29/11/2024 - “Ogni progetto ha una genesi particolare, alcuni progetti più di altri”, affermano i progettisti di Icona Architetti descrivendo il concept del loro ‘Nido di Carta’.
Il progetto di ristrutturazione di questo appartamento a Milano nasce da una richiesta specifica: creare un’abitazione confortevole, non solo disegnata intorno all’esistenza della coppia di committenti ma anche funzionale al loro incredibile patrimonio bibliografico, consistente in oltre alcune migliaia di volumi cartacei.
“Una casa per libri e persone, con il libro cartaceo come metafora per definire l’assioma principale del progetto, l’origine da cui partire per poi sviluppare le stanze, le distribuzioni, le finiture e i volumi”, spiegano gli architetti.
“Il libro e la carta, sollevano una serie di questioni non da poco sul piano architettonico, perché per natura non danno né volume né struttura. Al tempo stesso, però, il libro è anche un oggetto estremamente maneggevole e il suo costituente, la carta, un materiale di grande flessibilità”, continuano.
Selezionando questi due aspetti della metafora bibliofila, cioè affordance e flessibilità, Icona Architetti Associati è riuscita a sviluppare il sogno dei committenti, creando un vero “paper nest”, un Nido di Carta foderato e rivestito di libri e di librerie (presenti davvero in ogni stanza, persino in cucina e nel bagno padronale). Al centro di questo nido hanno poi collocato una mirabolante macchina libresca, una libreria a tutt’altezza che si apre e si chiude esattamente come un volume di carta, rendendo così fluidi gli ambienti che si aprono e si chiudono in base alle diverse necessità di “lettura” dello spazio.
La pianta del Nido di Carta si presenta allungata e distribuita prevalentemente su un lato, con la sola cucina affacciata sull’altro lato. Questa distribuzione esigeva già, di per sé stessa, una segmentazione non consuetudinaria degli ambienti, a cominciare dall’ingresso.
L’ingresso è una sorta di hall di ridotte dimensioni, un portale su cui si aprono rispettivamente, sulla destra, la cucina e sulla sinistra, l’accesso al living e al resto della casa. Entrambe le aperture, parallele, esibiscono un rivestimento caldo del legno di castagno. Per la cucina esso disegna una parete scorrevole a filo muro, dietro cui si dischiude lo spazio attrezzato per la preparazione dei cibi e per la colazione, da consumarsi lungo l’isola centrale che contiene il lavello e i fuochi.
Dall’altro lato, la parete lignea è una libreria a ponte dotata di una certa profondità grazie a cui si crea un fitro, una separazione che guida l’ospite verso il living, ma allo stesso tempo lo cela parzialmente. Proprio il living è il cuore pulsante del nido.
Lo sguardo è immediatamente catturato, sullo sfondo, dalla grande libreria a tutta parete che chiude la profondità del soggiorno, dietro al divano e al tavolo da pranzo in marmo.
Come il meccanismo nascosto di un carillon, la parete si apre piegandosi lungo le linee verticali delle spallette, che si piegano di 180 gradi dischiudendo la profondità e mettendo in comunicazione il soggiorno con lo studio.
Lo studio può essere quindi perfettamente isolato dal soggiorno, come una stanza compiuta, oppure diventare tutt’uno con esso, attraverso un movimento molto semplice e naturale. Se poi lasciamo scorrere anche la porta-parete sul suo fianco, allora lo studio raggiunge la sua massima fluidità, sparisce e si fonde con tutto il resto.
A fare da raccordo tra soggiorno e studio, una parete foderata da librerie si prolunga fino alla zona notte.
Al di là dello studio e del backdrop, annunciata da una parete pivotante, si inaugura la zona notte, con le due camerette, un bagno, la camera padronale con guardaroba e bagno privato.
L’armadiatura lungo il corridoio, così come il guardaroba e le librerie delle stanze, sono stati tutti progettati e costruiti custom sulla base delle indicazioni dei committenti.
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