La famiglia di divani Dambo di Piero Lissoni si amplia con Dambodue, una nuova versione dalle forme generose, con schienali e braccioli imbottiti. “Dambodue è il fratello maggiore di Dambo", spiega Lissoni. "È un divano con molta presenza, ma allo stesso tempo silenzioso, com’è giusto che siano le cose eleganti. È molto architettonico e con una grande personalità nonostante segua questa legge, per me fondamentale, dell’understatement. Quindi ha presenza ma è understatement, ha fisicità ma è understatement, ha la dimensione dell’architettura ma è understatement.”

La seduta è diretta e appoggiata a terra, sottolineata alla base da un profilo verniciato nickel bronzato che conferisce un carattere particolarmente deciso. Pur presentando geometrie lineari, il disegno è stato studiato accuratamente per garantire comfort e funzionalità. Dambodue si rivela infatti comodo e accogliente, pur mantenendo una seduta dalla profondità contenuta.

 

Il tavolo Isos nasce all’insegna della trasparenza e leggerezza visiva. A caratterizzarlo, le gambe cilindriche caratterizzate da un taglio a 35 gradi: con punta a scalpello, si innestano al piano tramite una piastra in acciaio che conferisce solidità e stile. Il profilo arrotondato del piano aggiunge un tocco di morbidezza al disegno complessivo.

“Come fosse una matita, ho fatto la punta alle gambe nel punto di appoggio dei piani per diminuire l’impatto e per estremizzare la loro qualità statica e architettonica. Può essere fatto in tanti materiali, in vetro, in legno, con le gambe in marmo. Ma la cosa interessante è la tensione che si viene a costruire tra queste matite-colonne e il piano”, Piero Lissoni.

 

“È un ponte perfetto, è la mia idea strutturale di un ponte o della base di un edificio", racconta Piero Lissoni. "È un oggetto sospeso e come ogni ponte può avere due facce: c’è il ponte che sta fermo e l’altro che si espande. Mi è venuto in mente pensando al ponte che si apre nel film Blues Brothers, quando loro stanno facendo una delle loro prime fughe, questa cosa mi ha molto affascinato.” 

Assiale è un tavolo che si distingue per il design essenziale e il carattere contemporaneo. È proposto in due versioni: estensibile e fissa. Caratteristica della versione estensibile è il particolare sistema di prolunga che consente di ampliare la dimensione del tavolo con un semplice scorrimento del piano. Grazie a questo sistema, il piano da 210 cm si estende fino a 294 cm, mentre quello da 250 cm raggiunge i 334 cm, adattandosi così a diverse esigenze di spazio e d’uso. 

 

“Una poltrona con il fascino di una creatura vivente, come un animale che fa sentire le persone a casa anche solo con la sua presenza. È come un cane o un gatto tranquillamente sdraiato in salotto, indipendentemente dalla situazione o dal luogo. Si adatta bene a diversi tipi di spazi, dalle sale da pranzo ai soggiorni, ma anche nelle altre stanze e negli ingressi”, Naoto Fukasawa.

Omoi è una poltrona che si distingue per le forme sinuose e avvolgenti, che sembrano fluire come una matita che continua a disegnare nello spazio, trasformandola quasi in un essere plasmato. Ispirata al design iconico scandinavo dei primi anni ‘50 e arricchita dallo stile unico di Naoto Fukasawa, Omoi si caratterizza per le linee sobrie e scultoree, alternando curve morbide a linee più decise. I braccioli integrati sono un segno distintivo del progettista.

 

La poltroncina Narinari è il primo progetto B&B Italia disegnato da Tiziano Guardini, con esperienza come fashion designer, e Luigi Ciuffreda, noto per la sua collaborazione con diversi studi di architettura e design.  “Narinari trae ispirazione dall’Aquila di Mare, un animale acquatico libero di scegliere il suo elemento in quanto capace anche di volare. Questo esemplare dal dorso colorato e dalla candida superficie frontale, crea armonie tra contrasti, superfici concave e convesse che coesistono nel suo sinuoso fluire. Narinari diventa il simbolo di una connessione che rispetta gli spazi individuali, in cui due entità si sfiorano solo lungo il perimetro, mantenendo ognuna intatta la propria identità e la propria autonomia. Con Narinari volevamo creare un luogo in cui ritrovarci, dove i concetti statici della forma venissero meno. Due superfici che si inseguono come in un gioco continuo e come pura espressione di una madre natura pronta ad accoglierci in un avvolgente abbraccio".

Rivestita in feltro tagliato al vivo, Narinari ricorda una sagoma piegata come un origami, una seduta dalle forme continue che derivano da due superfici che si inseguono, definendo i volumi in modo morbido e deciso. 

 

Allure O’ Dot è un sistema di tavoli e tavolini dalle forme lenticolari composto da cinque pezzi in diverse dimensioni e altezze. “Per la collezione di tavoli Allure O’, diventata iconica, ho disegnato una nuova versione di tavoli bistrot, coffee e side table", spiega Monica Armani. "Li ho chiamati Allure O’ Dot perché il loro piano in vetro è segnato da una grafica centrale ispirata agli anni ’60. Il colore, il segno e le forme declinano una collezione di oggetti con tante anime, per tutte le situazioni. Oggetti sempre protagonisti.”

Il design è caratterizzato dalla forma iconica dei piani e delle basi, che riprendono il disegno distintivo dei tavoli Allure O’, dalla ricercatezza dei materiali, dei colori e del gioco di trasparenze. Le basi in poliuretano rigido laccato e i piani in vetro fumè o trasparente, entrambi con serigrafia centrale, sono gli elementi che danno vita ad un prodotto trasversale, capace di adattarsi a molteplici funzioni e utilizzi.

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