23/07/2024 - Esiste un hotel, nel cuore di Roma, che fa sentire i suoi ospiti come se fossero in un museo. Si tratta di Palazzo delle Pietre che attraverso i suoi dieci luxury apartments offre l’esperienza di vivere la “romanità” attraverso i circa 200 reperti archeologici collezionati e distribuiti dalla proprietà in tutta la struttura.
L’ultimo è un capitello in marmo della Roma Imperiale, in stile corinzio, del secondo secolo, acquistato appena due settimane fa dal più importante antiquario italiano esperto di archeologia. Un oggetto che ha attraversato la storia, dal secondo secolo ad oggi, per entrare a fare parte della collezione della famiglia Mazzi, esposto nell’atrio del Palazzo, su un davanzale rialzato che valorizza i movimenti sinuosi delle foglie di acanto scolpite sui lati.
Dieci appartamenti – di cui due ne La Corte, edificio ubicato nelle immediate vicinanze – tutti differenti, espressione di una personalità peculiare che nasce dall’incontro fra le testimonianze antiche e gli oggetti di design, i soffitti decorati a mano, gli arredi personalizzati.
Negli appartamenti, la sovrapposizione di epoche e stili non sovrascrive il passato, ma crea un linguaggio nuovo, ricco di rimandi alle epoche lontane, alla civiltà romana ma non solo: i tendaggi di seta e i cuscini esaltano le testate dei letti, ricavati da sedie da coro del XVI secolo, gli arazzi caucasici intessuti a mano dialogano con antichi vasi cinesi, capitelli e busti romani “parlano” agli ospiti, e i marmi antichi – le pietre più nobili del Palazzo – esprimono le loro sfumature più vivide. A tutto questo si abbinano i dipinti contemporanei, le tappezzerie, i cuscini dello Studio di Beatrice Petriccione di Vada, le lampade firmate Artemide, i migliori brand di design, gli accessori di Mario Luca Giusti e Alessi, le porcellane di Richard Ginori, gli arredi di Ecliss nelle terrazze.
I dieci appartamenti di Palazzo delle Pietre permettono di vivere un’esperienza inedita, soprattutto per gli ospiti provenienti da paesi lontani: il mistero di Roma diventa accessibile, “leggibile” attraverso tutte le sue stratificazioni.
Il progetto dialoga anche con la città. Si trova a Campo Marzio, in via delle Coppelle 23, quartiere artigiano lasciato intatto dalla gentrificazione: qui sorgevano le Terme di Nerone, a due passi da piazza Navona e dal Pantheon, tra Barocco e classicità. Una sintesi perfetta della storia cittadina.
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