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Annie Frost Nicholson con la cabina Juicy Booth ©Paula G. Vidal
08/10/2024 - A Londra, un chiosco invita ad esplorare i propri lati più oscuri in uno spazio sicuro e divertente. Si tratta di Juicy Booth, l'installazione progettata dall'artista Annie Frost Nicholson, in collaborazione con K67 Berlin e The Loss Project in occasione dello scorso London Design Festival di settembre. Esposta nel complesso commerciale di Coals Drop Yard, nel quartiere londinese di Kings Cross, la cabina multisensoriale è un mini rifugio che aiuta a liberare la vergogna e il senso di colpa. In scena fino al 9 dicembre 2024.
Frost Nicholson utilizza il design versatile del chiosco per chiedersi: “Come possiamo liberare la nostra vergogna e sviluppare le capacità per essere più vulnerabili e dissipare i pensieri di disgusto di sé e del proprio ego?”.
Mettendo in evidenza il patrimonio architettonico di uno dei luoghi culturali preferiti di Londra, il progetto nasce da una riflessione sul nostro bisogno collettivo di sicurezza e di micro momenti di rifugio in un mondo sempre più complesso. The Juicy Booth offre un momento di quiete, una meditazione laica sull'esistenza e una microdose di pace in un mondo altrimenti in difficoltà.
Il Juicy Booth “ha la missione di affrontare la nostra vergogna individuale e collettiva in tutte le sue declinazioni” e di darci il tempo e lo spazio per riconoscerne l'impatto personale e collettivo. All'interno del chiosco, i visitatori possono digitare su una tastiera retrò anni '80 le proprie confessioni. Dei monitor a LED riportano quanto è stato scritto, accompagnato da una colonna sonora lirica.
Ogni sfumatura emotiva viene presa in considerazione. Se si digita un sentimento come: “Sono angosciato a causa dell'ansia”, il testo viene mappato su coordinate dello spettro che rispondono con una tonalità di colore e attivano il suono. L'intero percorso è una mappatura delle emozioni con i colori e i suoni. Ogni persona è invitata a trascorrere dieci minuti nello spazio, liberando la propria vergogna e uscendo più leggera e felice.
"L'esperienza di Juicy Booth - spiega Taro Gragnato, K67 Berlin - si basa su una ricerca completa sulle emozioni umane. Analizza gli input testuali dei visitatori per identificare il loro stato emotivo, quindi offre un'esperienza multisensoriale personalizzata con luci e suoni. In base allo stato d'animo dei visitatori, Juicy Booth li responsabilizza o offre loro un sostegno emotivo”.
Conosciuta in precedenza come The Fandangoe Kid, Annie Frost Nicholson ha usato il suo alter ego per esplorare le emozioni complesse del lutto. Ha sviluppato una pratica di creazione di spazi piccoli, accessibili e sicuri nella sfera pubblica attraverso chioschi, furgoni dei gelati e cassonetti. Il Juicy Booth continua questa esplorazione, fornendo uno spazio di riflessione collettiva sulla vergogna e sul bisogno di sicurezza.
Il chiosco K67, progettato nel 1966 dall'architetto sloveno Saša Mächtig, è un'icona mondiale dell'architettura e del design utilitaristico. La sua versatilità lo ha visto utilizzato per vari scopi, dalle edicole ai negozi al dettaglio. Il K67 continua a essere celebrato per la sua adattabilità e per le sue varie installazioni, tra cui banchi informazioni e ora The Juicy Booth.
Annie Frost Nicholson ha collaborato con K67 Berlin, una società che si occupa di riportare i moduli K67 alla vita contemporanea, per costruire la struttura, che ospita un programma pubblico curato con il supporto delle risorse del Loss Project. L'obiettivo è quello di supportare il visitatore e dargli la possibilità di interagire con l'opera d'arte secondo i propri ritmi.
“Abbiamo scelto un esterno vivace - afferma Norman Wassmuth, K67 Berlin - in contrasto con un interno sereno e minimalista. Una morbida seduta abbinata a una console futuristica invita i visitatori a interagire con la Juicy Booth”.
"Siamo lieti di collaborare con Annie per il Juicy Booth - commenta Loss Project - La prossima iterazione del nostro lavoro dà vita a uno spazio che incoraggia la curiosità, il gioco e l'esplorazione della condizione umana. Siamo lieti di far parte dell'installazione e di darle vita a Coal's Drop Yard. Le risorse che abbiamo creato forniscono un supporto avvolgente e nutriente e l'opportunità di fare un debriefing se le persone ne hanno bisogno.
In associazione all'installazione, Juicy Booth ha unito le forze con The Private Press, offrendo laboratori di stampa e collage a Londra e in tutto il Regno Unito in autunno. Questi workshop “Juicy Fruits” offrono l'opportunità di creare il proprio mondo attraverso immagini, testi e composizioni. L'uso di macchine da scrivere e da stampa invita a entrare in uno spazio catartico di confessione e liberazione.
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Annie Frost Nicholson nel Juicy Booth ©Paula G. Vidal Juicy Booth ©Paula G. Vidal Juicy Booth ©Paula G. Vidal Juicy Booth ©Paula G. Vidal Annie Frost Nicholson con la cabina Juicy Booth ©Paula G. Vidal Juicy Booth ©Paula G. Vidal
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