La serie Honey di Pio e Tito Toso, la lampada da tavolo Halley di Richard Sapper, la sospensione Bascula di Shigeaki Asahara e l'applique Inbilico di Brian Sironi
04/03/2024 - Le lampade Stilnovo tornano a Light+Building 2024 in una nuova veste. Per l'evento in programma a Francoforte fino all'8 marzo, lo storico brand italiano sceglie 4 collezioni tra icone rivisitate e novità: la serie Honey di Pio e Tito Toso, la lampada da tavolo Halley di Richard Sapper, la sospensione Bascula di Shigeaki Asahara, l'applique Inbilico di Brian Sironi.
HONEY - Design by Pio e Tito Toso
Da una riflessione sugli elementi naturali e le loro forme organiche, nasce Honey, la collezione di lampade disegnata dai designer Pio e Tito Toso.
Come raccontano i designer, “Honey è una collezione contraddistinta da forme morbide, avvolgenti e organiche, come già il nome sottintende. Infatti, una volta accesa, riproduce un effetto caldo che ricorda il miele, assecondando la diffusione morbida della luce nell’ambiente. Come le parti di un alveare, la lampada gioca sulla ripetizione di un elemento modulare che si moltiplica creando configurazioni lineari o circolari, con tante piccole celle luminose concatenate tra di loro. Il risultato è un organismo di luce armonico in cui ogni elemento sembra in divenire e in trasformazione.”
Da un punto di vista tecnico, è stata portata avanti una profonda ricerca sul materiale e sulla sua lavorazione. Il policarbonato è essenziale per lo sviluppo del prodotto: presenta infatti una finitura lucida bianco ghiaccio, evidente a lampada spenta; diversamente, una volta accesa, si crea una particolare sfumatura cromatica che richiama la cera, da cui si diffonde sia in modo diretto che indiretto una luce calda capace di armonizzarsi in tutti gli spazi e generare riflessi tenui e delicati.
“Come delle nuvole di luce, fluttuanti nello spazio, Honey presenta una struttura pulita e lineare in cui sono stati ridotti al minimo gli elementi di giunzione, restituendo un senso di leggerezza e armonia.” concludono Pio e Tito Toso.
HALLEY - Design by Richard Sapper
Magica, come una cometa. Halley, la lampada da lavoro realizzata dal designer teutonico Richard Sapper nel 2005, torna in una nuova versione mantenendo inalterati i suoi principi di funzionamento con la sua estetica inconfondibile.
Come confermano Cornelia e Carola Sapper, eredi del designer, la lampada “tecnologicamente avanzata, consente un movimento e un posizionamento illimitato della luce senza ingombrare lo spazio di lavoro. Queste qualità si riflettono in modo ottimale nella sua forma: leggera, dinamica ed elegante.”
Halley è il frutto di un’attenta sperimentazione effettuata agli albori dell’utilizzo delle sorgenti LED. Un’icona che prende il nome – Halley – dalla cometa più celebre del sistema solare, perché proprio come lei questa lampada da lavoro si muove in orbite regolari, ruotando attorno al suo peso equilibratore. Una testa illuminante come un corpo celeste, composta da sedici chip LED, si sposta grazie all’ausilio di una sola mano; un fluido “movimento 3D” unico nel suo genere, ottenuto con la combinazione armonica di varie rotazioni possibili grazie a 6 snodi in grado di girare a 360 gradi ciascuno.
Tra le novità introdotte da Stilnovo, anche nuove sorgenti LED ad alta efficienza e luce bianco-calda a 2700K o 3000K che garantiscono performance di altissimo livello anche per quanto riguarda il risparmio energetico, rendendo questa lampada ancora più green.
BASCULA - Design by Shigeaki Asahara
Liberamente ispirata all’astronave Enterprise della serie tv Star Trek, Bascula è uno dei primi esempi di lampada a disco sottile in equilibrio su un unico cavo di sostegno. Il contrappeso conico consente di bilanciare il piatto, mantenendo la lampada in posizione orizzontale oppure inclinata e orientando a sua volta anche l’emissione luminosa.
INBILICO - Design by Brian Sironi
Una lampada da parete a luce “riflessa” che nasce dall’incontro tra due volumi: Inbilico crea una sorta di equilibrio instabile, accentuato dall’inclinazione della lampada stessa rispetto alla parete. Può essere installata in posizioni opposte di 180° volgendo a piacere la luce verso l’alto o verso il basso, mantenendo il volume dove è alloggiata la sorgente sempre parallelo al pavimento.
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