26/06/2024 - L’immobile storico ex Equipe 5 a Mezzolombardo (TN) è stato riqualificato da DAP studio al fine di ospitare un Polo Culturale che comprende la Biblioteca Civica con annesse Aule Studio, Archivio Storico e una Sala Conferenze. Questa pluralità di spazi aperti all’intera comunità costituisce un punto di riferimento fondamentale della vita cittadina.
La Biblioteca mette a disposizione libri, giornali, postazioni studio, collegamenti a internet, musica, poltrone, spazi per bambini, per le riunioni di associazioni e per i corsi più vari.
Quello che il Polo Culturale intende proporre ai cittadini non è solo un sistema ben strutturato di spazi e servizi ma anche, come spiega Antonella Agnoli, “un’atmosfera, un modo di stare insieme, di consultare, di curiosare, di passare del tempo, di coltivare relazioni con gli altri”.
L’edificio Ex Equipe 5
L’edificio Ex Equipe 5 si trova nel cuore del centro storico, in un’area caratterizzata da un tessuto compatto, con lotti interni accessibili grazie a stretti percorsi che si insinuano tra l’edificato. L’accesso principale all’edificio, per chi proviene dal centro cittadino, avviene attraverso un vicolo che sfocia in un giardino intercluso mentre un ingresso secondario, sul retro, si apre su via De Gasperi. Nel giardino antistante l’edificio una successione di colonne lapidee di ordine dorico genera una quinta parallela alla facciata e definisce l’area di ingresso al nuovo Centro, ponendosi al limite tra la superficie pavimentata e l’area verde.
L’intervento è stato oggetto di autorizzazione da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici della Provincia Autonoma di Trento per la presenza di elementi architettonici di pregevole fattura: i portali di ingresso all’edificio e al giardino, il colonnato esterno, i pilastri monolitici in pietra con base quadrangolare e semplici capitelli sui quali si impostano le volte, al piano interrato e al piano terra.
Il progetto
Il progetto si caratterizza per il delicato rapporto tra preesistenza e nuovi interventi, con nuove bucature che si rapportano con il disegno della facciata, allineandosi e riprendendo la geometria delle finestre esistenti.
L’idea è stata quella di sovrapporre alla facciata alcuni segni che muovono leggermente il disegno del fronte, volumi aggettanti realizzati in lamiera effetto bronzo brunito e legno: la bussola di ingresso alla Biblioteca, il parapetto della scala di servizio parallela al fronte, il volume sospeso che segna l’ingresso al Foyer.
La lamiera effetto bronzo brunito si lega al legno dei serramenti con il suo colore caldo e discreto introducendo una sorta di preziosità che segnala la nuova destinazione pubblica dell’edificio e l’importanza delle nuove funzioni contenute.
In corrispondenza dell’accesso da via De Gasperi è presente un corpo basso la cui copertura è stata demolita per realizzare un piccolo patio aperto al cielo rivestito, sui lati interni, in lamiera ondulata bianca. Questo ambito, sorta di stanza all’aperto che filtra e anticipa gli spazi del Centro Culturale, costituisce il punto di ingresso privilegiato per accedere alle aule studio.
Le aule studio, infatti, sono accessibili sia dall’interno della biblioteca che, autonomamente, dal patio, in modo da essere fruibili anche alla sera, a biblioteca chiusa. Questa flessibilità di utilizzo si è rivelata particolarmente interessante e in grado di attrarre gli utenti più giovani, configurando la Biblioteca anche come spazio di aggregazione.
L’edificio è stato funzionalmente suddiviso in due macroaree che hanno ingressi separati e possono funzionare autonomamente: l’area conferenze e l’area biblioteca con annesse sale studio e sala Bimbi. Tra questi ambiti è stata realizzata una fascia di servizi baricentrica e condivisa, mentre la distribuzione verticale che collega i vari livelli è posta a confine fra le due aree.
L’organizzazione di spazi ed accessi è stata progettata in modo da consentire un utilizzo flessibile del Polo.
La Sala Polifunzionale e le Sale Studio possono prolungare la loro apertura anche negli orari serali e l’area Bimbi ha un accesso diretto dall’esterno, da utilizzare in occasione di particolari iniziative che possono creare disturbo agli altri utenti della Biblioteca.
