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Liberty palermitano sul golfo di Mondello
MAB Arquitectura reinterpreta una dimora nobiliare di inizio ‘900: terrazze con maioliche, vetrate e soffitti decorati dialogano con usi e funzioni del contemporaneo
Autore: rossana vinci
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LIBERTY PALERMITANO SUL GOLFO DI MONDELLO
02/10/2024 - MAB Arquitectura firma il restyling di Villa Liberty, una dimora nobiliare del primo‘900 sul golfo di Mondello. Il progetto dello studio milanese fondato dagli architetti Massimo Basile e Floriana Marotta è capace di far dialogare l’essenza con usi e funzioni del contemporaneo, esaltandone spazialità̀, materiali e dettagli. 

Villa Liberty, che porta alla memoria l’architettura delle residenze vacanziere di Palermo, è stata reinterpretata con un concept incentrato sull’ “abitare estivo” valorizzando il rapporto con il paesaggio, il giardino e il mare attraverso linee semplici, ampie vetrate che incorniciano scorci del Golfo di Mondello, senza rinunciare ad arredi e complementi che riecheggiano il passato, ma anche colorati ed eclettici.

La dimora, originariamente usata come padiglione per ufficiali, fu trasformata tra le due guerre dai conti Tasca d’Almerita in una villa a due piani con terrazze e tetto in tegole marsigliesi. 

“Le città mediterranee sono ricche di storia, cultura e tradizione. Nel nostro lavoro, ci impegniamo a preservare e valorizzare questa ricchezza, reinterpretando gli spazi per soddisfare le esigenze contemporanee. Lavoriamo con materiali locali, forme architettoniche tradizionali e approcci paesaggistici ispirati alla bellezza naturale del Mediterraneo” spiegano gli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile. 

Nella rimodulazione dei layout interni gli architetti hanno mantenuto lo schema distributivo originario. Circondata da un giardino all’italiana con alberi secolari, la villa si estende su 400 mq e si sviluppa intorno alla torretta della scala. Quest’ultima è dotata di tetto ligneo a cassettoni e di una variopinta vetrata del ‘900 di Pietro Bevilacqua. 
Intorno al volume della scala in marmo con balaustra in ferro battuto, si dispiega il piano terra, dove è collocato l’ingresso principale: qui tutti gli ambienti, dal grande salone dei ricevimenti alla sala da pranzo, sono affacciati sull’ampia terrazza con vista sul giardino e sul mare. Sul lato opposto, invece, si trovano le camere da letto e la cucina, collegata agli alloggi di servizio che si sviluppano nella zona dependance sottostante. 

Salendo al primo piano, due terrazze laterali e simmetriche avvolgono tre camere da letto, di cui una è la suite padronale: qui le maioliche bianche e blu sono state restaurate e valorizzate dagli architetti come elemento stilistico distintivo. Negli spazi esterni è stato mantenuto il disegno geometrico del giardino all’italiana contornato da vialetti, così come il prato all’inglese che mette in risalto le Palme washingtoniane ad alto fusto, il secolare Ficus Magnolia e i pini marittimi esposti verso il mare. In una zona più defilata, è stata realizzata una piscina a sfioro in Pietra bianca di Modica. 

“L’obiettivo è stato quello di conservare la memoria della dimora, con una rilettura contemporanea che aggiungesse degli elementi puntuali, dalla forte personalità, ma sempre riconoscibili e in perfetto dialogo con la villa storica: un rapporto simbiotico in cui il nuovo aggiunge valore all’antico senza mai sconfessare gli elementi caratteristici dell’epoca e anzi dando loro risalto e nuova allure”, proseguono gli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile.

Nella sostituzione di elementi deteriorati o di scarso valore, i progettisti hanno scelto di usare materiali d’epoca con una declinazione più contemporanea, come nel caso delle marmette del terrazzo, soppiantate da nuove graniglie con motivo di doppie cornici, in dialogo con la facciata. Il pavimento originale in marmo di Carrara con inserti romboidali Bardiglio nella hall e nel salone è stato restaurato, mentre per le zone notte al posto dei pavimenti in ceramica gli architetti hanno optato per il parquet in rovere posato a spina ungherese. Le ceramiche siciliane rimosse sono state riutilizzate nei bagni e nella dependance al terzo piano. 

La zona pranzo ricavata nell’antica veranda presenta nuove finestre in legno, bianco all’interno e blu all’esterno, con serramenti ridisegnati integralmente. Il tono del blu delle maioliche è stato anche ripreso nelle finestre e nei parapetti in ferro battuto con i tipici motivi floreali liberty. 

  Scheda progetto: Villa Liberty
Benedetto Tarantino
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