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27/09/2024 - È stato inaugurato a Lisbona il nuovo CAM - Centro de Arte Moderna Gulbenkian, progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma.
L’edificio originale è stato concepito dall'architetto britannico Sir Leslie Martin nel 1983 per ospitare una delle collezioni di arte portoghese moderna e contemporanea più importanti del Portogallo.
Il centro ha riaperto al pubblico il 20 settembre a seguito dell’intervento di trasformazione guidato da Kengo Kuma.
Il CAM è immerso nel verde della Fondazione Gulbenkian di Lisbona, un campus multidisciplinare composto da edifici iconici degli anni Sessanta in un bosco di 18 acri, eredità del prolifico collezionista e filantropo Calouste Gulbenkian (1869-1955).
Il nuovo edificio del museo favorisce connessioni fluide e aperte con il giardino circostante.
Kengo Kuma ha introdotto una tettoia ispirata all'engawa, il passaggio coperto tipico delle case giapponesi, creando un nuovo spazio di transizione tra il CAM Gulbenkian e il parco circostante.
Buro Happold ha curato la progettazione strutturale della tettoia traducendo la visione architettonica di una copertura che sembra fluttuare su una serie di colonne in un progetto ingegneristico stabile e realizzabile.
La struttura della pensilina autoportante è lunga circa 100 metri per 15 metri di larghezza e consiste in una piastra rigida, dolcemente curva, sostenuta da due file di colonne. Per l'area adiacente all'ingresso, è stata ideata una seconda piastra curva per coprire un'area più ampia. Per ottenere l'impressione di un tetto fluttuante, sono state progettate colonne a lama d'acciaio molto sottili e accoppiate a formare una forma a V.
L'area riparata dalla tettoia, pensata come spazio di socializzazione per i visitatori, rispecchia la visione dell'architettura "morbida e umana" di Kengo Kuma e collega senza soluzione di continuità l'edificio ai giardini che lo circondano perchè "nel XXI secolo le persone vogliono sentire la natura e l'ambiente" - secondo le parole dell'architetto.
“Nella nostra visione per il CAM” spiega Kengo Kuma, “abbiamo realizzato una fusione senza soluzione di continuità, dove architettura e natura dialogano in armonia. Ispirandoci all'essenza dell'engawa, sveliamo una nuova narrazione all'aperto, invitando i visitatori a rallentare e a fare proprio questo spazio. L'idea di morbidezza e transizione si estende agli interni del CAM, dove abbiamo creato nuovi spazi per sottrazione, replicando il collegamento dell'edificio con il giardino e la luce esterna”.
Le zone di transizione tra il CAM e la parte più fitta e boscosa del giardino sono state sfumate, conferendo all'insieme un maggiore senso di unità e armonia.
Con l'estensione del Giardino e la sua apertura verso la città a sud, l'edificio CAM diventa così la porta principale del campus Gulbenkian, consentendo ai visitatori di entrare in contatto con un'offerta più sperimentale e innovativa.
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