È inoltre previsto un piccolo foyer che distribuisce tutte le funzioni presenti nell’edificio, compreso l’archivio storico, locale attrezzato per la consultazione e con un sistema di archivio compattabile scorrevole di contenimento.
L’area funzionale della Biblioteca è organizzata su 3 livelli: piano terra, piano ammezzato su ballatoio e piano interrato.
Il piano terra si presenta come una grande aula a pianta libera accessibile direttamente dall’esterno, grazie alla bussola aggettante, oppure attraverso il filtro del foyer. Qui sono collocate l’area reference, la sala consultazione e l’area emeroteca.
Il bancone è posizionato in posizione strategica, in modo da poter avere il controllo degli accessi sia alla biblioteca che all’area conferenze. Vicino all’ingresso, il volume contenente l’ufficio per la bibliotecaria affaccia sullo spazio della biblioteca tramite vetrate. Allo stesso modo è stata concepita la collocazione strategica dei collegamenti verticali, ascensore e scale, che collegano i tre livelli della Biblioteca. All’interno del grande openspace, rivestito da scaffalature a tutt’altezza, si alternano zone di lettura informali e postazioni per la consultazione su tavoli, con aree per adulti e per ragazzi, organizzate prevalentemente da librerie basse ed elementi di arredo.
Lo spazio della Biblioteca è fortemente caratterizzato, da un punto di vista architettonico, dalla presenza di elementi sospesi a soffitto che DAP Studio ha definito “volumi sospesi”. Si tratta, in realtà, di elementi in tessuto che inquadrano e organizzano percettivamente lo spazio, segnalando dall’alto alcuni specifici ambiti: la zona di ingresso alla Biblioteca dal Foyer, la scala rettilinea che conduce al soppalco e una zona più appartata di consultazione.
L’ area bimbi è collocata nel fabbricato basso adiacente al corpo principale: è connessa all’openspace della biblioteca e può godere di uno spazio aperto di pertinenza. È un ambiente rivestito in legno, attrezzato con gradonate, scaffali bassi e arredi giocosi ricchi di colore.
La Sala Conferenze, accessibile sia dal foyer che dall’ingresso su Via De Gasperi, è una grande aula adatta ad ospitare circa 123 persone e 4 conferenzieri.
Le sedute e i tavoli sono ipotizzati mobili, facilmente spostabili e immagazzinabili, per consentire una facile e rapida ridefinizione degli spazi. La sala conferenze è dotata di spazi di servizi: un CED / sala regia e un’area rilegatura, tutti attrezzati per lo svolgimento delle attività.
L’area servizi è una fascia attrezzata posta tra la Sala Conferenze e la Biblioteca.
Un lungo corridoio distribuisce spogliatoi, servizi igienici e vani tecnici, individuando ambiti destinati al personale e ambiti destinati al pubblico.
Le diverse stanze si aprono verso il corridoio come scatole colorate in contrasto con la parete nera di delimitazione.
Al piano interrato il progetto prevede un ambito della Biblioteca più informale, utilizzabile anche per eventi ed attività culturali.
Il collegamento di questo livello con il piano terra avviene sia tramite una scala interna che tramite una scala esterna, aperta verso il giardino d’ingresso.
La realizzazione di questa scala ha portato in vista una parte della facciata esterna precedentemente contro terra, caratterizzata da una superficie molto irregolare che è stata mantenuta.
Il vuoto generato dalla scala esterna intercetta la bussola d’ingresso alla Biblioteca che diventa così leggibile lateralmente quale volume-ponte.
Il piano interrato è uno spazio con soffitti voltati, pilastri lapidei e pareti in pietra che sono state consolidate con un intonaco grezzo che ha mantenuto la matericità delle pareti lasciando in vista la texture dei blocchi di pietra.
In questo spazio si innestano nuovi elementi dal design essenziale: la scala e il vano ascensore in cemento a vista, libreria e gradonata in legno, tavoli e sedie di colore bianco, sedute imbottite dai toni neutri.
Elemento fortemente caratterizzante è il sistema di illuminazione costituito da rettangoli luminosi sospesi sotto le volte che inquadrano specifici ambiti, quali le aree di lavoro e lo spazio della gradonata.
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