31/05/2024 - Una settimana prima del 50° vertice del G7, che avrà luogo dal 13 al 15 giugno 2024, presso l'hotel Borgo Egnazia nel comune di Fasano (BR), architetti e designer si riuniranno nella città bianca di Ostuni per l’Ostuni Design Week-end 2024, summit, creativo e visionario, per disegnare un futuro migliore.
L’evento, che nasce dalla tradizione delle design week milanesi, è diventato in questi anni un appuntamento importante per riflettere sulla cultura del progetto. Ogni edizione è accompagnata da un tema, che è il trait d’union per le mostre, le installazioni e le conferenze che animano la kermesse.
Il tema di questa prima edizione a Ostuni prende in prestito dall’astrofisica il concetto di “singolarità dello spazio”, allontanandosi, però, dai buchi neri per assumere un’accezione di peculiarità e specificità dei luoghi, che mai come ad Ostuni, si carica di significato. L’idea che gli spazi debbano essere neutri e ibridi per essere utilizzati in modi differenti, sembra essere oggi un concetto superato.
L’ospitalità e la bellezza nascosta, da cercare e scoprire all’interno delle masserie e nei vicoli bianchi, costituiscono la “singolarità dello spazio” che ha reso Ostuni e la Valle d’Itria in generale uno dei contesti turistici più ricercati a livello italiano, europeo e globale. La cultura del paesaggio, della cucina e, certamente, anche dell’architettura e del design, spesso artigianale, si lasciano scoprire da chi con cultura li vuole trovare. Ed è proprio attorno a questa idea di bellezza da scoprire che si inseriscono alcune delle installazioni principali di Ostuni Design Week-end.
Da vedere
Il primo progetto è firmato da Gino Garbellini /Piuarch e Michele Rossi /Park Associati, che ancora una volta hanno deciso di lavorare insieme. L’installazione, una sorta di giardino segreto mediterraneo, accoglierà i visitatori sulla soglia di Palazzo San Francesco, sede del Municipio e di tutti i talk in programma. La parte arborea, pensata e realizzata da Gianni Birardi è subito diventata il tocco magico conteso tra le diverse installazioni.
Spostandoci all’interno del chiostro, troviamo l’installazione di Marco Splendore/WIP. Una scomposizione onirica di un sistema modulare che passa da micro-architettura a elemento etereo, giocando tra le colonne del porticato.
Sempre nel chiostro, ma a ridosso del colonnato, Giovanna Latis/GioLatis Studio appoggia delicatamente un segno grafico quasi a ricalcare le geometrie della facciata. Un portale di ispirazione giapponese, che diventa architettura. Sotto la volta, sospeso nel vuoto, l’arazzo «Riflessioni Cielo-Mare» ideato sempre da Giovanna Latis.
Se WIP e GioLatis studio scelgono il perimetro, Cristian Catania/Lombardini22 conquista il centro del chiostro con un'installazione dedicata ai sensi. Una pangea di colori, profumi e sensazioni, che sono “la materia, prima” che sta alla base della cucina pugliese in generale. Nasce così un'installazione disegnata con le geometrie variabili di vasche metalliche, in cui piante aromatiche, legumi, avena, ceci e lenticchie essiccate, erba spirulina, teff e grano saraceno parlano di pasta e di buona salute: un progetto multisensoriale - l'orto botanico è a cura di Gianni Birardi - che vuole emozionare e nello stesso tempo raccontare con un linguaggio nuovo l’attenzione sempre crescente alla salute delle persone, degli ambienti, del cibo e del suolo.
Lungo il perimetro trova la sua dimensione anche l’installazione di Giuseppe Tortato/Tortato Architetti: l’idea di singolarità dello spazio prende il volo per raggiungere un universo lontano in cui è l’AI a definire un nuovo codice estetico. I fogli bianchi su cui l’idea si racconta, sono in realtà delle carte (da parati) rese tridimensionali grazie ad un innovativo processo di stampa. La grafica, si combina con geometrie bidimensionali per creare una sorta di buco nero, che cattura il visitatore e lo trasporta in un’enclave in cui creatività e tecnologia prendono il sopravvento. Il progetto è sviluppato con un gruppo di giovani studenti-designer del Politecnico di Milano, che insieme allo Studio Giuseppe Tortato Architetti mettono alla prova Midjourney e ChatGPT.
Nella piazza della Libertà, lungo il segno tracciato da Michele Rossi e Gino Garbellini, che collega Palazzo San Francesco con la statua di Sant’Oronzo, alcuni dei brand partner danno vita ad una temporanea lounge, fatta di forme, colori e tecnologia.
A pochi passi dalla piazza, direzione Cattedrale, arriva nel Museo Diocesano l’omaggio di Giulio Cappellini alla Città Bianca: art director, designer, imprenditore e Compasso d’Oro alla carriera, Cappellini mette in fila, in una sequenza di “50 sfumature di bianco”, una selezione di prodotti nati o declinati nel colore bianco che ritiene simbolo, insieme al nero, del design contemporaneo.
Da non perdere, al piano superiore della mostra, la proiezione del cortometraggio “Mario Trimarchi: Dieci tipi di Nero” con la regia di Emilio Neri Tremolada, che ha vinto il Film Design Awards 2024 come miglior corto. Sempre al piano superiore il bellissimo Giardino Pensile del Vescovo, solitamente chiuso e inaccessibile, sarà visitabile nei giorni dell’evento.
