Ph. Stefano Casati
14/10/2024 - La città diventa protagonista di un viaggio esperienziale nelle sue rappresentazioni artistiche con la mostra dal titolo 'OltreCittà. Utopie e realtà. Da Le Corbusier a Gerhard Richter', a Villa Bardini a Firenze. Curata da Lucia Fiaschi, Bruno Corà, Silvia Mantovani e Claudia Bucelli, l'esposizione narra di centri urbani desiderati, di metropoli e di paesaggi umani immaginati da artisti dei secoli XX e XXI: 126 opere di pittura, scultura, architettura e fotografia in scena fino al 19 gennaio 2025.
Sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali che si impegna a rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio, e da Fondazione CR Firenze, ente no profit che lavora per lo sviluppo e il benessere del territorio, la mostra invita ad una riflessione sul macro-tema delle città: non una visione ideale e futura dei centri urbani ma un ampio spazio per poterla concepire ancora a misura umana.
Fra i grandi artisti presenti, Sol LeWitt, Boccioni, Burri, de Chirico, Le Corbusier, Pistoletto. Inoltre, viene esposta per la prima volta in una mostra l’opera Firenze III/XII di Gerhard Richter, oggi fra gli artisti più influenti in ambito internazionale. Il pittore tedesco traduce l’idea del movimento e del dinamismo di una città - Firenze - che si smaterializza sotto i nostri occhi, come se la osservassimo dal finestrino di un treno, per divenire altro.
Il visitatore è proiettato in un viaggio tra opere di varia declinazione diventando egli protagonista e spettatore al tempo stesso di visioni di artisti, un dentro fuori coinvolgente che lo porta ad interrogarsi sul tema, stimolato dalla sede della mostra, Villa Bardini, che offre una veduta straordinaria su Firenze, ancora oggi emblema della città ideale.
Alcune citazioni letterarie - di Ernest Hemingway, Italo Calvino, Dino Buzzati, Jorge Luis Borges, Christa Wolf, Jules Verne, Marguerite Yourcenar, Pier Paolo Pasolini, Fosco Maraini, Libero Altomare, Jean Paul Sartre - fanno da guida alla mostra suddivisa in 12 sezioni tematiche.
Punto di partenza Case in costruzione di Umberto Boccioni, figura fondamentale di riferimento per l’ambito futurista che ha influenzato profondamente l’evoluzione delle arti europee della prima metà del XX secolo. Il viaggio prosegue con la città in divenire, che viene declinata in desideri e paure, o in memorie, come nella Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico esposta in mostra, o nella Firenze III/XII di Richter del 2000, sovrapposizione di istantanea fotografica e pittura secondo la tecnica elaborata dal pittore.
La pittura è affiancata da scultura, architettura, fotografia. Tra gli scultori troviamo lo statunitense Sol LeWitt, esponente della Minimal Art, costruttore di strutture tridimensionali basate su un rigido sistema logico di procedura concettuale, del quale in mostra è esposta una Irregular Tower per la sezione Elementi di città. È presente anche Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso, un alluminio per la sezione introdotta dal testo di Oscar Wilde, affiancato da un’opera di Dani Karavan, Partition del 1973 e dal Cretto bianco di Alberto Burri, presente anche con il modello per il Cretto di Gibellina.
La declinazione architettonica è affidata, tra gli altri, a Le Corbusier (in mostra anche Ville contemporaine pour 3 millions d’habitants del 1922), Stefano Boeri, Rem Koolhaas, Pietro Porcinai, Giovanni Michelucci e Antonio Sant’Elia.
Per quanto riguarda la fotografia sono esposte opere di Mimmo Jodice, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri. Si aggiungono presenze di video e musica contemporanea (Daniele Lombardi, Giuseppe Chiari, John Cage, Luciano Berio, Giuseppe Chiari e Bruno Maderna) raccolte dal musicologo Gabriele Bonomo che intendono documentare un percorso di forte valenza artistica proponendo chiavi interpretative della città declinata non soltanto come agglomerato urbanistico ma come espressione organica laddove i rumori della città ne divengono la voce.
Al termine dell’evento espositivo è proiettato un filmato originale, realizzato dal regista Francesco Castellani, che consente la migliore comprensione del tema proposto, tra i più significativi dell’odierno dibattito internazionale.
Il catalogo della mostra è realizzato realizzato in doppia lingua (ita/eng) da Sillabe. La mostra ha il patrocinio del Comune di Firenze.
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