25/06/2024 - A 80 anni dallo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, s'inaugura il nuovo edificio del D-Day Museum ad Arromanches-les-Bains, in Francia. Fondata nel 1954 come primo museo sul tema all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, la nuova struttura è stata progettata dallo studio di architettura parigino Projectiles. Un museo del paesaggio che promuove la memoria, la conoscenza e la trasmissione di una storia condivisa.
Un museo-paesaggio
Al di là della scomparsa di alcune vestigia del porto artificiale di Mulberry B nel prossimo futuro, il museo assolve il dovere di memoria di uno dei più importanti avvenimenti della storia recente. In stretto rapporto col sito storico in cui si trova, la sua posizione strategica lo rende un "osservatorio" del paesaggio.
Immaginato come un “tutto” appartenente a un sistema museale molto più vasto che si estende da est a ovest (da scogliera a scogliera) e da nord a sud (l’orizzonte del villaggio), l'edificio offre una diversità di sguardi e inquadrature focalizzate sul paesaggio in cui è immerso. Viceversa, dalla piazza e dal pendio sono visibili tutti e cinque i fronti del museo, contribuendo al panorama a 360 gradi attraverso di esso.
Il piazzale è uno spazio ideale per contemplare lo spettacolo della marea che rivela le vestigia dagli spalti. A est un nuovo spazio pubblico alberato si integra in continuità con la Place du 6 juin 1944. Gli spalti aggiuntivi completano la sistemazione.
Architettura e circuito museografico
A cavallo tra terra e mare, tra il piazzale antistante e l'interno del museo, il percorso di visita inizia dalla Place du 6 juin 1944 e dal lungomare che si estendono nel museo. Le sale espositive si aprono gradualmente verso l'esterno, seguendo un percorso cronologico e tematico: dallo scoppio della guerra fino alla liberazione.
Al piano terra i visitatori entrano in una sala su più livelli, dall'atmosfera ovattata, nella quale viene proiettato un filmato introduttivo che contestualizza le finalità del museo. La visita prosegue al primo piano con un collegamento visivo diretto con l'orizzonte marittimo e le vestigia di Mulberry B. A livello delle collezioni, carte e oggetti dialogano con il paesaggio.
Una volta raggiunto il tetto, le strutture, le facciate, le pareti delle gallerie e le proiezioni scompaiono. Il confronto con il sito è totale.
Una tettoia con una profondità di 4 metri e un'altezza di 8 metri si estende su tutto il museo. Colonne prefabbricate in cemento chiaro compongono la periferia dell'edificio secondo schemi differenziati, continuando all'interno del museo. La loro realizzazione riecheggia i moduli del porto artificiale di Mulberry B. Grandi cornici vetrate riempiono lo scheletro di cemento.
Una grande frattura longitudinale lunga 16 metri e larga 4 struttura la pianta di ogni livello. Le sue dimensioni presentano lo stesso rapporto di proporzioni dei grandi cassoni Phoenix, che formavano i frangiflutti del porto Mulberry durante lo sbarco. In questo volume sembra fluttuare una passerella che il visitatore scopre entrando nel circuito espositivo del museo.
Travi trasversali di 12 metri sono distanziate ogni 2 metri, dalla frattura alle colonne delle facciate nord e sud.
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