Divani Pack e On the Rocks, design Francesco Binfarè - Healing Home, Noble Fit & Fun Connection, Shanghai 2023
08/11/2024 - Oggetti d’autore che attraversano il tempo, sganciandosi dagli stili e dalle mode del momento. Puri, originali, autentici. Sono gli arredi Edra, elementi di design che nascono da idee intellettualmente forti per poi concretizzarsi in vere e proprie opere d'arte al servizio dell'essere umano, grazie a un dialogo costante tra tradizione artistica, ricerca tecnologica e sapienza artigianale.
“Navicelle aerospaziali che devono rispondere a un’esigenza precisa: andare nello spazio e compiere una missione affidandosi alla matematica e a un’ingegneria perfetta”, così li descrive il co-fondatore del brand Made in Italy Valerio Mazzei.
Ogni arredo è un racconto di anni di confronti, riflessioni, intuizioni e soluzioni che, attraverso il meticoloso lavoro fatto a mano, si fa icona di design. Ed è proprio grazie alla loro capacità di varcare i confini stilistici che gli arredi Edra diventano dei classici, scrivendo la storia del design dal 1987.
È questo l’anno di svolta, quando Valerio e Monica Mazzei hanno l’intuizione di trasformare l’azienda di mobili di famiglia, a Perignano, in Toscana, in un produttore di ‘arredi superlativi’ che vede il proprio punto di forza nella costante ricerca di un ‘oltre’ verso il miglioramento.
“La ricerca, quella vera, non dà alcuna certezza - sostiene Monica Mazzei - ma è anche l’unica strada per raggiungere profonde migliorie; quando si coglie l’obiettivo è una soddisfazione etica, perché il suo valore è unico, originale, definitivo”.
La loro missione? Donare comfort e qualità sartoriale a chi vive gli spazi, puntando sempre al benessere delle persone. Di seguito, scopriremo insieme come questa filosofia si sia declinata in divani, poltrone e sedute di ogni tipo, osservando uno scorcio del mondo Edra tra icone Made in Tuscany e ispirazioni progettuali.
Il divano che cambia aspetto - Flap e On the Rocks
Con l’obiettivo di mettere al centro le persone nasce il concetto del divano che sa adattarsi all’ambiente e ai singoli bisogni, assumendo forme e posizioni diverse a seconda delle esigenze.
Come il divano Flap ideato da Francesco Binfarè. Nove elementi, reclinabili secondo sei differenti angolature, si susseguono su un tubolare metallico. Ogni elemento può essere modellato in totale libertà, diventando schienale, bracciolo, poggiatesta, seduta o poggiapiedi.
Da divano tradizionale, l’arredo Edra può trasformarsi in una dormeuse per due persone o in originale angolo per conversazioni di gruppo.
È ciò che accade in Villa il Gioiello a Firenze, residenza unifamiliare recentemente restaurata su progetto di Pierattelli Architetture, dove Flap domina il living a doppia altezza sormontato da volte a crociera. Un dialogo tra design contemporaneo e memorie del passato che mostra come l’estetica senza tempo del divano riesca a inserirsi armoniosamente tra elementi architettonici d’epoca.
Sullo stesso concetto di arredo versatile si basa On the Rocks, una morbida scultura da comporre, priva di strutture rigide, con quattro sedute di forme diverse e due schienali, staccati dalla base e di differente misura, da collocare a piacere.
Le sue strutture geometriche possono essere modulate in un’unica composizione o separate tra di loro, facendo cambiare prospettiva agli ambienti e rendendo possibile l’utilizzo simultaneo da parte di più persone, anche sedute in direzioni opposte.
Così il divano ideato da Francesco Binfarè può abbracciare lo spazio, con due schienali rivolti uno verso l’altro, come nello Chalet Alpurio a Val Gardena, in cui la composizione dell’arredo richiama gli accenti cooconing dell’intero progetto, dai tipici dettagli alpini in legno naturale.
Oppure può audacemente diventare il centro del living come in Mediterranean Villa, la casa a Roma restaurata su progetto di Carola Vannini, dove nei due saloni i singoli moduli di seduta sono accostati ora secondo una geometria non lineare, ora in modo da distendersi nello spazio. On the Rocks diventa così quasi una scultura da ammirare, tra i soffitti a volta e la vista sul patio esterno attraverso le grandi vetrate ad arco.
Un divano come rifugio - Pack e Boa
Luogo di relax e di ‘comfort superlativo’, il divano può essere un vero e proprio rifugio, un nido in cui accoccolarsi.
