29/03/2024 - WE WILL DESIGN – the Convivial Laboratory è il tema scelto da BASE Milano per il Fuorisalone 2024, in programma dal 15 al 21 aprile.
Gli spazi industriali dell'ex-Ansaldo in zona Tortona ospitano progetti, installazioni e performance che indagano nuovi modi di convivenza basati su principi come cooperazione, democrazia, dialogo tra culture, dignità paritaria e responsabilità ecologica.
Anche per l’edizione 2024 si conferma e rafforza la collaborazione con Stimuleringsfonds / Creative Industries Fund NL, il fondo culturale nazionale olandese dedicato a design, architettura e cultura digitale. Grazie a una Open Call lanciata alla fine dello scorso anno e pensata per favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze e la costruzione relazioni internazionali durature, sono stati scelti 10 designer e creativi emergenti che per la prima volta esporranno i propri lavori nel corso design week.
Si tratta di ricerche molto diverse per temi, discipline e realizzazioni, come quella di Marco Loi che riflette sull’influenza di geografia e territorio in un progetto che fa incontrare Sardegna rurale e ideologia queer, lo studio di Augustina Lavickaitė sull’editoria illegale in risposta all’oppressione russa nei confronti della Lituania, la creazione di totem contemporanei di Sonia Górecka partendo da elementi del folklore slavo.
E ancora lo Studio Laura Stachon che partendo dall’analisi dei luoghi in cui viviamo, li rielabora pensandoli per rispettare la timidezza di ognuno in un mondo spesso troppo estroverso, il sistema di mobili modulari di Falsework che esalta l’unicità dei componenti per far fronte a richieste sempre più eterogenee, la videoinstallazione di Susanna Tommasini che si interroga sulle nuove pratiche di convivenza contemporanee.
Di grande importanza il rapporto con l’ambiente e la natura nei progetti di Gijs Schalkx con la sua auto alimentata da carburante ricavato da residui di plastica o il Transplantor di Eros Risiglione che traduce segnali bioelettrici in suoni percepibili dall’orecchio umano.
Non mancano le riflessioni sul cibo rappresentata dall’inchiesta di Anas Chao sui ravioli olandesi intesi come strumento di analisi del concetto di casa, o il progetto Poisoned apple di Holly Zambonini che fa un parallelismo tra avvelenamento da mela e pratiche funerarie post-covid.
Con l’edizione 2024 di WE WILL DESIGN, BASE Milano rinnova la stretta relazione con le Università e accademie italiane e internazionali. Il mondo come lo conosciamo sta cambiando ed è necessaria oltre che interessante promuovere la ricerca di nuove letture e la sperimentazione di nuovi approcci ai bisogni contemporanei.
La scuola Central Saint Martins di Londra torna a BASE con Material Futures, il progetto interdisciplinare che unisce studenti di scienza, politica, design, ingegneria, moda e architettura, nel desiderio di diventare agenti reali di cambiamento sociale, ecologico e politico, anticipando i bisogni del futuro.
Architectural Design Studio 7, insieme ai corsi di architettura, city design, architettura ambientale e moda del Royal College of Art di Londra, presenterà una serie di artefatti che inquadrano la convivialità come strumento di attivismo spaziale.
Ancora, prosegue la collaborazione tra ambiti apparentemente lontani, come il DESIGN x SCIENCE della Slovak University of Technology, che con un allestimento completamente riutilizzabile mostra diverse modalità con cui il design può collaborare con la scienza, o il DESIGN ACROSS THE BORDERS IN TIMES OF GLOBAL CRISIS di Elisa Matteucci dell’Università degli Studi di Firenze, i cui i ricercatori lavoreranno su progetti di Biodesign, Circular Design, Design Ecosociale e Design Digitale Sostenibile direttamente dalle loro scrivanie installate temporaneamente negli spazi di BASE.
Non scompare la ricerca attorno ai materiali, che torna nella ricerca del Tecnológico de Monterrey che mostra diverse soluzioni nell’uso del Tyvek per agevolare gli spostamenti globali dei designer latinoamericani, o in quella degli studenti dell’Academy of Fine Arts and Design dell’University of Ljubljana, che grazie Dodola - un sistema di filtraggio dell'acqua da loro progettato - offre accesso all’acqua potabile sfruttando la tecnologia di stampa 3D dell'argilla.
Con bioWdesign la Technical University in Zvolen studia la biomimetica del legno per dare nuova vita a icone del design internazionale mentre lo studio delle radici è il punto di partenza per il progetto Take a Sit with Me della Politechnic University in Timisoara, che rielabora una seduta tradizionale rumena.
A partire dal 15 aprile questi progetti, installazioni e performance saranno a BASE Milano, dove si potranno abitare non solo più spazi e oggetti, ma anche visioni di mondi che ancora non esistono, pensieri e futuri possibili.
Marco Loi
Falsework
Gijs Schalkx
Anas Chao
Central Saint Martins school of London
Royal College Of Arts
Design Sustainability Lab of the University of Florence
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