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Pier Giacomo Castiglioni: intuizioni, sperimentazione, ironia
Dagli allestimenti agli oggetti di uso quotidiano, fino alle lampade più iconiche del Novecento. La storia di uno dei maestri del design italiano
Autore: angelo dell" olio
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Pier Giacomo Castiglioni - © Giorgina Castiglioni Pier Giacomo Castiglioni - © Giorgina Castiglioni
29/11/2024 - C’era una volta un architetto che trasformava oggetti quotidiani in oggetti straordinari. Con un tocco leggero e un’ironia sottile, riusciva a elevare anche l’utensile più comune a status di icona.
Con queste parole potremmo iniziare a raccontare la storia di Pier Giacomo Castiglioni, maestro del design italiano, capace di coniugare funzionalità ed estetica, innovazione e tradizione, con una semplicità disarmante.

È a lui - e all'intuito del fratello Achille - che si deve la creazione di icone del design industriale che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere la quotidianità e plasmato il gusto estetico di intere generazioni. Come la celebre lampada Arco, disegnata nel 1962 e diventata simbolo del design italiano, presente in innumerevoli case, uffici e luoghi pubblici in tutto il mondo. O "l'anonimointerruttore Rompitratta, il cui caratteristico "click" meccanico è entrato a far parte dell'immaginario collettivo. O ancora lo sgabello Mezzadro, ready-made contemporaneo, omaggio ironico al mondo agricolo, che trasforma una sedile di trattore in un oggetto di design.
Nato a Milano nel 1913,  Pier Giacomo Castiglioni è cresciuto in un ambiente familiare stimolante, respirando fin da giovane l’aria della creatività. Dopo gli studi al Politecnico di Milano, dove si laureò in Architettura, iniziò a insegnare e, insieme al fratello Livio, avviò una prolifica attività di progettazione, gettando le basi per una carriera che lo consacrerà come uno dei più grandi designer italiani del XX secolo.
 
Gli anni tra il 1937 e la metà degli anni '40 rappresentano un periodo cruciale per Pier Giacomo e Livio Castiglioni. In questi anni, i due fratelli sperimentarono con una moltitudine di progetti, dall'allestimento di mostre alla Triennale di Milano alla progettazione di prodotti industriali come gli apparecchi radio Phonola, fino alla realizzazione di allestimenti per negozi e alla partecipazione a concorsi di architettura. 
 
Nel 1944, il fratello minore Achille si unì allo studio, dando vita a una delle collaborazioni più feconde e iconiche del design italiano. Nel 1954 Livio lascia lo studio: gli anni '50 e '60 videro l'Italia trasformarsi in un laboratorio di design, con Milano al centro di questa rivoluzione creativa. In questo panorama, i fratelli Castiglioni si imposero come protagonisti indiscussi. La loro firma, un marchio di fabbrica, contraddistingueva oggetti caratterizzati da un minimalismo formale, una funzionalità impeccabile e una vena ironica che li rendeva unici. Da oggetti quotidiani come il cucchiaino Sleek e l'apribottiglie Splügen a icone del design come il Radiofonografo e l'orologio Firenze o la lampada Taccia, i Castiglioni hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama del design italiano. Testimonianza di questo successo sono i numerosi Compasso d'Oro vinti.
 
Pier Giacomo Castiglioni non era solo un designer, ma un vero e proprio “creatore di mondi”, come il progetto de "L'isola del tesoro", scenografia per un film di fantascienza. Ma cosa rendeva così speciale il suo approccio?
 
Castiglioni credeva fermamente che la bellezza potesse nascere dalla semplicità. Le sue creazioni, apparentemente semplici, nascondevano una profonda riflessione sulla forma, sulla funzione e sull'uso dei materiali. L’ironia era un altro elemento fondamentale nel suo lavoro. Castiglioni riusciva a trasformare oggetti comuni in icone moderne, giocando con le forme e con le funzioni, sorprendendo e divertendo.
 
