Scatti 'rubati' raccontano le icone GTV nei locali cult milanesi
Take Me Out è il progetto fotografico di Beppe Brancato che immortala gli arredi in legno curvato nell'atmosfera elettrica e patinata delle location notturne
Take me out - Camparino in Galleria, poltrone Czech - ph Beppe Brancato
22/11/2024 - Un nuovo progetto fotografico immortala le icone Gebrüder Thonet Vienna nei locali cult di Milano. Si chiama Take Me Out la serie di scatti informali realizzati da Beppe Brancato in punti di riferimento della vita notturna milanese. Le sedute in legno curvato diventano attrici principali di un racconto visivo che rispecchia la creatività ironica ed eclettica del brand austriaco, tra atmosfere storiche e dettagli 'cosmopoliti'.
Al bancone di un bar, nella sala di un ristorante o all'ingresso di un bistrot, sedie, poltrone e sgabelli in legno sono circondati dall’atmosfera elettrica e patinata tipica delle location milanesi. Scatti quasi "rubati" inquadrano luoghi testimoni di incontri e nuove storie, la cui estetica, da quella contemporanea a quella più tradizionale in stile ‘Vecchia Milano’, trova eco nella storicità e nell’innovazione di GTV.
Le icone Gebrüder Thonet Vienna diventano elementi di connessione e narrazione di una pellicola che cattura l’essenza vibrante delle serate milanesi. I locali che hanno partecipato al progetto sono: Bar Paradiso, Camparino in Galleria, Jamaica Bar, La Conca Social Bar, Motelombroso, Palinurobar.
Una selezione degli scatti è esposta in una mostra allestita al Jamaica Bar, in via Brera 32 a Milano, visitabile fino al 25 Novembre.
Le icone Gebrüder Thonet Vienna nei locali di Milano
Davanti al bancone dello storico Bar di Passo del Camparino in Galleria, affacciato su Piazza Duomo, le poltrone Czech disegnate per il brand da Hermann Czech si godono lo spettacolo di un cocktail preparato al momento. I movimenti morbidi del faggio curvato a vapore e le linee pure e astratte delle sedute si sposano con i dettagli preziosi della sala, dando vita a un contrasto magnetico e coinvolgente.
Al piano di sopra, la sala Spiritiello ospita l’incontro tra due versioni di una seduta diventata ormai icona, la sedia Magistretti 03 01 disegnata da Vico Magistretti. Le sedie, una nera e una rossa, si parlano, in un intreccio di elementi in legno curvato che definiscono i braccioli e gli schienali.
In questo spazio dal forte carattere contemporaneo, lo sgabello Cirque disegnato da Martino Gamper viene immortalato al bancone dai toni metallici, in un equilibrio tra funzionalità e stile. Il virtuosismo estetico creato dalla catena di cerchi in legno che disegnano il profilo della seduta di distingue nella composizione.
In zona Porta Romana, nel cuore della vivace vita notturna e dall’urbanistica internazionale, Bar Paradiso è diventato un punto di riferimento per chi è alla ricerca di un’atmosfera vibrante e dinamica.
È qui che la sedia Loos Cafè Museum, firmata nel 1898 da Adolf Loos, entra in scena: un oggetto senza tempo che rivive oggi negli spazi più contemporanei.
Allo stesso tavolo, lo sgabello basso Trio realizzato per il brand da Martino Gamper. La struttura a treppiede della seduta gioca con le icone di Gebrüder Thonet Vienna, proponendo elementi in legno curvato di angolature differenti che richiamano le geometrie del triangolo.
All’interno del locale, tra i tavoli in legno e le bottiglie di vino, la sedia Bodystuhl disegnata da Nigel Coates rivela un profilo dalle forme sinuose, accostato ai riflessi metallici degli elementi in acciaio presenti nello spazio.
