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04/11/2024 - eFM e IT’S hanno curato il progetto di riqualificazione del piano terra della sede romana di Terna.
L’intervento nasce dalla volontà di trasformare gli spazi esistenti dell’azienda così da integrare nuovi orientamenti ed evoluzioni dei modi di intendere i luoghi di lavoro contemporanei.
“Abbiamo sviluppato il progetto seguendo una duplice azione, che in prima istanza assecondi la trasformazione in atto nell’azienda secondo principi di flessibilità, ibridazione e sensibilità al benessere delle persone, attraverso la creazione di spazi con vari livelli di adattabilità, privacy e dotazione IT.
In secondo luogo, abbiamo operato un radicale ripensamento dell’estetica degli spazi, inserendo materialità e atmosfere che interpretano la dimensione tecnologica di Terna, esaltandone l’attenzione ai temi della sostenibilità” spiegano i progettisti.
L’ambiente si presenta come un grande luogo pubblico articolato in un’ala destinata ad uno spazio ibrido, dove si incontrano work space rispettivamente luoghi della sosta, dell’alfabetizzazione digitale e del lavoro condiviso - distinti da partizioni mobili; e una seconda per il ristoro e caffetteria, ripensata come un luogo flessibile e accessibile durante l’intero arco della giornata.
All’ingresso della sede, la vista si apre su spazio aperto e luminoso: la nuova reception posizionata centralmente, ospita un desk dalle forme morbide che, come tutti i principali arredi, sono stati disegnati e realizzati su misura in pannelli di plastica riciclata e riciclabile frutto di una collaborazione tra eFM, IT’S e l’azienda Plastiz.
Il progetto ha previsto ulteriori materiali sostenibili come il linoleum, un composto derivante da materie naturali (olio di semi di lino, farina di legno, pietra calcarea, resina e iuta, scarti del cacao) scelto per il pavimento nella nuova area ristoro - e la pietra naturale Santa Fiora tipica del centro Italia per la pavimentazione della reception e degli ambienti comuni; a parete invece, rivestimenti in alluminio specchiante regalano riflessi sempre cangianti e profondità agli spazi.
Nell’ottica di esaltare l’infrastruttura impiantistica che serve i nuovi ambienti, si è scelto di lasciare a vista gli impianti che tracciano così un segno di contrasto con la continuità della superficie materica e uniforme dei nuovi soffitti fonoassorbenti.
L’aspetto di flessibilità si riscontra nelle pareti trasparenti, o a “tenda” fonoassorbenti e nelle grandi aperture scorrevoli, che garantiscono continuità visiva e funzionale. Gli arredi e le soluzioni tecnologiche presentano un design semplice con una molteplicità di soluzioni e scenari adattabili alle diverse esigenze aziendali.
Lo space planning ha inoltre previsto che la nuova area ristoro possa declinarsi in un’area di collaborazione (a uso libero o con prenotazione delle sale e postazioni tramite T-Place) prima e dopo il servizio mensa.
L’area del bar è stata invece ampliata, così da creare un punto alternativo alla caffetteria, e offrire un ulteriore luogo di agile condivisione, uno spazio aperto dove il bancone ad “isola” e spazi lounge favoriscono lo scambio, la convivialità e le attività collaborative informali.
La realizzazione custom di alcuni elementi di design - in particolare i banconi della reception, del bar, del tech bar e blocchi della mensa - ha visto il coinvolgimento come fornitore di Plastiz, startup italiana che lavora sulla valorizzazione degli scarti di materiale plastico e la produzione di lastre compatte e dalle screziature colorate, assimilabili a materiali naturali - esplicitando l’attenzione ai temi della sostenibilità, e dell’economia circolare che il progetto intende evidenziare.
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