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SP110: il design del primo open coupè Sanlorenzo Yatch
Zuccon, Lissoni, Antonelli e Arnaboldi firmano uno yacht a due ponti dal layout inedito
Autore: cecilia di marzo
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SP110: IL DESIGN DEL PRIMO OPEN COUPÈ SANLORENZO YATCH
25/07/2024 - SP110, il primo open coupé di Sanlorenzo Yatch, è realizzato grazie alla collaborazione di un team di professionisti di elevati livelli: Bernardo Zuccon per gli esterni, Piero Lissoni per gli interni, Tilli Antonelli per lo sviluppo prodotto in Sanlorenzo e Marco Arnaboldi per il progetto dello scafo.
 
SP110 unisce una sensibilità green al comfort e alle elevate performance.
 
Il progetto degli esterni è curato dallo studio Zuccon International Project. Le forme inedite, le loro proporzioni, le linee aerodinamiche così come la livrea che si discosta dai colori più tradizionali del cantiere per avvicinarsi maggiormente alle cromie più tipiche delle barche sportive, rimandano al carattere fortemente emozionale di questa imbarcazione.
 
“È stato un lavoro complesso riuscire a creare nuovi stilemi, da una parte attingendo alla storia recente di Sanlorenzo, dall’altra creando una nuova identità che fosse molto riconoscibile e dove si trova una contaminazione quasi naturale del processo di design verso una logica familiare in termini di gamma e di prodotti”.
Bernardo Zuccon, Zuccon International Project
 
SP110 è uno yacht a due ponti che presenta un layout inedito, costituito da superfici imponenti e fruibili in molteplici modi, per una vivibilità interna ed esterna ineguagliabili su una barca di questo tipo.
Gli spazi interni, curati da Piero Lissoni, sono articolati in modo da favorire e semplificare la convivialità tanto quanto la privacy. Sul ponte superiore l’ampio sun deck è completato dalla timoneria che si affaccia sulla prua; l’abbassamento del piano di coperta permette invece di fruire il lower deck avendo una vista sulla zona abitativa di poppa e sul mare mentre all’esterno, dal ponte di coperta a poppa, è possibile accedere visivamente alla lower lounge nel main deck. Tali soluzioni permettono ancora una volta una totale sinergia tra ambiente interno ed esterno.
 
Una delle parti più peculiari del progetto è costituita dalla zona di prua, attrezzata con una estesa dinette con area pranzo e ampia zona prendisole, vivibile al suo massimo soprattutto quando lo yacht è all’àncora, perché investita pienamente dalla brezza del mare.
 
I volumi interni risultano decisamente inaspettati, con spazi generosi sia nelle cabine della zona notte che nelle aree private. Per gli arredi, Piero Lissoni ha proposto un elegante minimalismo che abbraccia perfettamente la filosofia del progetto generale di SP110. Lo stesso approccio all’uso di materiali alleggeriti è stato applicato anche nell’allestimento degli interni, in particolare nei bagni, dove al posto del marmo è stata impiegata una pietra lavica che risulta più leggera e visivamente più energica.
 
“L’SP110 è un progetto estremo, tecnologicamente molto intelligente, con una ennesima innovazione nello spazio: questa volta l’openspace è verticale. Alzando gli occhi il vuoto diventa il pieno, si percepisce la potenza architettonica. Muovendosi all’interno tutto è sottile, delicato. L’intero progetto ha ruotato attorno a questa parola: leggerezza.”
Piero Lissoni

Primo yacht della gamma SP – “Smart Performance”, SP110 mira a garantire alte prestazioni con il massimo dell’efficienza energetica grazie ad una propulsione frazionata composta da tre motori con un ottimale rapporto tra peso e potenza, che permettono una grande flessibilità, consumi ridotti e una diversa autonomia in funzione della velocità desiderata.
 
Fondamentale nella realizzazione di SP110 è la carena, progetto di Marco Arnaboldi, ottimizzata per l’utilizzo con propulsione a idrogetto, più vantaggiosa di quella ad elica poiché meno sensibile alle variazioni di peso dell’imbarcazione. Lo studio delle linee d’acqua ha permesso di ottenere uno scafo sorprendentemente efficiente con un baglio massimo di oltre 8 metri per una lunghezza totale di 33 metri. Il fianco a doppio spigolo assicura da una parte una larghezza per il galleggiamento che mantiene la più alta prestazione e comfort anche con mare mosso e dall’altra offre una superficie importante da poter sfruttare sia in esterno che interno.
Le diverse soluzioni impiegate per ottimizzare consumi e prestazioni, garantiscono anche un considerevole risparmio di peso: tra queste i materiali alleggeriti, come il vetro stratificato usato per le ampie superfici delle finestrature che ricoprono quasi l’80% dell’imbarcazione e rendono la superficie omogenea all’esterno conservando all’interno un’ottima luminosità.

Un ulteriore elemento fondamentale attorno al quale ruota il progetto di SP110 è la sostenibilità. La barca è infatti dotata di un sistema di recupero energia che utilizza pannelli solari monocristallini ad alta efficienza da 6kW affiancati da un pacchetto di batterie al litio che permettono di mantenere per alcune ore le funzioni di hotellerie senza l’uso dei gruppi elettrogeni. Il design della tuga è stato appositamente studiato per l’applicazione dei pannelli solari in modo da ricavare la più ampia superficie utilizzabile senza turbare l’estetica del profilo dell’imbarcazione. Per mantenere l’omogeneità delle linee, è presente un’àncora a scomparsa e allo stesso modo è a scomparsa anche la gruette a poppa per il varo di tender e altri watertoys.
 
Il pozzetto è certamente il punto focale della vivibilità della barca. Con circa 50 metri quadri da murata a murata, questo vasto spazio si collega al salone principale con estrema connessione attraverso un’ampia vetrata, completamente apribile che, permette di percepire dall’esterno all’interno, il multilivello ineguagliabile a bordo. Attrezzato con una zona lounge dall’utilizzo flessibile, si adatta ai diversi momenti di convivialità e la socialità a bordo. Sotto la pavimentazione è possibile collocare un tender che scompare completamente alla vista consentendo una fruizione totale degli spazi fino al livello del mare.
 

  Scheda progetto: SP110
Erik Levfander
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Erik Levfander
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Guillaume Plisson
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