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Venezia, il “Tramonto a Canal Grande” durante la Biennale del Cinema
Un'Installazione sensoriale che Invita alla riflessione sull'Impatto umano sull'ambiente urbano
Autore: rossana vinci
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VENEZIA, IL “TRAMONTO A CANAL GRANDE” DURANTE LA BIENNALE DEL CINEMA
05/09/2024 - Durante la 80ª Mostra del Cinema di Venezia, il Sina Centurion Palace si trasforma in un palcoscenico di suggestioni e riflessioni con il progetto sensoriale "Tramonto a Canal Grande". Curato da Riccardo Benedini, in collaborazione con gli studi di design Mandalaki e CELO1, l'iniziativa mira a fondere arte e natura attraverso installazioni che catturano l'essenza della luce e dei riflessi veneziani.
 
Ogni sera, a partire dal 28 agosto, la facciata storica dell'hotel, situato sul Canal Grande, diventa protagonista di un "tramonto urbano", un'installazione luminosa creata dallo studio Mandalaki che riproduce i colori caldi del tramonto veneziano. Questo spettacolo visivo, che dialoga con l'architettura e l'acqua, invita gli spettatori a riflettere sulla relazione tra ambiente cittadino e natura, sollecitando una riflessione sull'impatto umano sull'ecosistema urbano.

"Per l’esperienza sensoriale di quest’anno, in occasione del Film Festival di Venezia, ho voluto giocare con l’elemento fotografico, trasformando il pubblico in parte integrante e viva dell’opera dei designer; da spettatori a protagonisti. Un click immortala volti ed emozioni degli ospiti del Sina Centurion Palace nel momento in cui scoprono l’installazione luminosa dello studio Mandalaki o emergono con sorpresa al centro del grande frame di inchiostro dello specchio CELO1. Sotto i grandi e blindati riflettori di questi giorni, “Tramonto a Canal Grande” è un raffinato set cinematografico che mette in scena le emozioni spontanee di ognuno di noi e le trasforma in opere d’arte." Riccardo Benedini, curatore del progetto.
 
Nella hall del Sina Centurion Palace, lo specchio "Inevitable Future" di CELO1 offre un'esperienza interattiva unica. Con il suo frame di inchiostro e la sezione centrale trasparente, lo specchio permette ai visitatori di diventare parte integrante dell'opera, trasformando semplici riflessi in profonde introspezioni. Benedini, già noto per le sue installazioni sensoriali durante il festival, ha voluto quest'anno coinvolgere il pubblico in modo diretto, rendendolo protagonista di scatti fotografici che catturano emozioni e volti riflessi nell'opera.
 
Il progetto si propone non solo come un tributo artistico alla città di Venezia, ma anche come un manifesto per un'urbanizzazione più sostenibile e rispettosa dell'ambiente, stimolando il dialogo su come le nostre azioni influenzino il mondo che ci circonda.

I DESIGNER COINVOLTI NEL PROGETTO
 
CELO1
CELO1 è uno studio poliedrico, attivo sia in Italia che in Inghilterra. 
Fondato a Londra nel 2021 da due amici designer, Costantino Gucci ed Edward Raneri, lo studio si focalizza sulla creazione di oggetti ed installazioni che interagiscono con lo spettatore e gli spazi circostanti; per raggiungere l’effetto desiderato, il duo lavora con materiali riflettenti come vetri e specchi, che consentono all'osservatore di alterare la propria immagine riflessa, in modi nuovi ed inaspettati, annullando la distanza tra la percezione e la realtà. Per comprendere appieno il modo in cui ciò avviene, CELO1 si avvale di una metodologia dove i pigmenti scelti cambiano la tonalità e la forma in base all’incidenza della luce a cui lo specchio è esposto (sia essa naturale o artificiale) e dell'angolo in cui si trova l’osservatore. In questo modo, l'oggetto si evolve costantemente, sviluppando un dialogo dinamico con chi lo osserva.
In un'epoca in cui l'omogeneizzazione industriale minaccia l'autenticità dell'artigianato locale, CELO1 si impegna a preservare e valorizzare le tradizioni artigianali: lo studio collabora strettamente con artigiani locali, custodi di antiche tecniche tramandate di generazione in generazione, per creare pezzi unici che incarnano l'essenza stessa del made in Italy. Le opere di CELO1 sono oggi esposte in Via Voghera 14 a Milano, dove ha sede lo studio dei designer.

 
MANDALAKI
Mandalaki è uno studio di Design del Prodotto e Consulenza fondato a Milano nel 2012 da Enrico De Lotto, George Kolliopoulos e Giovanni Senin. Davide Giovannardi diventa partner nel 2013. I membri del team hanno diversi background che spaziano tra Design Industriale, Economia ed Arte. Mandalaki esplora i confini e le intersezioni tra design, arte e tecnologia con lo scopo di creare pezzi di alta qualità e valore concettuale, attraverso un approccio innovativo che combina processi industriali e sapere artigianale. Le forme pure che contraddistinguono lo stile dello studio celano anni di ricerche tecniche ed estetiche, che costituiscono la base di partenza di ogni prodotto, installazione e architettura.
Ogni progetto è connesso l’un l’altro: dalle micro abitazioni modulari alle auto elettriche, dalle installazioni luminose ai mobili; ogni lavoro è guidato dalla ricerca dell’essenzialità e della funzionalità, così come della sostenibilità e delle performance.
Negli ultimi anni lo studio Mandalaki si concentra prevalentemente su un’estesa ricerca intorno alla natura e alle caratteristiche dell’illuminazione; nasce così il progetto Halo, il cui scopo è superare la percezione della luce come una sorgente di illuminazione strumentale, attraverso la sperimentazione e produzione di precise proiezioni grafiche. Viene così stabilita un’unione tra due entità, l’oggetto fisico e la proiezione metafisica. Il risultato è una nuova famiglia di lampade, disegnate per diversi ambienti, capaci di creare infinite sfumature, fonti di nuova energia in cui perdersi.

 
RICCARDO BENEDINI – CURATORE DEL PROGETTO
Riccardo Benedini è uno scrittore che trasforma gli oggetti d’arte e design in indimenticabili esperienze da vivere, studiando format completamente “tailor made” per diffondere la cultura in modo originale. Benedini intervista artisti, designer, architetti e proprietari di dimore alla ricerca del legame intimo che ognuno di noi instaura con gli oggetti che crea, sceglie o semplicemente abita nella vita di tutti i giorni. Nonostante una laurea in legge, lavora da molti anni come storyteller e arreda le case di clienti ed amici con oggetti e storie dal sapore unico. Attraverso le sue storie, pubblicate sul sito www.riccardobenedini.com ed il suo canale Instagram (@riccardobenedini_), Riccardo Benedini accompagna i lettori in un viaggio memorabile alla scoperta degli oggetti. Non di oggetti qualunque, ma solo di quelli in grado di farci sentire straordinari.
 


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