15/11/2024 - Casa Morandi è un’ipotesi progettuale sviluppata dallo Studio Migliore+Servetto su richiesta di Fondazione Morandi ETS, guidata da una visione chiara sul futuro dei luoghi di cura.
Il progetto proposto abbraccia due aree del tessuto urbano di Monza ricche di storia e significato: l’Ex Centro di Controllo RAI di Gio Ponti, con il suo valore architettonico unico, e il vicino lotto di Via Lissoni. Spazi che hanno servito la città in altri tempi potrebbero oggi trasformarsi in qualcosa di completamente nuovo riconnettendosi al tessuto urbano: un vero e proprio villaggio di cura, aperto verso il territorio e la natura.
A partire dai valori e dalla visione condivisa con la Fondazione, Migliore+Servetto ha immaginato un progetto di architettura di cura all’avanguardia, in grado di rispondere a un’esigenza cruciale della nostra società: creare un luogo dove la cura e il benessere siano centrali, in grado di integrare persone, servizi e comunità in un circolo virtuoso di crescita e supporto e in continuo dialogo con la natura circostante.
Italo Calvino nelle sue Lezioni americane scriveva: “La fantasia è un posto in cui ci piove dentro”. Ed è proprio con questa prospettiva, tale fantasia pratica e concreta, che questa proposta progettuale guarda a un futuro dove la cura diventi apertura, connessione, ricchezza di esperienze, per costruire qualcosa di unico per la collettività.
L’ipotesi progettuale dello Studio prevede la costruzione nel lotto di via Lissoni del Campus Morandi, che si svilupperebbe intorno a una piazza-giardino centrale, cuore nevralgico della vita della Fondazione, da cui come da un seme germoglierebbero le architetture circostanti e una serie di spazi integrati adibiti alla cura e al sostegno, aperti a tutta la cittadinanza. Un luogo dove natura e architettura dialogano tra loro, creando un ambiente che favorisce il benessere e la guarigione.
In diretta connessione con il Campus, lo straordinario edificio dell’Ex Centro di Controllo RAI, progettato nel 1950 in stile razionalista dall'architetto Gio Ponti nel Parco di Villa Reale, sarebbe protagonista di un intervento di restauro filologico e rigenerazione urbana per trasformarsi nel nuovo hospice pediatrico Domus Morandi.
“Da tempo il nostro studio dedica particolare attenzione al tema del luogo che cura, argomento trattato anche nella recente pubblicazione “Museum Seed. The Futurability of Cultural Places”. La collaborazione con la Fondazione Morandi ci ha portato a riflettere ulteriormente sulla potenzialità dell’architettura di farsi luogo di cura e di benessere, un’idea che ci porta a immaginare uno spazio aperto alla città e a tutta la comunità. Sentirsi sicuri, connessi, centrali in momenti delicati è sempre fondamentale, per questo penso sia necessario costruire luoghi di forte identità e empatia, capace di rassicurare oltre che accogliere. Un seme di bellezza e sostegno che potrebbe crescere e far germogliare nuove idee, nuovi approcci alla cura e soprattutto nuove relazioni umane” – dichiara Ico Migliore, co-fondatore dello studio Migliore+Servetto.
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