Ph. César Béjar
16/08/2024 - Ripristinare la connessione perduta tra natura ed esseri umani è l'essenza di Forest House, un'architettura emozionale ed esperienziale disegnata da Gonzalo Bardach Arquitectura nel cuore di una foresta di conifere sulla costa di Buenos Aires. Un rifugio senza tempo dove la relazione ancestrale con l'ambiente naturale rivive in spazi di contemplazione e introspezione.
Tenendo conto della topografia naturale del luogo, il progetto armonizza architettura e paesaggio con forme fluide e organiche che collegano esterno e interno. La costruzione è concepita come una tela viva dove la luce filtra attraverso le foglie degli alberi, creando motivi d'ombra che danzano delicatamente sulle superfici. La luce del sole diventa, così, un elemento dinamico che trasforma costantemente la percezione dello spazio, invitando a sperimentare una connessione più profonda con la natura e con sè stessi.
I materiali sono utilizzati allo stato puro, come pietra, legno, ferro e vetro, consentendo spazi accoglienti e richiedendo una manutenzione minima durante tutto il loro ciclo di vita. La pietra emerge come elemento distintivo ed espressivo del progetto, adattandosi alla topografia del terreno e consentendo una relazione senza sforzo tra l'architettura e il paesaggio circostante. L'opera è materialmente integrata nell'ambiente e questa connessione genera un senso di radicamento e rifugio nel mezzo della foresta.
Il progetto paesaggistico è stato costruito su un processo di ricerca botanica delle specie autoctone dell'eco-regione costiera di Buenos Aires. Il risultato è un progetto paesaggistico tridimensionale e ricco di specie, non solo per gli esseri umani, ma anche per altre specie come supporto.
Viene proposto un approccio più organico e meno controllato alla progettazione e alla manutenzione del giardino, in cui il paesaggio non segue schemi statici, ma si pensa che si evolva e cambi naturalmente nel tempo. La biodiversità e l'adattabilità diventano importanti e promuovono l'idea di lasciare che le piante crescano e si sviluppino spontaneamente, consentendo al giardino di sviluppare il proprio ritmo e la propria personalità. Il risultato è la bellezza e la vitalità di una natura in continua evoluzione.
Il progetto è distribuito su un piano terra, organizzato da tre padiglioni semi-interrati i cui tetti sono legati al terreno e formano una topografia assorbita dalla foresta. Connessi da un tetto giardino che copre uno spazio centrale i padiglioni laterali ospitano gli spazi di servizio e di riposo, mentre lo spazio centrale accoglie le aree sociali: la cucina, la sala da pranzo, il soggiorno integrato in una galleria, nonché tutte le elevazioni naturali del paesaggio.
La progettazione bioambientale, con un'attenta considerazione dell'orientamento solare e dei modelli del vento, riflette l'impegno del team per la sostenibilità, dando priorità alla luce naturale in tutti gli spazi e alla ventilazione trasversale per mantenere il comfort termico in modo naturale. L'architettura non è solo una costruzione fisica, ma un'espressione emotiva ed esperienziale che celebra la bellezza e l'armonia dell'ambiente naturale.
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