26/11/2024 - Versatile e architettonica, la collezione di lampade Plusminus di Vibia illumina lo spazio nel centro di Valencia in cui si è stabilito barq estudio, una vetrina per la sua “architettura ispirata alla vita stessa” dove gli apparecchi di illuminazione si integrano con materiali e mobili, spiccando al contempo per il colore.
“Al di là dello specifico stile di design di barq, l’obiettivo è non cadere nella monotonia e fare in modo che ogni progetto risponda all’identità del cliente”, spiega Ana Ballester, founder dello studio.
Ogni lavoro è il risultato del modo in cui ciascun cliente abita lo spazio, che varia da persona a persona e definisce ogni progetto.
Nella convinzione che uno stesso luogo non sia mai identico per due clienti diversi, barq estudio punta su un’architettura senza tempo – rifiutando tendenze che potrebbero diventare obsolete nel corso degli anni –, dove i materiali nobili, come il legno e la pietra, garantiscono calore e durata. Un approccio personale che si può già vedere nello studio, concepito come una vetrina per l’architettura di Ballester. Qui il connubio di vetro e legno esalta la qualità dello spazio, conferendo funzionalità attraverso diversi ambienti che funzionano singolarmente o in modo congiunto.
Lo studio opta per un design e un layout che riflettono il lavoro e i diversi compiti che un architetto affronta quotidianamente. Uno spazio distribuito in un’area di lavoro centrale, che comunica con una sala riunioni, una biblioteca, un ufficio e una toilette, e che cerca di trasmettere al cliente la vicinanza e la fiducia necessarie per delegare il proprio progetto a barq.
Vibia contribuisce a questo spazio unico e personalizzato illuminando l’ambiente con il sistema essenziale e versatile progettato da Diez Office: Plusminus.
“Quando ho visitato lo showroom Vibia in occasione del mio precedente progetto, era appena stata presentata la collezione Plusminus e ne sono rimasta profondamente colpita”, continua Ana Ballester. In quel momento, secondo quanto racconta lei stessa, ha capito che prima o poi avrebbe utilizzato il sistema che così tanto l’aveva impressionata. E quel momento è arrivato con la progettazione del suo stesso studio, dove Plusminus ha dimostrato di sapersi adattare all’architettura. La collezione di Diez l’ha inoltre sorpresa con un’ampia gamma di tonalità che conferiscono un tocco di colore all’ambiente. “Il colore è un elemento con cui mi piace molto lavorare”, aggiunge Ballester, che in questo caso ha scelto il terracotta anche per richiamare il colore di barq.
In linea con l’estetica condivisa dalla carpenteria e dai mobili, su cui spicca per il colore, Plusminus si adatta a ogni stanza, grazie a una cinghia conduttiva in tessuto a cui è possibile agganciare liberamente più apparecchi per creare soluzioni luminose uniche. Un sistema di grande libertà compositiva in grado di disegnare un’architettura astratta, che in questo caso punta su delle luci lineari per illuminare i tavoli da lavoro e da riunione; e su un faretto agganciato a una cinghia verticale accanto a una finestra per evidenziare i modelli esposti come fossero in vetrina.
Lo studio barq di Valencia esprime perfettamente l’impegno di Plusminus a migliorare la qualità degli spazi attraverso una proposta flessibile e all’avanguardia, in cui l’architettura dialoga con la luce. Uno strumento funzionale e creativo che, grazie a un’ampia gamma di accessori, a diversi livelli di illuminazione e a colori eleganti, permette un numero infinito di configurazioni – sospensioni, lampadari, separatori di ambienti – capaci di adattarsi a qualsiasi spazio.
“Plusminus si integra così bene nello studio che non sembra possibile sostituirla con nessun altro apparecchio”, conclude Ana Ballester.
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