Appeso sotto il bancone, l’iconico bastone da passeggio Stocksessel che funge anche da sgabello pieghevole rivive come simbolo della versatilità e funzionalità senza tempo del brand. Disegnato da Gebrüder Thonet nel 1866, il bastone prediletto dalla Principessa Sissi è una presenza discreta ma significativa, capace di partecipare a una narrazione visiva che unisce epoche diverse.
Ormai locale cult a Milano, il Jamaica Bar nel cuore di Brera diventa location dalla personalità esotica e familiare che incornicia l'essenza stilistica di Gebrüder Thonet Vienna.
I colori accesi rosso carminio della poltrona Loop disegnata da India Mahdavi risaltano sulle tonalità più classiche del legno del bancone, con il dettaglio materico del bracciolo che si avvolge su sé stesso a completare il quadro visivo.
Appeso al muro, lo sgabello - bastone da passeggio Stocksessel, nella variante con struttura grigia. Davanti a un Milano Torino ghiacciato, i due sgabelli N. 811 disegnati da Josef Hoffmann nel 1930: un design semplice ma elaborato, classico e moderno. Il massello di faggio curvato a vapore dona alle due sedute un’eleganza senza tempo. Accanto al pianoforte, lo sgabello basso Trio nella colorazione bordeaux.
La natura eclettica e il design anni ’70 di Palinurobar, nel quartiere di Città Studi, riescono a catturare lo spirito vibrante di Milano con un’atmosfera retrò e vivace. Qui gli sgabelli Trio si allineano davanti ai dettagli old-fashioned del bancone: la nuova lettura del concetto di seduta informale viene interpretata da Martino Gamper attraverso forme geometriche e linee morbide.
Lo sgabello Cirque domina la scena, integrandosi al contempo con gli elementi d’arredo, grazie al design che gioca con colori e materiali. Fuori dal locale, davanti alla vetrina, la sedia Magistretti 03 01 disegnata da Vico Magistretti rossa e lo sgabello basso Trio bordeaux trovano il loro posto richiamando il colore dell’iconica insegna neon a forma di bottiglia ondulata.
Appena fuori dal centro della città, lungo il Naviglio, il ristorante Motelombroso si presenta come un luogo sospeso nel tempo: un ambiente accogliente e 'olistico', dove l’intento è stimolare l’esperienza sensoriale partendo dal cibo.
Immerso in una piccola oasi verde tra gli edifici milanesi, il ristorante diventa palcoscenico di alcune icone Gebrüder Thonet Vienna. La sedia a dondolo Schaukelstuhl e l’appendiabiti e portaombrelli Kleiderständer – entrambi disegnati da Gebrüder Thonet - giocano con le architetture e le proiezioni di luce della sala, integrando perfettamente i loro profili storici con i volumi contemporanei del ristorante.
Risalta nella composizione il colore verde lime dell’imbottitura della poltrona Hideout, disegnata da Front: una lounge chair che riesce a coniugare comfort e originalità progettuale.
Rilanciato nel 2024 come bar e insieme associazione solidale, lo storico locale La Conca situato in zona Porta Genova ha mantenuto tutto il fascino del caffè milanese unendo tradizione e modernità. L’atmosfera è quella di un tempo: i tavoli in laminato plastico verde, le lampade a sospensione e il pavimento alla palladiana riescono a rievocare la nostalgia dei locali storici milanesi, dando vita a uno spazio accogliente e familiare.
Davanti al bancone, la classica sedia da bistrot: le sedie N. 14 disegnate nel 1860 da Michael Thonet risaltano e strizzano l’occhio ai dettagli retrò dell’arredo. Semplici, versatili e sempre attuali, risultato di una ricerca tecnologica durata quasi vent’anni.
Nella sala adiacente, più moderna ed eclettica, altri elementi che hanno fatto la storia del brand vengono immortalati in un momento di svago: le poltrone Wiener Stuhl e lo sgabello N. 18, disegnati da Gebrüder Thonet, sono oggetti avvolgenti nella loro essenzialità, creati a partire da linee semplificate che danno vita profili comodi e senza tempo.
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