Scendendo a valle della Piazza della Libertà, aprirà le sue porte a Design Week-end anche un altro luogo iconico ostunese, l’ex Manifattura Tabacchi, che sta per essere trasformato in un hotel di lusso, il Vista Ostuni. Da sempre parte della storia di questa terra, l’imponente edificio ha attraversato i secoli, trasformandosi: già convento di Frati Domenicani fu poi ospizio per poveri, casa di riposo per anziani, e ancora, scuola e orfanotrofio fino a quando Vista, una catena di boutique hotel di charme che sta investendo in luoghi di grande attrattiva, ha deciso di rilevarlo e, attraverso un’ulteriore trasformazione, dar valore alla sua storia e farne un nuovo gioiello dell’ospitalità pugliese che aprirà al pubblico nel 2025.
Incaricato del nuovo progetto e della ristrutturazione, Roberto Murgia dello studio Rma di Milano che insieme a studio Talent, ha ideato un percorso che unisce la memoria storica dell’edificio al futuro del luogo che diventerà.
Da non perdere l’emozionante video che racconta la vita del tabacchificio nel dopo guerra attraverso le parole di Maria A. Tanzariello, che per tanti anni lavorò alla Manifattura. Nel chiostro, un racconto per immagini della Puglia "cruda" di Piero Percoco ci ricorda l'importanza del rapporto tra la comunità e il territorio. E sulla facciata la proiezione site specific a cura dell’artista Pietro Terzini, realizzata grazie al supporto della Galleria delle Idee.
Ultima in elenco, ma prima in agenda, la mostra allestita alla House of Lucie Ostuni anticipa questo nuovo appuntamento con il design con un’anteprima: già mercoledì 5 giugno sera, infatti, ci sarà il vernissage della mostra “5xD - Best of 5 design desciplines” dedicata al pubblico abituale. Luminosa, spaziosa, dinamica, sempre coinvolgente per quanto espone, l’House of Lucie Ostuni è una galleria d’arte con una marcia in più, come le sue “sorelle” presenti nel mondo, da Los Angeles a Budapest, a Bangkok, Istanbul.
La mostra fotografica 5xD – Best of 5 design disciplines, rappresenta un quadro allargato del concetto di design: architettura, interior, grafica, prodotto e moda ne sono i componenti, spiega Leonardo Petraroli, coordinatore della galleria.
Da ascoltare
L’agenda della prima Ostuni Design Week-end si completa con un programma di talk, che vedono confrontarsi profili complementari a volte anche distanti, come quello di apertura di giovedì 6 giugno pomeriggio, che mette subito al centro il tema principale, la singolarità dello spazio, di un dibattito tra un designer, Mario Trimarchi, un architetto, Gino Garbellini e un astrofisico, Francesco Haardt che insieme accompagneranno la platea in un percorso dall’oggetto, all’edificio allo spazio e ritorno.
Venerdì 7 giugno mattina, all’interno della House of Lucie Ostuni, sarà la volta de “La singolarità delle passioni”. Giulio Cappellini e Hossein Farmani racconteranno tra esordi e traguardi del loro percorso spinto dalla passione per il design e la fotografia.
Venerdì 7 giugno pomeriggio sarà la volta del Design Week-end Circle, il gruppo di progettisti che animano i contenuti delle varie edizioni tra Courmayeur e Pietrasanta, che si arricchisce di una componente tutta pugliese. A Giovanna Latis e Michele Rossi, veterani della manifestazione, si aggiungeranno importanti voci come Cristian Catania, Lombardini22, e Federico Barbero, WIP, arrivati da Milano per l’occasione; Rosanna Venezia, Flore&Venezia, e Mauro La Notte, Elle Esse Associati, rispettivamente di Ostuni e Bari, e Roberto Murgia, che alterna Milano a Ostuni.
Dopo la conferenza, relatori e ospiti potranno salire su una collina di fronte ad Ostuni e scoprire Caseddha: un concept innovativo di un modulo abitativo temporaneo realizzato con tecnologia costruttiva a secco. Il modulo è autosufficiente dal punto di vista energetico e idrico, grazie a tecnologie off-grid che consentono la collocazione in zone remote e non collegate ai servizi tradizionali.
Sabato 8 giugno mattina “La singolarità dello sguardo” sarà anche una vista mozzafiato che dal belvedere dell’Hotel La Sommità per godere la Ostuni bianca nell’architettura, verde nei filari di ulivi e blu nell’orizzonte del mare. Sulla terrazza ipogea un talk dedicato al paesaggio con Gianni Birardi, landscape, e Marco Miglio, direttore di VilleGiardini, moderato dal giornalista Giorgio Tartaro.
Sabato 8 giugno pomeriggio “La singolarità della forma” coinvolgerà Roberto Palomba e Raffaella Pollini in una conversazione sul design, in un percorso tra idee, colori e materiali.
Domenica 9 giugno mattina l’ultimo talk in programma predilige alla bellissima Sala dei Sindaci di Palazzo San Francesco una location decisamente proiettata al futuro: Sou X Ostuni, la scuola di architettura per bambini nella sede di Officine Tamborrino. Il titolo, ispirato all’astrofisica è “L’orizzonte degli Eventi” e vedrà coinvolti in un dibattito tra intelligenza artificiale, realtà aumentata e ologrammi alcuni dei relatori più giovani, primi tra tutti Emilio Lonardo, founder della start-up DOS Design Open Spaces, e Francesco D’Angela, AI Artist; insieme a loro anche Guido Santilio, Presidente ADI Puglia e Basilicata, Dominga Ignomeriello, Evholo, e Giuseppe Tortato, Tortato Architetti affronteranno tematiche tra l’informatica e la fantascienza, utili per immaginare nuovi scenari futuri.
|