Prendiamo ad esempio la lampada Snoopy. Una base cilindrica in marmo bianco di Carrara inclinata, sostiene un disco in vetro opalino che diffonde la luce. Un gesto apparentemente semplice, ma che nasconde una complessa ricerca formale e funzionale, un perfetto connubio tra materiali pregiati, ingegneria illuminotecnica e design giocoso. La lampada Snoopy è un’icona del design, un oggetto che ha superato la prova del tempo.
 
Ma l'attività creativa di Castiglioni non si limitò al disegno industriale. Insieme al fratello Achille, si dedicò alla realizzazione di ambienti nei quali tutto è progettato, anticipando il concetto di 'total design'. Progetti come la sede della Camera di Commercio di Milanoin via Meravigli, e l'allestimento della Birreria Splügen Bräu ne sono una testimonianza, dimostrando la capacità di creare spazi coerenti, dove ogni elemento, dall'architettura agli oggetti, era frutto di un'attenta progettazione.

La capacità di saper coniugare oggetti di Achille e Pier Giacomo Castiglioni unitamente ad oggetti anonimi emerge in allestimenti che sorprenderanno e affascineranno il pubblico con la loro semplicità e innovazione disarmante. Come in Villa Olmo, un progetto che raccoglie insieme la poltrona Cubo, lo sgabello Mezzadro, la Libreria Pensile, e alcuni oggetti anonimi come il cestino milleusi, un quadro di Giannino Castiglioni, il padre di Pier Giacomo e Achille.
 
Seguendo questa linea, nel 1965 a Firenze, all'interno di Palazzo Strozzi, i fratelli Castiglioni sorprendono tutti con un'installazione apparentemente semplice: 'La Casa Abitata'. In questo contesto inusuale, oggetti di design iconici come l'orologio Firenze, la sedia Tric, il mobile Rampa e la lampada Black & White convivono in uno spazio intimo e familiare, creando un contrasto affascinante.
 
L'opera di Pier Giacomo Castiglioni continua a essere celebrata in tutto il mondo, testimoniando la sua influenza duratura nell'industrial design. Le sue opere, presenti nelle collezioni permanenti di numerosi musei, sono considerate veri e propri classici del design.
 
Ancora oggi, a distanza di anni dalla sua scomparsa nel novembre del 1968, Pier Giacomo Castiglioni è ricordato come un uomo appassionato e curioso che, come ha sottolineato Massimo Vignelli, esercitava il suo lavoro 'con il coraggio della modestia', stimolando la creatività degli altri e trasformando oggetti comuni in icone del design.


ARCO - Flos


PARTICOLARE DELL’ABITAZIONE DI PIER GIACOMO, CON UNA SEDIA DA CHIESA, UN SEDILE DA MUNGITORE e L’OPERA “METRI” DI PIER GIACOMO (copyright 1948, PGC).


MEZZADRO 220 - Zanotta


SEDILE DA TRATTORE, prototipo di Pier Giacomo per la sua abitazione (foto di Pier Giacomo del 1948)


SNOOPY BLACK - FLOS


SANLUCA - Poltrona Frau


MEZZADRO, disegno a mano di Pier Giacomo Castiglioni


RADIOFONOGRAFO RR226 - Brionvega


ALLUNAGGIO - Zanotta


CESTINO MILLEUSI, acquistato alla RINASCENTE da Maria Castiglioni e collezionato da Pier Giacomo per la sua abitazione (foto di Pier Giacomo del 1948)


SALISCENDI - Stilnovo

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CESTINO MILLEUSI, acquistato alla RINASCENTE da Maria Castiglioni e collezionato da Pier Giacomo per la sua abitazione (foto di Pier Giacomo del 1948)
SALISCENDI - Stilnovo
LUMINATOR - Flos
TARAXACUM - Flos
TOIO - Flos
SELLA - Zanotta
GATTO - Flos
CUCHIAINO SLEEK, courtesy of Giorgina Castiglioni
CUCHIAINO SLEEK, courtesy of Giorgina Castiglioni
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