Una banchisa di ghiaccio come base e un orso sdraiato su un fianco come schienale: Pack è un divano che sa farsi abbracciare, “uno spazio aperto di gioco e di vita. Un angolo di intimità. Un nido caldo” nelle parole del suo autore Francesco Binfarè. Con un’imbottitura composta dall’innovativo materiale Gellyfoam® e un rivestimento in pelliccia ecologica, l’arredo Edra accoglie chi si siede con morbidezza e sostegno.
Non a caso, insieme al divano On the Rocks, Pack arreda il living di Healing Home, una residenza a Shanghai dove le curve delicate rappresentano il linguaggio di design di base e il concetto di gioia infantile trascende il regno del gioco dei bambini. Uno spazio familiare positivo e ottimista, metafora di approccio universale alla vita.
Ma quale miglior scenario per un arredo dagli echi ‘polari’ se non quello alpino? Sui Monti della Luna tra le Alpi piemontesi, sorge la casa di montagna Andromeda dove Pack rispecchia il panorama naturale circostante, tra grandi vetrate che mettono in continuità indoor e outdoor.
Il concetto di nido è evidente nel divano Boa progettato dai fratelli Campana. Un divano che permette non solo di sdraiarsi, sedersi, rannicchiarsi, ma invita esplicitamente a provare infinite posizioni, sentendosi completamente avvolti dall’arredo.
Quattro tubolari di poliuretano rivestiti in velluto da trenta metri ciascuno si intrecciano proprio come i ramoscelli di un nido per comporre la seduta. Il colore è cangiante, con sfumature che variano a seconda della diversa incidenza della luce sulla superficie.
Ed è in un ambiente mutevole come gli spazi di Villa IE di Damilanostudio architects che si inserisce Boa in una brillante tonalità di verde. Un vivace tocco cromatico a una casa d’ispirazione giapponese che mira a trasmettere la stessa sensazione di calma e serenità degli interni orientali, mentre “cambia nel tempo e varia nei suoi colori”.
Negli spazi esterni la seduta Corallo riprende il motivo intrecciato di Boa evocando un nido in acciaio inox, mentre le sedie Gina di Jacopo Foggini aggiungono giochi di luce e trasparenze alla zona pranzo.
Un arredo dai risvolti chic - Cipria
Un diverso modello di divano è rappresentato da Cipria firmato Estudio Campana che, con i suoi nove cuscini strutturali in Gellyfoam® che ricordano i piumini da cipria, si presta ad ambienti luxury e chic.
È il caso della Brandon Maxwell Boutique di Duccio Grassi Architects a Riyad. Qui le tenui tonalità Rosa Cipria e la morbidezza dei volumi dell’arredo Edra dialogano con le boiserie e le pareti rivestite in seta, retaggio delle residenze storiche parigine, mentre la grande parete in ferro naturale, espressione di design urbano e contemporaneo, fa da contraltare all’intero scenario.
Sedie e poltrone ispirate a forme vegetali - Ella e Getsuen
Sperimentare le potenzialità cromatiche ed estetiche del policarbonato: è ciò che fa il designer Jacopo Foggini, il qualetrasforma una materia plastica tipica del settore automobilistico in arredo di design dalle forme organiche.
Tra gli arredi Edra, la poltroncina girevole Ella esprime il carattere scultoreo e unico del fatto a mano. L’unica gamba e la scocca monoblocco, di colori trasparenti e sfumati dal verde al blu, oppure oro e antracite, ricordano la forma di un fiore, adattandosi a qualunque contesto.
Sei sedie Ella distinguono l’area dining della guesthouse Pavillon firmata Damilanostudio architects e interpretano l’atmosfera eterea e pacifica del concept architettonico.
La variante cromatica più vivace nei toni blu e verdi ben si adatta, invece, al contesto eclettico di Geneve, una villa in Svizzera arredata da Falconi Architettura con pezzi di design e arte contemporanea che animano il rigore e l'essenzialità dell'architettura in pietra. Qui diverse icone Edra come i divani Pack, Grande Soffice e Standard, le sedie Gilda B e le poltroncine Getsuen, Vermelha e Corallo contribuiscono a rendere la villa quasi un museo del design.
La silhouette floreale ispira anche la poltrona Getsuen disegnata da Masanori Umeda, il cui volume a forma di giglio nasconde una solida struttura d’acciaio modellata manualmente.
Definita da una forma unica che l'ha resa icona, la seduta si integra tra gli storici pezzi di design apparentemente fuori misura e fuori scala cromatica che arredano il loft dal gusto eccentrico curato dall'architetto Antonio Di Maro in uno storico palazzo napoletano.
Insieme alla poltroncina Vermelha in corda di cotone dei fratelli Campana, Getsuen si adagia ai piedi del letto, donando punte di rosso acceso ad uno spazio dai toni sobri.
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