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Photo: Ariel Ione Williams © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
29/05/2024 - Quasi trentacinque anni fa, l’artista Jenny Holzer (nata nel 1950 a Gallipolis, Ohio) creò un display LED a spirale per la sua mostra al Guggenheim Museum. L'insegna a LED, che lampeggiava cambiando colori, caratteri ed effetti speciali, era all'epoca la più lunga al mondo ed è tuttora considerata un capolavoro dell'arte testuale.
Dopo più di un trentennio, il Museo Solomon R. Guggenheim di New York presenta, fino al 29 settembre 2024, la mostra personale Jenny Holzer: Light Line, con una rivisitazione dell'opera simbolo di Holzer del 1989. Holzer ha trattato l'intero museo come un'installazione, collocando i pezzi in spazi inaspettati, come fioriere all'aperto e una toilette, per richiamare gli incontri casuali con le sue opere nelle strade della città. La voce di Holzer è vitale e incisiva e il suo lavoro, che si tratti di manifesti, cartelli elettronici, panchine di pietra o dipinti, esplora alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo, dalla giustizia climatica ai diritti delle donne, dalla corruzione alla guerra.
Installation view, Jenny Holzer: Light Line, May 17–September 29, 2024, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. © 2024 Jenny Holzer, Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Ariel Ione Williams and David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
La nuova manifestazione del segno elettronico di Holzer, Installation for the Solomon R. Guggenheim Museum (1989/2024), trasforma l'edificio con una visualizzazione aggiornata e ampliata di testi scorrevoli, con il linguaggio delle sue serie iconiche, come Truisms e Inflammatory Essays.
Riprendendo i tre giri della rotonda di Frank Lloyd Wright nella mostra del 1989, la nuova installazione si arrampica su tutte e sei le rampe fino all'oculus dell'edificio, realizzando la visione originale dell'artista.
Sviluppato in stretta collaborazione con l'artista e il suo studio, il nuovo segno è stato oggetto di un ambizioso progetto di ricerca. I conservatori del Guggenheim hanno effettuato un reverse-engineering dell'hardware LED e del programma informatico del 1989, che ha contribuito alla realizzazione della nuova installazione. Questa indagine documenta la variabilità futura e gli aggiornamenti tecnologici e contribuisce alla ricerca e alle metodologie di conservazione delle opere d'arte basate sulla tecnologia.
Installation view, Jenny Holzer: Light Line, May 17–September 29, 2024, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. © 2024 Jenny Holzer, Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Ariel Ione Williams © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Light Line presenta anche una selezione di opere di Holzer dagli anni Settanta a oggi, tra cui dipinti, opere su carta, targhe e pezzi in pietra. Lee Quiñones, uno dei creatori della street art e collaboratore di lunga data di Holzer, ha graffitato le pareti della High Gallery del museo sui coloratissimi poster di Inflammatory Essays dell'artista.
In occasione dell'apertura della mostra, l'opera For the Guggenheim di Holzer è stata esposta sulla facciata dell'edificio ogni sera al tramonto fino al 20 maggio. La proiezione luminosa - commissionata per la prima volta dal museo nel 2008 - ha illuminato l'architettura con poesie e testimonianze visive che parlano della necessità della pace.
Installation view, Jenny Holzer: Light Line, May 17–September 29, 2024, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. © 2024 Jenny Holzer, Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Ariel Ione Williams and David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
Questa mostra personale riflette il modo in cui l'uso della parola scritta da parte della Holzer nel corso della sua carriera ha affascinato il pubblico di tutto il mondo. Il messaggio è attuale e offre al pubblico l'opportunità di incontrare lo straordinario, il politico, il banale e il provocatorio attraverso l'approccio pionieristico dell'artista alla tecnologia e al linguaggio.
Informazioni sull'artista
Da oltre quarant'anni Jenny Holzer presenta le sue idee, le sue argomentazioni, le sue gioie e i suoi dolori in luoghi pubblici e mostre internazionali, tra cui Times Square, la Biennale di Venezia, i musei Guggenheim di New York e Bilbao e il Louvre Abu Dhabi. Il suo mezzo - che si tratti di una maglietta, di una targa, di un cartello elettronico o di una panchina di pietra - è la scrittura, e la dimensione pubblica è parte integrante del suo lavoro. La sua pratica, a partire dagli anni Settanta con i suoi manifesti stradali a New York e fino alle recenti proiezioni luminose su paesaggi e architetture, ha rivaleggiato con l'ignoranza e la violenza con l'umorismo, la gentilezza e il coraggio.
Holzer ha ricevuto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia nel 1990, il Crystal Award del World Economic Forum nel 1996 e la Medaglia Internazionale delle Arti del Dipartimento di Stato americano nel 2017. Vive e lavora a New York.
Jenny Holzer installing exhibition, December 1989, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Photo: Michele Perel © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York
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Photo: Ariel Ione Williams and David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation, New York © 2024 Jenny Holzer, Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Filip Wolak © 2024 Jenny Holzer, Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Filip Wolak
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