02/09/2024 - A Bordeaux studio OMA disegna il Simone Veil Bridge rivoluzionando il concetto di “ponte”.
Il ponte consiste in una piattaforma che attraversa il fiume Garonna a Bordeaux, lunga 549 metri e larga 44 metri. Inaugurato pochi giorni fa nella cittadina francese, il progetto è pronto a diventare un nuovo spazio per la comunità.
Il ponte Simone Veil si oppone all'attuale ossessione per i ponti come trionfali prodezze ingegneristiche, recuperando il loro carattere urbano come spazi per la comunità.
Le automobili, i mezzi di trasporto pubblico e le biciclette hanno tutti una propria corsia, con la più grande dedicata al traffico pedonale. L'unione di diverse forme di traffico e di azioni potenziali crea un boulevard contemporaneo che può esistere in varie configurazioni di intensità.
La larghezza della piattaforma del ponte è raddoppiata per creare 28 metri di spazio neutro e non programmato che può essere utilizzato per qualsiasi scopo culturale o commerciale, come mercati contadini, fiere d'arte, raduni di biciclette, riunioni di club automobilistici e festival di musica o vino.
I punti di riferimento del progetto firmato da OMA sono i ponti che sono luoghi non solo di circolazione, ma anche e soprattutto di svago e di attività commerciali, come il Ponte di Rialto a Venezia e Ponte di Galata sul Corno d'Oro a Istanbul.
Il progetto è stato realizzato da Rem Koolhaas e Chris van Duijn, con il contributo fondamentale di Gilles Guyot, Project Manager, OMA.
Rem Koolhaas, Partner, OMA: “Questo ponte è per la gente. Piuttosto che concentrarsi sulla forma, il progetto si concentra sulle prestazioni. Invece di spendere il suo budget per l'eccellenza strutturale, raddoppia la larghezza con uno spazio pubblico per servire e collegare le due comunità adiacenti che finora non hanno sviluppato una forte identità. Sul modello di ponti come quello di Rialto a Venezia, questo spazio pubblico aggiuntivo può essere utilizzato per qualsiasi scopo: popolare, commerciale, culturale, politico...”.
Chris van Duijn, Partner, OMA: “Il nostro progetto per il Ponte Simone Veil è come un palcoscenico, ma senza il teatro. In un'epoca di icone e punti di riferimento, è singolare il fatto che la città di Bordeaux abbia deciso di costruire questo progetto anti-iconico”.
Gilles Guyot, Project Manager, OMA: “Per fare il suo dovere il progetto deve svanire, essere un tavolo aperto alle possibilità.”
|