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17/05/2024 - Un'opera d'arte globale che collega in tempo reale persone e culture di tutto il mondo. Negli spazi pubblici di importanti città metropolitane, veri e propri portali forniscono un livestream costante, non filtrato, di ciò che accade dall'altro lato dell'oceano. È il progetto Portals ideato dall'artista e imprenditore lituano Benediktas Gylys, una rete in costante crescita di sculture multimediali liberamente accessibili al pubblico che permette di incontrare l’umanità così com’è, per la prima volta. Inaugurati lo scorso 8 maggio i portali di New York e Dublino.
Situati rispettivamente nell'iconica Flatiron Plaza di Manhattan e nella strada principale della capitale irlandese, O'Connell Street, i portali di New York e Dublino espandono la rete creata a partire dal 2021 con i primi due portali di Vilnius, capitale della Lituania, e Lublino, importante città polacca.
Ciascun portale è un'installazione individuale che, insieme alle altre, crea un'unica entità viva e in costante evoluzione. Il progetto mira a raggiungere una varietà di luoghi, dalle grandi metropoli alle città rurali e ai siti naturali, per evidenziare e condividere le diverse bellezze della Terra.
Nato dalla sensazione che noi esseri umani abbiamo più elementi da condividere rispetto a ciò che ci separa, Portals ha le sue radici nel 2016, quando il fondatore Benediktas Gylys concepisce l'idea.
“Nel 2016 ho smesso di credere che il manuale di successo del nostro secolo profondamente installato nel mio sistema mi avrebbe soddisfatto - racconta l'ideatore del progetto. - Dopo aver sviluppato diverse imprese online, avevo simboli di successo da mostrare e una dolorosa mancanza di significato da nascondere".
"Alla fine - prosegue Gylys - arrendermi e ammettere sinceramente di non sapere nulla della realtà mi ha portato a vivere un'esperienza mistica in cui mi sono sentito unito a tutta la vita sulla Terra per due settimane. Dopo questa esperienza ho iniziato a vedere il nostro mondo con occhi diversi e la visione predefinita che mi costringeva a vedere il nostro pianeta attraverso una lente piena di narrazioni e filtri è diventata insopportabile. Ho sentito il bisogno profondo di contrastare le idee polarizzanti e di comunicare che l'unico modo per continuare il nostro viaggio su questa bellissima astronave chiamata Terra è insieme. Non volevo salire sul ring e combattere, ma offrire qualcosa con amore e luce”.
24 ore su 24, 7 giorni su 7, ciascun portale è una finestra che si affaccia oltre l'oceano tra le diverse località del mondo, un invito a incontrare altri esseri umani al di là di confini e pregiudizi e ampliare la nostra definizione di casa: non solo il luogo circoscritto in cui siamo fisicamente ma l'intero pianeta Terra, visto così com’è realmente: unito e uno.
"Il progetto Portals - afferma Daithí De Róiste, sindaco di Dublino - unisce tecnologia, ingegneria e arte per avvicinare le comunità di tutto il mondo e consentire alle persone di incontrarsi e connettersi al di fuori dei loro confini sociali, ambientali e culturali. Siamo lieti di collegare Dublino con New York con cui condividiamo un profondo legame storico e culturale. Da luglio il Portale di Dublino si collegherà anche ad altre destinazioni di città globali in Polonia, Brasile e Lituania per estendere l'accoglienza e la gentilezza irlandese alle città di tutto il mondo".
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