25/03/2024 - È stato approvato il progetto esecutivo della nuova Biblioteca Federiciana a Fano, il nuovo polo culturale progettato dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il costo stimato per realizzazione del nuovo polo culturale è di 10,5 milioni di euro, 2,5 milioni dei quali sono stati intercettati da fondi PNRR.
Il Comune di Fano e la Fondazione Montanari, nel maggio 2021, hanno unito competenze ed energie per donare una nuova vita alla Biblioteca Federiciana, chiamando Mario Cucinella Architects a curare la progettazione del recupero e nuovo ampliamento della storica biblioteca cittadina.
“Un edificio che con la sua trasparenza diventa una teca permeata dal paesaggio circostante creando un dialogo contemporaneo con la storia. Una piazza del sapere per la comunità”, dichiara l’architetto Mario Cucinella.
Il progetto di recupero della Biblioteca Federiciana è finalizzato al riordino delle sue funzioni preesistenti, attraverso la riorganizzazione degli uffici e dei preziosi volumi ivi raccolti sin dalla seconda metà del ‘600, preservando e riqualificando la celebre Sala dei Globi con le sue scansie lignee e i suoi arredi.
Mentre il progetto di recupero è volto a conservare il nucleo storico della biblioteca, il nuovo ampliamento prende forma dal vuoto creato dalla demolizione di un annesso moderno privo di valore storico ed architettonico e, in continuità con il disegno urbano contemporaneo, segna il passo tra la Fano storica e quella moderna aprendosi verso gli Orti, il porto e il lungomare Sassonia.
Il nuovo volume, come uno scrigno trasparente, accoglie e custodisce quattro livelli, più uno interrato, che ospiterà il caveau dei volumi da preservare, e una terrazza panoramica che apre su ampie quinte visive.
Il progetto del verde, file rouge tra i vari livelli e le terrazze, è pensato come spazio pubblico capace di valorizzare e ricucire il tessuto urbano al suo intorno, e vede il suo incipit nel giardino d’inverno al piano terra.
Un attento studio del clima ha accompagnato il progetto. L’ottimizzazione dell’esposizione della facciata principale del nuovo volume, verso nord-ovest, per proteggersi dalla radiazione solare diretta, ha dato vita a un’illuminazione naturale ottimale.
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