20/09/2024 - Nel cuore di Roma, all’interno della centralissima Galleria Alberto Sordi, gioiello d’architettura liberty risalente al 1922, lo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners firma il progetto del nuovo ristorante Stendhal Milano.
Insegna di cucina tradizionale dagli anni ’80, Stendhal Milano è un inno alla milanesità resa contemporanea dagli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri, che hanno lavorato sugli arredi, sulle finiture, sui colori e sui materiali, mixando atmosfera da bistrot, cucina genuina e uno stile retrò sapientemente accostato a cifre stilistiche del contemporaneo.
Insegna di cucina tradizionale dagli anni ’80, con sede in Brera, Stendhal Milano è un luogo dal sapore autentico capace di rimanere “un posto da tutti i giorni e non da grandi occasioni”, come specifica il patron Marcello Forti, imprenditore del settore hospitality al timone dai primi anni 2000.
“Abbiamo ripreso nel nuovo ristorante i codici visuali dello Stendhal Milano, ma con un tocco contemporaneo, alla milanese, interpretando Roma in termini di vitalità festosa e di sorriso sulle labbra, in uno spazio accogliente che incoraggiasse la socialità”, spiegano gli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri.
La cultura gastronomica milanese approda così nel grande salotto di Roma - in Piazza Colonna, di fronte a Palazzo Chigi e a due passi da Fontana di Trevi - con un concept che nasce rivisitando il locale di Milano in chiave contemporanea e aggiungendo anche un tocco di ironia.
I due piani, sviluppati su 130 mq, rievocano la stessa atmosfera retrò del locale milanese. Lo studio Vudafieri-Saverino Partners si è focalizzato su elementi distintivi come il colore, il “Verde Stendhal”, a fare da filo conduttore; la carta da parati customizzata, sempre sui toni del verde, con un disegno che, in un gioco di archi e aperture, rimanda alla storica Galleria in cui si trova; e materiali raffinati come l’ottone, il marmo, il vetro texturizzato e il legno. Quest’ultimo con una trama tailor made realizzata su disegno degli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri.
Sono sessanta i coperti totali, distribuiti tra la sala al piano terra e quella principale al piano mezzanino, dove è stato creato un ambiente più raccolto con la cucina a vista. Intorno al piccolo bancone in legno cannettato, con top in marmo, tre posti a sedere per mangiare osservando gli chef all’opera. Grazie alle grandi vetrate, la relazione tra gli interni dal mood contemporaneo e l’esterno della Galleria è molto enfatizzata.
All’ingresso di Stendhal Milano, gli architetti hanno posto un elemento fortemente espressivo e scenografico: un grande banco bar su misura, in laccato verde, con il piano in marmo e gli inserti in piastrelle verdi. Alle sue spalle, un retro-banco con uno specchio anticato e una bottigliera sospesa, che si caratterizza per una reinterpretazione della paglia di Vienna, con una rete ottone utilizzata per il bordo della mensola.
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