prima fase di analisi dell’area e dialogo con Associazioni locali, cittadini e Amministrazione.
In un quartiere isola nato a cavallo tra gli anni '50 e '60 alla periferia ovest della città e interessato dall'assoluta mancanza di servizi e emarginazione sociale, l'intervento si concentra su un'area di vuoto urbano delimitato da tre edifici in linea. La superficie d'interesse, di oltre 7000 mq, si divide in una piazza triangolare e in aree adiacenti destinate alla viabilità carrabile e pedonale.
Il progetto
Tre temi progettuali sono stati il punto di partenza per la ridefinizione dell'area: la corte come un grande soggiorno collettivo, una sorta di proiezione all’aperto degli spazi delle case; il rapporto con l’adiacente Parco Papa Giovanni Paolo II; il rapporto con i murales urbani del Quartiere Museo.
A valle di queste considerazioni e dopo il confronto con la cittadinanza e le realtà associative locali, il progetto propone di trasformare il cortile in un grande tetto verde: una ‘sala ipostila’ definita dalla presenza di 110 alberi, allori e lecci, disposti secondo il ritmo del quincunx, che permette un pieno sviluppo delle chiome. 4100 mq saranno destinati allo spazio per la collettività, mentre i restanti 3000 agli interventi a margine.
Al centro della corte, una grande radura circolare in piano permetterà di traguardare il cielo all’interno del tetto verde, uno spazio collettivo dedicato alle attività sociali. Al tema della griglia arborea si affianca dunque quello della modellazione del suolo, con l’integrazione del disegno delle sedute e dell’illuminazione, oltre che con la sostituzione della pavimentazione in favore di terra stabilizzata drenante.
L'intervento si concentra, quindi, su cinque ambiti di riqualificazione: l'inibizione del traffico carrabile tramite la riconfigurazione degli accessi alla piazza e la riduzione della sezione stradale; la piantumazione di 80 alberi di alloro e 19 nuovi alberi di leccio (ad integrazione dei 17 esistenti) per creare il tetto verde; la creazione di spazi per la collettività; la sostituzione delle pavimentazioni in favore di superfici drenanti sostenibili, e l'implementazione di un sistema di illuminazione adattivo concepito per accompagnare eventi e momenti d'incontro anche nelle ore notturne.
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